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Mattia Matrone – Sfere Narrative
mostra fotografica che raccoglie gli scatti – inediti e non – di Mattia Matrone
Comunicato stampa
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Venerdì 8 aprile alle ore 20 inaugura “Sfere Narrative” la mostra fotografica che raccoglie gli scatti - inediti e non - di Mattia Matrone, presso gli spazi espositivi dello Scalo San Donato (via Larga 49, Bologna).
La mostra, allestita fino a domenica 24 aprile, è visitabile durante il normale orario di apertura del circolo culturale Scalo San Donato (tutti i venerdì e sabato dalle 20.30 alle 24 e durante la settimana in concomitanza con i corsi pomeridiani oppure su appuntamento. Info: 340.6446013). Il percorso espositivo è articolato in quattro nuclei tematici racchiusi ognuno in una stanza: Bluebubbles, The Gun, She is disappearing e Un trittico, estratto dalla serie Make yourself at homeless.
La serie Bluebubbles è composta da dodici scatti. Le prime tre fotografie sono state presentate in anteprima al Premio Arte Mondadori 2010 classificandosi in semifinale, in questa occasione viene esposto al pubblico l'inedito progetto integrale. Il contenuto delle sfere è ignoto e scivola tra le mani di una surreale comunità blu creando un flusso comunicativo ininterrotto. Qualsiasi cosa sia all'intero o riflesso sulla superficie delle bolle è in ogni caso, percepito con differenti occhi da entrambi i sessi, isolati in uno sfondo nero. L'ideale scambio di sfere, silenzioso e aggraziato, è un rito, momento di quiete in cui i segreti di uomini e donne trovano un' opportunità di confronto e dialogo.
The gun è una scultura frutto di varie combinazioni di cere fuse, plastica e vernice, completata nel marzo del 2010 e corredata da tre fotografie.
In un processo contrario rispetto all'ordinario, la fotografia non imita il reale, ma nasce con esso, simultaneamente, grazie ad un progetto che combina immagine e percezione tridimensionale. Il ruolo del colore non è secondario ma di vitale importanza: l'identità cromatica sottolinea corrispondenza ma soprattutto precisa intenzione di realizzare in parallelo lo studio bidimensionale dell'oggetto e la creazione ex novo di esso.
Il trittico She is disappearing è il racconto per immagini di una separazione coatta e sofferta.
Il corpo è protagonista, immobile strumento nelle mani dell'artista, tela su cui far colare gocce di cera che bruciano la pelle. Mentre la reale sembianza umana trasfigurata e progressivamente offuscata dalle lacrime, scompare, coperta da un urlo interiore e la dimensione simbolico-letteraria ne prende il posto, forma concreta e tangibile di un percorso emozionale, doloroso e intimo.
“Sfere narrative” presenta infine, in anteprima, le tre immagini estratte da uno dei nuovi progetti, il Fotoreportage dal titolo Make yourself at homeless. Gli stimoli offerti dai numerosi viaggi, uniti a reali testimonianze, hanno segnato l'origine, due anni fa, di un lavoro ancora in fase di sviluppo che si prefigge gli stessi obbiettivi di accuratezza tipici del giornalismo fotografico d'inchiesta.
Le immagini scelte dall'artista per questa mostra non sono figure intere, ma sottili particolari che tradiscono anni di vita per la strada, oggetti che condensano la lunga storia di chi ha perso una partita contro il mondo.
Comunicato redatto da Sofia Mattioli
Biografia
Mattia Matrone nasce nel 1989 a Rimini. Abita a Bologna sin dai primi anni e frequenta qui le scuole dell'obbligo. Studiando presso il Liceo classico Minghetti inizia ad interessarsi all'arte, ma soprattutto si appassiona alla fotografia, partecipando, ogni anno, al Festivaletteratura di Mantova come fotografo volontario. All'università quello che era un passatempo occasionale diventa qualcosa di più serio. Con i primi soldi guadagnati acquista una reflex digitale professionale e, grazie ad un attento studio, perfeziona ad ogni scatto il suo stile e la sua tecnica fotografica. Nel giro di pochi mesi cominciano a prendere forma i primi progetti, non estranei a contaminazioni tra fotografia e arti plastiche, nello stesso periodo mette a punto una tecnica scultorea basata sulla fusione della cera su differenti supporti. Nel novembre 2009 partecipa alla prima collettiva curata dall'associazione Melt' in Bo e allestita presso lo spazio 'Il Punt?' di Bologna. Nel Marzo del 2010 alcune seri
e fotografiche sono già complete e altre sono in cantiere, quando diventa con alcune sue opere ospite della galleria d'arte C.30 Contemporary Art Gallery di Bologna: http://www.c30art.com/c.30_sito/Matrone.html
A Maggio 2010 partecipa al Concorso d'arte MarteLive, sezione fotografia ed espone all'Arteria di Bologna. A Settembre 2010 partecipa al concorso nazionale per giovani artisti Premio Cairo/Arte Mondadori, arrivando in semifinale. A Ottobre 2010 si trasferisce a Barcellona per un periodo di studio all'estero e ne approfitta per viaggiare per l'Europa, imparare diverse tecniche e realizzare nuovi progetti. Attualmente sta partecipando alla collettiva di artisti internazionali “No fictional additives” alla Moving Gallery di Newcastle Upon Tyne, in Inghilterra:
http://www.anyart.cz/en/no-fictional-additives/no-fictional-additives.htm
La mostra, allestita fino a domenica 24 aprile, è visitabile durante il normale orario di apertura del circolo culturale Scalo San Donato (tutti i venerdì e sabato dalle 20.30 alle 24 e durante la settimana in concomitanza con i corsi pomeridiani oppure su appuntamento. Info: 340.6446013). Il percorso espositivo è articolato in quattro nuclei tematici racchiusi ognuno in una stanza: Bluebubbles, The Gun, She is disappearing e Un trittico, estratto dalla serie Make yourself at homeless.
