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Mattia Bonetti
una mostra interamente dedicata al design, nell’ottica sempre più attuale delle contaminazioni tra l’arte contemporanea e le altre discipline creative.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da lunedì 7 giugno a sabato 31 luglio 2010, Cardi Black Box presenta un particolare progetto espositivo: una mostra interamente dedicata al design, nell’ottica sempre più attuale delle contaminazioni tra l’arte contemporanea e le altre discipline creative.
Un progetto di respiro internazionale, che vede per la prima volta in Italia l’allestimento di una personale dell’artista-designer svizzero Mattia Bonetti del quale sarà esposta una selezione di lavori, tutti in edizione limitata, tra i quali quattro pezzi realizzati in esclusiva per Cardi Black Box.
Con la mostra di Mattia Bonetti l’arte contemporanea lascia momentaneamente le pareti della galleria per entrare nello spazio fisico che diventa contenitore di oggetti-opere d’arte.
Mattia Bonetti è una figura versatile, un creativo capace di unire nei suoi lavori una grande abilità nella pratica del disegno e notevoli capacità artigianali nel passaggio dal modello alla realizzazione tridimensionale di esso.
La realizzazione dei bozzetti è il punto di partenza fondamentale nella realizzazione delle opere di design ma le singole tavole hanno un valore artistico proprio, già confermato dalla loro esposizione in prestigiose sedi internazionali.
Per le sue creazioni Bonetti utilizza i materiali più diversi: metalli, diverse essenze del legno, materiali plastici, resine in una costante e bizzarra commistione “tra artigianato antico e tecnologia contemporanea”.
Ognuna delle sue opere è infatti il frutto delle ricerche pluridisciplinari, comprendenti anche l’ambito della fotografia, portate avanti nel corso degli anni.
I progetti che hanno reso celebre il designer sono di diversa natura come testimoniano le due linee del tram realizzate a Montpellier, il mobilio liturgico per la Cattedrale di Metz e l’Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi che con le loro particolarità estetiche, che li rendono allo stesso tempo opere uniche e riconoscibili, rappresentano dei perfetti esempi di contaminazione di stili, materiali e colori in un continuo scambio tra creatività, capacità artigianali e innovazioni tecniche. Caratteristiche a proposito delle quali Mattia Bonetti dichiara: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”.
Come di consueto l’inaugurazione e' accompagnata da un cocktail Grey Goose, la luxury vodka rinomata per la sua eccellenza qualitativa e partner della Galleria Cardi Black Box.
Mattia Bonetti
Cenni Biografici
Mattia Bonetti nasce nel 1952 a Lugano, TI (CH). Dopo aver lavorato come designer si trasferisce a Parigi nel 1973.
I suoi lavori sono entrati a far parte delle collezioni di design di importanti musei in tutto il mondo, dal Victoria and Albert Museum di Londra, al Cooper-Hewitt di New York al Musee des Arts Decoratifs di Parigi.
Tra le mostre più importanti: Mattia Bonetti - New Work - Paul Kasmin Gallery, New York, NY (2010), Mattia Bonetti - Xavier Hufkens, Bruxelles (2007), Mattia Bonetti - Drawings - Luhring Augustine Gallery, New York, NY (2006), Mattia Bonetti - Luhring Augustine Gallery, New York, NY (2004), Design contre Design - Deux siècles de créations - Galeries nationales du Grand Palais, Parigi (2007)
Informazioni per il pubblico
Cardi Black Box
Corso di Porta Nuova, 38
20121 Milano
Informazioni
Tel. +39 02 45478189
Fax +39 02 45478120
gallery@cardiblackbox.com
www.cardiblackbox.com
Orari di visita
Da Martedì a sabato 10-19
Lunedì chiuso
Ingresso libero
UFFICIO STAMPA
Paola C. Manfredi Comunicazione
Corso Italia 8 – 20122 Milano
Tel. +39 02 87238000
Fax +39 02 87238014
press@paolamanfredi.com
Contatti
Paola C. Manfredi
+39 335 54 55 539
paola.manfredi@paolamanfredi.com
Alice Cammisuli
+39 338 61 59 539
alice.cammisuli@paolamanfredi.com
Disegnare in tre dimensioni
Testo di Maria Cristina Didero
da NoteBox, la pubblicazione della galleria
Mattia Bonetti disegna mobili fantastici, nell’accezione più classica del termine: fantastico, che riguarda la fantasia, l’immaginazione, l’inusuale, ciò che è fuori della realtà, ciò che appartiene a un'altra dimensione. Usa il computer solo per finalizzare il progetto; le sue opere sono frutto di un lavoro certosino che nasce dalla matita sulla carta, con quella tecnica rapida e diretta che da sempre ha lasciato piena libertà d’espressione a generazioni di creativi delle arti visive. La combinazione di stupore e precisione maniacale con cui l’artista lavora in due dimensioni viene magicamente - benché con un impegno di mesi - riprodotto nei dettagli della sua produzione. La facoltà di realizzare in 3D ciò che esiste sul foglio è straordinaria nei particolari, nei materiali, nelle finiture e nei colori: dalla mano di Bonetti nasce un nuovo paese delle meraviglie. Questa incredibile abilità nel passare dal disegno al laboratorio è singolare allorché sorprendente, e lo è altrettanto la capacità di rendere gli oggetti della fantasia gli stessi oggetti che vivranno poi fisicamente nello spazio. Realizzati con la stessa cura di un gioiello al cesello, le opere di Mattia Bonetti sono in equilibrio tra sogno e realtà, si ha quasi il timore di toccarle per paura che possano scomparire in una nuvola di fumo. Vorace di tutti i materiali, il designer li utilizza tutti, dalle diverse qualità di metallo alle tante essenze del legno, dalle plastiche alle resine, in una costante e bizzarra commistione tra artigianato antico e tecnologia contemporanea.
