Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mattia Montemezzani – Attraverso
Il venticinquenne artista lodigiano compie in questa rassegna una riflessione intorno alla propria poetica: impiega i raggiungimenti tecnico-stilistici e gli interessi tematici che gli hanno consentito di ottenere numerosi premi per collaudare nuovi moduli espressivi, principalmente intorno al colore e al suo messaggio comunicativo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MATTIA MONTEMEZZANI. ATTRAVERSO
Mostra a cura di Galleria Clas Art, Lodi
e
Galleria Blanchaert, Milano
Milano, Antiquum Oratorium Passionis
Basilica di Sant’Ambrogio, piazza Sant’Ambrogio
Dal 7 al 12 giugno 2011
Inaugurazione mercoledì 8 giugno, ore 18
Nove opere di ampia dimensione compongono la mostra monografica che nello spazio di rilevante
significazione storico-artistica qual è l’Antiquum Oratorium Passionis della Basilica di
Sant’Ambrogio, presenta l’opera più recente di Mattia Montemezzani.
Il venticinquenne artista lodigiano che già da un quinquennio si è imposto all’attenzione della critica
e dei collezionisti compie in questa rassegna una riflessione intorno alla propria poetica: impiega i
raggiungimenti tecnico-stilistici e gli interessi tematici che gli hanno consentito di ottenere numerosi
premi, uno per tutti il prestigioso Premio Bergamo nel 2008, per collaudare nuovi moduli
espressivi, principalmente intorno al colore e al suo messaggio comunicativo.
Il panorama argomentativo attraverso il quale Montemezzani sceglie di condurre la sua riflessione
attraverso il mezzo della pittura è quello, di forte complessità e attualità, del passaggio di valori. Lo
fa mantenendosi fedele alla rappresentazione della figura femminile, fermata nell’isolamento
silenzioso dei grigi e dei bianchi polverosi, che sin dagli esordi del suo itinerario ha connotato la
sua personalità pittorica, e con lo studio del rapporto tra figure e spazio capace a sua volta di
suggerire presenze e assenze, vicinanze e solitudini nella costruzione dell’impianto compositivo
che assume così, a sua volta, ruoli di forte valenza espressiva.
L’immagine del dialogo tra la figura femminile bambina e l’anziana indica il primo ambito
dell’indagine di Montemezzani intorno al passaggio dei valori. Qui la riflessione sul tempo e sul
rapporto tra passato e futuro si sviluppa tra le leggerezze dei bianchi, dei neri e dei grigi delineanti
la fisionomia della bambina, in un mettere-togliere del materiale pittorico memore del lavoro sulla
materia da sempre al centro del linguaggio di Montemezzani, capace di effetti di toni e luminosità
nell’intreccio delle linee graffite. Macchie di colore, simbolo dell’accumulo di esperienze, segnano
invece il corpo più anziano di tocchi e impasti di morbido spessore cromatico: specialmente a
sottolineare l’eloquenza esperienziale delle mani, da sempre al centro dell’interesse dell’autore.
La stesse scelte di impiego coloristico investono l’altra percorrenza tematica. Qui lo scambio di
valori avviene tra le religioni, e sono le immagini di tre bambine in dialogo o in gioco sereno a
simboleggiare il cristianesimo, l’ebraismo e l’islamismo impersonando le madri dei rispettivi profeti
nel loro tempo infantile o in quello delle origini, quando ancora tutto doveva essere privo di
sovrastrutture e contrasti. Maria madre di Gesù, Iochebed madre di Mosé e Amina, madre di
Maometto, hanno i tratti della raffinatezza disegnativa di Montemezzani che ha reso nell’austerità
luminosa dei grigi il simbolo della religione ebraica e ha accordato a Maria parche chiazze di
colore, accentuandole sulla figura emblematica della religione islamica.
Il messaggio di scambio e confronto che l’autore ha voluto assegnare alle opere di questa mostra
corredata da un catalogo con testi di Don Mario Bonfanti e Davide Nido sarà rafforzato, in sede
inaugurale, da accorgimenti di sapore sinestetico che alludono alle tre religioni: sapori, profumi e
suoni appartenenti alle differenti culture rappresentate.
