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Mattia Battistini – Pittura
Nelle sue opere Mattia ci racconta la sua vita, il suo modo di sentire e di emozionarsi con un suo proprio linguaggio e con grande spontaneità
Comunicato stampa
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…I quadri e la vita sono un tutt’uno, le immagini di quelli e di questa si accavallano senza un ordine preciso, ma tant’è, sono pittore, non critico, quindi vi prego, non badate allo stile d’ècrivain, perche uno stile non c’è, nei miei scritti e nella mia pittura..Mattia Battistini
Mattia Battistini è nato a Ravenna nel 1968, vive e lavora tra Parigi e Ravenna. Mattia è un artista giovane ma con un importante percorso nella storia dell’arte contemporanea. Nelle sue opere Mattia ci racconta la sua vita, il suo modo di sentire e di emozionarsi con un suo proprio linguaggio e con grande spontaneità. Tutto il campo visivo racchiuso nella cornice mostra una sostanziale ribellione delle cose alla razionalità e all’ordine. Prospettive squadernate, piani di profondità non rispettati. Tutto galleggia volutamente in una impossibile coesistenza di situazioni statiche e cinetiche. Non mancano accostamenti di vedute dall’alto e dal basso nella stessa immagine. Le figure e le cose raffigurate vengono estremamente semplificate da una resa naif per diventare inoffensive, lontane, leggere. E’ un mondo privo di azione e scevro di intenzionalità maligna. La sua è una febbrile e visionaria ricerca, sul filo di un fragile equilibrio, di intelaiature su cui ricucire effetti e chiaroscuri immaginati. Molto intensa la sua espressione e soprattutto l’originalità del suo linguaggio. Meglio far riferimento alle parole scritte in una personale lettera a Mattia Battistini da Claudio Spadoni: …la vicinanza più plausibile con qualche fatto artistico non saprei indicarla, a prima vista, se non con certo neoespressionismo e magari la estemporaneità i certo graffitismo. Con la precisazione perfino ovvia che c’è poca America in questo tuo lavoro, da cui traspaiono, piuttosto, umori europei. Forse nella tua memoria inconscia potrebbe agitarsi ancora qualche sparuto e disarticolato fantasma del Dubuffet dell’”Art Brut”, pronto a ibridarsi con lontani frammenti di immagini urbane alla Groz, per intenderci, un pizzico patetico-grottesco da primitivismo in versione anni Ottanta, messo magari in salsa “bad painting”, come usa ancora in questi giorni….
Dopo l’inaugurazione dello Spazio Cultura l’ottobre 2005, il Golden Tulip Aemilia Hotel – Golden Tulip è lieto di presentare un secondo appuntamento con la pittura organizzato dalla Galleria d’arte Catùs. In questa mostra saranno presentate le opere più significative degli anni 2000-2005 di Mattia Battistini. Una mostra retrospettiva che volutamente non ha un titolo, o vero il titolo è il nome dell’artista, come dire questo sono io.
Mattia Battistini è nato a Ravenna nel 1968, vive e lavora tra Parigi e Ravenna. Mattia è un artista giovane ma con un importante percorso nella storia dell’arte contemporanea. Nelle sue opere Mattia ci racconta la sua vita, il suo modo di sentire e di emozionarsi con un suo proprio linguaggio e con grande spontaneità. Tutto il campo visivo racchiuso nella cornice mostra una sostanziale ribellione delle cose alla razionalità e all’ordine. Prospettive squadernate, piani di profondità non rispettati. Tutto galleggia volutamente in una impossibile coesistenza di situazioni statiche e cinetiche. Non mancano accostamenti di vedute dall’alto e dal basso nella stessa immagine. Le figure e le cose raffigurate vengono estremamente semplificate da una resa naif per diventare inoffensive, lontane, leggere. E’ un mondo privo di azione e scevro di intenzionalità maligna. La sua è una febbrile e visionaria ricerca, sul filo di un fragile equilibrio, di intelaiature su cui ricucire effetti e chiaroscuri immaginati. Molto intensa la sua espressione e soprattutto l’originalità del suo linguaggio. Meglio far riferimento alle parole scritte in una personale lettera a Mattia Battistini da Claudio Spadoni: …la vicinanza più plausibile con qualche fatto artistico non saprei indicarla, a prima vista, se non con certo neoespressionismo e magari la estemporaneità i certo graffitismo. Con la precisazione perfino ovvia che c’è poca America in questo tuo lavoro, da cui traspaiono, piuttosto, umori europei. Forse nella tua memoria inconscia potrebbe agitarsi ancora qualche sparuto e disarticolato fantasma del Dubuffet dell’”Art Brut”, pronto a ibridarsi con lontani frammenti di immagini urbane alla Groz, per intenderci, un pizzico patetico-grottesco da primitivismo in versione anni Ottanta, messo magari in salsa “bad painting”, come usa ancora in questi giorni….
Dopo l’inaugurazione dello Spazio Cultura l’ottobre 2005, il Golden Tulip Aemilia Hotel – Golden Tulip è lieto di presentare un secondo appuntamento con la pittura organizzato dalla Galleria d’arte Catùs. In questa mostra saranno presentate le opere più significative degli anni 2000-2005 di Mattia Battistini. Una mostra retrospettiva che volutamente non ha un titolo, o vero il titolo è il nome dell’artista, come dire questo sono io.
15
novembre 2005
Mattia Battistini – Pittura
Dal 15 novembre al 03 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GOLDEN TULIP AEMILIA HOTEL
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Vernissage
15 Novembre 2005, ore 19
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