Svizzero, parigino d’adozione, classe 1952, figlio di antiquari, due grandi occhi che piovono dall’alto. Nasce disegnatore, sperimenta la fotografia, da sempre amante della ricerca e della creazione nelle sue diverse forme, si scopre poi designer, o meglio artista dell’artigianato. Poeta sovversivo, scultore di pezzi definiti ‘barbarici’ per l’incontenibile irruenza visiva e per la potenza espressiva, le sue opere sono tanto eclettiche da essere in grado di farci viaggiare attraverso gli stili e oltre gli stili. Nessuna definizione infatti si addice pienamente alla produzione di Bonetti: Neo-barocco è senz’altro riduttivo, Realismo Magico decisamente fuori tempo, Post-Moderno lontano dalla sua ipertrofica capacità immaginifica. “Bonetti produce Bonetti” è forse l’unico codice possibile per la sua variegata produzione e per la vastità di caratteri che la sua fantasia senza briglie riesce a trascrivere in ogni nuovo progetto. Bonetti si spinge oltre i confini del design e crea mondi immaginari che suggestionano e superano a ogni occasione le nostre aspettative: le sue opere sono distanti da tutto ciò che abbiamo visto e conosciuto.
Una delle doti principali di un designer è essere in grado di confrontarsi con progetti di committenti, dimensioni e funzioni diverse. Bonetti ha realizzato progetti di natura molto diversa dalla linea 1 e 2 del tramway di Montpellier al mobilio liturgico per la Cattedrale di Metz, dalla sala da pranzo di una villa da mille e una notte di Miami al recente Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi. Il design di Bonetti è così versatile perché capace di accogliere e soddisfare ogni nuova destinazione d’uso: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”. I mobili di Mattia Bonetti si acquistano per esaudire un desiderio più che per assolvere a una qualsivoglia necessità funzionale, malgrado quest’ultima sia contemplata nel prodotto finale. Gran parte dei suoi progetti sono realizzati su misura, non in senso tecnico, bensì conoscendo l’identità del suo destinatario, analizzandone la vita, le abitudini, i sogni. Bonetti sostiene che “abbiamo bisogno di oggetti simbolici, capaci di essere lo specchio di noi stessi”. Per ognuno dei suoi illustri e eterogenei committenti - che per la condivisione elettiva diventano in molti casi amici - il progettista cerca di creare dei gruppi di pensiero o delle collezioni di umori. Questa è la giornaliera ginnastica creativa a cui Mattia Bonetti si sottopone, uno sforzo spontaneo e irrinunciabile.
Maldisposto a sacrificare la sua fertile fantasia sull’altare del dio mercato, non segue scuole, non omaggia nessuno, prosegue per la sua strada, difende il suo diritto a essere eclettico. Mattia Bonetti è designer, artista e soprattutto uomo libero.
Maria Cristina Didero
Cenni Biografici
Giornalista freelance e curatore indipendente, vive e lavora a Milano.
Dal 1999 è responsabile per il Vitra Design Museum di Weil am Rhein dei nuovi progetti e delle relazioni istituzionali. Scrive di design per diverse riviste nazionali e internazionali e ha curato mostre in Italia e all'estero tra cui, di recente, il progetto DnA/DesignandArt a Pechino con Max Lamb e Anon Pairot, la mostra Keep Your Seat alla GAM di Torino e 13,798 grams of design negli spazi del Lambretto Art Project di Milano in occasione del Salone del Mobile 2010. Lo scorso aprile ha pubblicato il libro Michele De Lucchi per le edizioni Corraini, illustrato con disegni di Steven Guarnaccia. Nel 2009 è stata corrispondente internazionale per la Gwangju Design Biennale (Corea del Sud) e ha fondato con Susanna e Paola Legrenzi FLAT DESIGN, il primo marchio di tessile d'autore per la cucina.