Mostra a cura di Galleria Clas Art, Lodi
e
Galleria Blanchaert, Milano
Milano, Antiquum Oratorium Passionis
Basilica di Sant’Ambrogio, piazza Sant’Ambrogio
Dal 7 al 12 giugno 2011
Inaugurazione mercoledì 8 giugno, ore 18
Nove opere di ampia dimensione compongono la mostra monografica che nello spazio di rilevante
significazione storico-artistica qual è l’Antiquum Oratorium Passionis della Basilica di
Sant’Ambrogio, presenta l’opera più recente di Mattia Montemezzani.
Il venticinquenne artista lodigiano che già da un quinquennio si è imposto all’attenzione della critica
e dei collezionisti compie in questa rassegna una riflessione intorno alla propria poetica: impiega i
raggiungimenti tecnico-stilistici e gli interessi tematici che gli hanno consentito di ottenere numerosi
premi, uno per tutti il prestigioso Premio Bergamo nel 2008, per collaudare nuovi moduli
espressivi, principalmente intorno al colore e al suo messaggio comunicativo.
Il panorama argomentativo attraverso il quale Montemezzani sceglie di condurre la sua riflessione
attraverso il mezzo della pittura è quello, di forte complessità e attualità, del passaggio di valori. Lo
fa mantenendosi fedele alla rappresentazione della figura femminile, fermata nell’isolamento
silenzioso dei grigi e dei bianchi polverosi, che sin dagli esordi del suo itinerario ha connotato la
sua personalità pittorica, e con lo studio del rapporto tra figure e spazio capace a sua volta di
suggerire presenze e assenze, vicinanze e solitudini nella costruzione dell’impianto compositivo
che assume così, a sua volta, ruoli di forte valenza espressiva.
L’immagine del dialogo tra la figura femminile bambina e l’anziana indica il primo ambito
dell’indagine di Montemezzani intorno al passaggio dei valori. Qui la riflessione sul tempo e sul
rapporto tra passato e futuro si sviluppa tra le leggerezze dei bianchi, dei neri e dei grigi delineanti
la fisionomia della bambina, in un mettere-togliere del materiale pittorico memore del lavoro sulla
materia da sempre al centro del linguaggio di Montemezzani, capace di effetti di toni e luminosità
nell’intreccio delle linee graffite. Macchie di colore, simbolo dell’accumulo di esperienze, segnano
invece il corpo più anziano di tocchi e impasti di morbido spessore cromatico: specialmente a
sottolineare l’eloquenza esperienziale delle mani, da sempre al centro dell’interesse dell’autore.
La stesse scelte di impiego coloristico investono l’altra percorrenza tematica. Qui lo scambio di
valori avviene tra le religioni, e sono le immagini di tre bambine in dialogo o in gioco sereno a
simboleggiare il cristianesimo, l’ebraismo e l’islamismo impersonando le madri dei rispettivi profeti
nel loro tempo infantile o in quello delle origini, quando ancora tutto doveva essere privo di
sovrastrutture e contrasti. Maria madre di Gesù, Iochebed madre di Mosé e Amina, madre di
Maometto, hanno i tratti della raffinatezza disegnativa di Montemezzani che ha reso nell’austerità
luminosa dei grigi il simbolo della religione ebraica e ha accordato a Maria parche chiazze di
colore, accentuandole sulla figura emblematica della religione islamica.
Il messaggio di scambio e confronto che l’autore ha voluto assegnare alle opere di questa mostra
corredata da un catalogo con testi di Don Mario Bonfanti e Davide Nido sarà rafforzato, in sede
inaugurale, da accorgimenti di sapore sinestetico che alludono alle tre religioni: sapori, profumi e
suoni appartenenti alle differenti culture rappresentate.
08
giugno 2011
Mattia Montemezzani – Attraverso
Dall'otto al 12 giugno 2011
arte contemporanea
Location
EX ORATORIO DELLA CONFRATERNITA DELLA PASSIONE – BASILICA DI SANT’AMBROGIO
Milano, Piazza Sant'ambrogio, (Milano)
Milano, Piazza Sant'ambrogio, (Milano)
Orario di apertura
dalle 14 alle 20
Vernissage
8 Giugno 2011, ore 18
Autore