La serie Bluebubbles è composta da dodici scatti. Le prime tre fotografie sono state presentate in anteprima al Premio Arte Mondadori 2010 classificandosi in semifinale, in questa occasione viene esposto al pubblico l'inedito progetto integrale. Il contenuto delle sfere è ignoto e scivola tra le mani di una surreale comunità blu creando un flusso comunicativo ininterrotto. Qualsiasi cosa sia all'intero o riflesso sulla superficie delle bolle è in ogni caso, percepito con differenti occhi da entrambi i sessi, isolati in uno sfondo nero. L'ideale scambio di sfere, silenzioso e aggraziato, è un rito, momento di quiete in cui i segreti di uomini e donne trovano un' opportunità di confronto e dialogo.
The gun è una scultura frutto di varie combinazioni di cere fuse, plastica e vernice, completata nel marzo del 2010 e corredata da tre fotografie.
In un processo contrario rispetto all'ordinario, la fotografia non imita il reale, ma nasce con esso, simultaneamente, grazie ad un progetto che combina immagine e percezione tridimensionale. Il ruolo del colore non è secondario ma di vitale importanza: l'identità cromatica sottolinea corrispondenza ma soprattutto precisa intenzione di realizzare in parallelo lo studio bidimensionale dell'oggetto e la creazione ex novo di esso.
Il trittico She is disappearing è il racconto per immagini di una separazione coatta e sofferta.
Il corpo è protagonista, immobile strumento nelle mani dell'artista, tela su cui far colare gocce di cera che bruciano la pelle. Mentre la reale sembianza umana trasfigurata e progressivamente offuscata dalle lacrime, scompare, coperta da un urlo interiore e la dimensione simbolico-letteraria ne prende il posto, forma concreta e tangibile di un percorso emozionale, doloroso e intimo.
“Sfere narrative” presenta infine, in anteprima, le tre immagini estratte da uno dei nuovi progetti, il Fotoreportage dal titolo Make yourself at homeless. Gli stimoli offerti dai numerosi viaggi, uniti a reali testimonianze, hanno segnato l'origine, due anni fa, di un lavoro ancora in fase di sviluppo che si prefigge gli stessi obbiettivi di accuratezza tipici del giornalismo fotografico d'inchiesta.
Le immagini scelte dall'artista per questa mostra non sono figure intere, ma sottili particolari che tradiscono anni di vita per la strada, oggetti che condensano la lunga storia di chi ha perso una partita contro il mondo.
Comunicato redatto da Sofia Mattioli
Biografia
Mattia Matrone nasce nel 1989 a Rimini. Abita a Bologna sin dai primi anni e frequenta qui le scuole dell'obbligo. Studiando presso il Liceo classico Minghetti inizia ad interessarsi all'arte, ma soprattutto si appassiona alla fotografia, partecipando, ogni anno, al Festivaletteratura di Mantova come fotografo volontario. All'università quello che era un passatempo occasionale diventa qualcosa di più serio. Con i primi soldi guadagnati acquista una reflex digitale professionale e, grazie ad un attento studio, perfeziona ad ogni scatto il suo stile e la sua tecnica fotografica. Nel giro di pochi mesi cominciano a prendere forma i primi progetti, non estranei a contaminazioni tra fotografia e arti plastiche, nello stesso periodo mette a punto una tecnica scultorea basata sulla fusione della cera su differenti supporti. Nel novembre 2009 partecipa alla prima collettiva curata dall'associazione Melt' in Bo e allestita presso lo spazio 'Il Punt?' di Bologna. Nel Marzo del 2010 alcune seri
e fotografiche sono già complete e altre sono in cantiere, quando diventa con alcune sue opere ospite della galleria d'arte C.30 Contemporary Art Gallery di Bologna: http://www.c30art.com/c.30_sito/Matrone.html
A Maggio 2010 partecipa al Concorso d'arte MarteLive, sezione fotografia ed espone all'Arteria di Bologna. A Settembre 2010 partecipa al concorso nazionale per giovani artisti Premio Cairo/Arte Mondadori, arrivando in semifinale. A Ottobre 2010 si trasferisce a Barcellona per un periodo di studio all'estero e ne approfitta per viaggiare per l'Europa, imparare diverse tecniche e realizzare nuovi progetti. Attualmente sta partecipando alla collettiva di artisti internazionali “No fictional additives” alla Moving Gallery di Newcastle Upon Tyne, in Inghilterra:
http://www.anyart.cz/en/no-fictional-additives/no-fictional-additives.htm
08
aprile 2011
Mattia Matrone – Sfere Narrative
Dall'otto al 24 aprile 2011
fotografia
Location
SCALO SAN DONATO
Bologna, Via Larga, 49, (Bologna)
Bologna, Via Larga, 49, (Bologna)
Orario di apertura
durante gli orari di attività dello Scalo San Donato oppure su appuntamento
Vernissage
8 Aprile 2011, ore 20-24
Autore