Un progetto di respiro internazionale, che vede per la prima volta in Italia l’allestimento di una personale dell’artista-designer svizzero Mattia Bonetti del quale sarà esposta una selezione di lavori, tutti in edizione limitata, tra i quali quattro pezzi realizzati in esclusiva per Cardi Black Box.
Con la mostra di Mattia Bonetti l’arte contemporanea lascia momentaneamente le pareti della galleria per entrare nello spazio fisico che diventa contenitore di oggetti-opere d’arte.
Mattia Bonetti è una figura versatile, un creativo capace di unire nei suoi lavori una grande abilità nella pratica del disegno e notevoli capacità artigianali nel passaggio dal modello alla realizzazione tridimensionale di esso.
La realizzazione dei bozzetti è il punto di partenza fondamentale nella realizzazione delle opere di design ma le singole tavole hanno un valore artistico proprio, già confermato dalla loro esposizione in prestigiose sedi internazionali.
Per le sue creazioni Bonetti utilizza i materiali più diversi: metalli, diverse essenze del legno, materiali plastici, resine in una costante e bizzarra commistione “tra artigianato antico e tecnologia contemporanea”.
Ognuna delle sue opere è infatti il frutto delle ricerche pluridisciplinari, comprendenti anche l’ambito della fotografia, portate avanti nel corso degli anni.
I progetti che hanno reso celebre il designer sono di diversa natura come testimoniano le due linee del tram realizzate a Montpellier, il mobilio liturgico per la Cattedrale di Metz e l’Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi che con le loro particolarità estetiche, che li rendono allo stesso tempo opere uniche e riconoscibili, rappresentano dei perfetti esempi di contaminazione di stili, materiali e colori in un continuo scambio tra creatività, capacità artigianali e innovazioni tecniche. Caratteristiche a proposito delle quali Mattia Bonetti dichiara: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”.
Come di consueto l’inaugurazione e' accompagnata da un cocktail Grey Goose, la luxury vodka rinomata per la sua eccellenza qualitativa e partner della Galleria Cardi Black Box.
Mattia Bonetti
Cenni Biografici
Mattia Bonetti nasce nel 1952 a Lugano, TI (CH). Dopo aver lavorato come designer si trasferisce a Parigi nel 1973.
I suoi lavori sono entrati a far parte delle collezioni di design di importanti musei in tutto il mondo, dal Victoria and Albert Museum di Londra, al Cooper-Hewitt di New York al Musee des Arts Decoratifs di Parigi.
Tra le mostre più importanti: Mattia Bonetti - New Work - Paul Kasmin Gallery, New York, NY (2010), Mattia Bonetti - Xavier Hufkens, Bruxelles (2007), Mattia Bonetti - Drawings - Luhring Augustine Gallery, New York, NY (2006), Mattia Bonetti - Luhring Augustine Gallery, New York, NY (2004), Design contre Design - Deux siècles de créations - Galeries nationales du Grand Palais, Parigi (2007)
Informazioni per il pubblico
Cardi Black Box
Corso di Porta Nuova, 38
20121 Milano
Informazioni
Tel. +39 02 45478189
Fax +39 02 45478120
gallery@cardiblackbox.com
www.cardiblackbox.com
Orari di visita
Da Martedì a sabato 10-19
Lunedì chiuso
Ingresso libero
UFFICIO STAMPA
Paola C. Manfredi Comunicazione
Corso Italia 8 – 20122 Milano
Tel. +39 02 87238000
Fax +39 02 87238014
press@paolamanfredi.com
Contatti
Paola C. Manfredi
+39 335 54 55 539
paola.manfredi@paolamanfredi.com
Alice Cammisuli
+39 338 61 59 539
alice.cammisuli@paolamanfredi.com
Disegnare in tre dimensioni
Testo di Maria Cristina Didero
da NoteBox, la pubblicazione della galleria
Mattia Bonetti disegna mobili fantastici, nell’accezione più classica del termine: fantastico, che riguarda la fantasia, l’immaginazione, l’inusuale, ciò che è fuori della realtà, ciò che appartiene a un'altra dimensione. Usa il computer solo per finalizzare il progetto; le sue opere sono frutto di un lavoro certosino che nasce dalla matita sulla carta, con quella tecnica rapida e diretta che da sempre ha lasciato piena libertà d’espressione a generazioni di creativi delle arti visive. La combinazione di stupore e precisione maniacale con cui l’artista lavora in due dimensioni viene magicamente - benché con un impegno di mesi - riprodotto nei dettagli della sua produzione. La facoltà di realizzare in 3D ciò che esiste sul foglio è straordinaria nei particolari, nei materiali, nelle finiture e nei colori: dalla mano di Bonetti nasce un nuovo paese delle meraviglie. Questa incredibile abilità nel passare dal disegno al laboratorio è singolare allorché sorprendente, e lo è altrettanto la capacità di rendere gli oggetti della fantasia gli stessi oggetti che vivranno poi fisicamente nello spazio. Realizzati con la stessa cura di un gioiello al cesello, le opere di Mattia Bonetti sono in equilibrio tra sogno e realtà, si ha quasi il timore di toccarle per paura che possano scomparire in una nuvola di fumo. Vorace di tutti i materiali, il designer li utilizza tutti, dalle diverse qualità di metallo alle tante essenze del legno, dalle plastiche alle resine, in una costante e bizzarra commistione tra artigianato antico e tecnologia contemporanea.
Svizzero, parigino d’adozione, classe 1952, figlio di antiquari, due grandi occhi che piovono dall’alto. Nasce disegnatore, sperimenta la fotografia, da sempre amante della ricerca e della creazione nelle sue diverse forme, si scopre poi designer, o meglio artista dell’artigianato. Poeta sovversivo, scultore di pezzi definiti ‘barbarici’ per l’incontenibile irruenza visiva e per la potenza espressiva, le sue opere sono tanto eclettiche da essere in grado di farci viaggiare attraverso gli stili e oltre gli stili. Nessuna definizione infatti si addice pienamente alla produzione di Bonetti: Neo-barocco è senz’altro riduttivo, Realismo Magico decisamente fuori tempo, Post-Moderno lontano dalla sua ipertrofica capacità immaginifica. “Bonetti produce Bonetti” è forse l’unico codice possibile per la sua variegata produzione e per la vastità di caratteri che la sua fantasia senza briglie riesce a trascrivere in ogni nuovo progetto. Bonetti si spinge oltre i confini del design e crea mondi immaginari che suggestionano e superano a ogni occasione le nostre aspettative: le sue opere sono distanti da tutto ciò che abbiamo visto e conosciuto.
Una delle doti principali di un designer è essere in grado di confrontarsi con progetti di committenti, dimensioni e funzioni diverse. Bonetti ha realizzato progetti di natura molto diversa dalla linea 1 e 2 del tramway di Montpellier al mobilio liturgico per la Cattedrale di Metz, dalla sala da pranzo di una villa da mille e una notte di Miami al recente Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi. Il design di Bonetti è così versatile perché capace di accogliere e soddisfare ogni nuova destinazione d’uso: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”. I mobili di Mattia Bonetti si acquistano per esaudire un desiderio più che per assolvere a una qualsivoglia necessità funzionale, malgrado quest’ultima sia contemplata nel prodotto finale. Gran parte dei suoi progetti sono realizzati su misura, non in senso tecnico, bensì conoscendo l’identità del suo destinatario, analizzandone la vita, le abitudini, i sogni. Bonetti sostiene che “abbiamo bisogno di oggetti simbolici, capaci di essere lo specchio di noi stessi”. Per ognuno dei suoi illustri e eterogenei committenti - che per la condivisione elettiva diventano in molti casi amici - il progettista cerca di creare dei gruppi di pensiero o delle collezioni di umori. Questa è la giornaliera ginnastica creativa a cui Mattia Bonetti si sottopone, uno sforzo spontaneo e irrinunciabile.
Maldisposto a sacrificare la sua fertile fantasia sull’altare del dio mercato, non segue scuole, non omaggia nessuno, prosegue per la sua strada, difende il suo diritto a essere eclettico. Mattia Bonetti è designer, artista e soprattutto uomo libero.
Maria Cristina Didero
Cenni Biografici
Giornalista freelance e curatore indipendente, vive e lavora a Milano.
Dal 1999 è responsabile per il Vitra Design Museum di Weil am Rhein dei nuovi progetti e delle relazioni istituzionali. Scrive di design per diverse riviste nazionali e internazionali e ha curato mostre in Italia e all'estero tra cui, di recente, il progetto DnA/DesignandArt a Pechino con Max Lamb e Anon Pairot, la mostra Keep Your Seat alla GAM di Torino e 13,798 grams of design negli spazi del Lambretto Art Project di Milano in occasione del Salone del Mobile 2010. Lo scorso aprile ha pubblicato il libro Michele De Lucchi per le edizioni Corraini, illustrato con disegni di Steven Guarnaccia. Nel 2009 è stata corrispondente internazionale per la Gwangju Design Biennale (Corea del Sud) e ha fondato con Susanna e Paola Legrenzi FLAT DESIGN, il primo marchio di tessile d'autore per la cucina.
07
giugno 2010
Mattia Bonetti
Dal 07 giugno al 31 luglio 2010
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CARDI GALLERY
Milano, Corso Di Porta Nuova, 38, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Nuova, 38, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10-19. Lunedì chiuso
Vernissage
7 Giugno 2010, ore 19
Ufficio stampa
PAOLA MANFREDI
Autore