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Mattia Turco – SUBSTRATO
L’ex Cinema Casoretto ospita la mostra personale di Mattia Turco, dove l’artista esplora la pittura come un processo in continuo mutamento, in cui la composizione si genera e si dissolve continuamente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Progetto Spazio Libero presenta:
“SUBSTRATO”
Mattia Turco
28.03.2025 - 30.03.2025
Ex Cinema Casoretto, Milano.
Ci sono suoni che emergono dal silenzio, echi di un dialogo che proviene da lontano e
prendono forma nella materia e nell’opera.
La pittura cresce, si stratifica, fino a diventare qualcosa di vivo. Il gesto non aggiunge, ma
sottrae; scava nella superficie della tela come se cercasse di rivelare qualcosa di già esistente,
nascosto sotto strati di colore e tempo. L’artista non costruisce, ma riporta alla luce.
Il colore non viene semplicemente steso, ma inciso, raschiato, quasi scolpito, come se ogni
strato fosse il frammento di una memoria. Ciò che resta non è solo pittura, ma un linguaggio,
un codice che si fa ritmo, una partitura visiva.
L’opera si trasforma in un’eco stratificata, un’armonia interrotta che invita chi guarda ad
ascoltare oltre il visibile. L’artista si fa tramite di un dettato che sembra provenire da un’altra
dimensione, un interprete di codici nascosti che emergono dalla materia stessa. Non impone la
propria volontà sulla tela, ma la ascolta, lasciando che sia la pittura a guidarlo in una
rivelazione spontanea.
Nella mostra SUBSTRATO, la pittura diventa un processo, una composizione che si genera e
si dissolve continuamente. Il colore si sovrappone e si cancella, il gesto lascia tracce e le
sottrae, come una sedimentazione di tempo e memoria.
L'artista ci invita ad ascoltare con gli occhi, a leggere il segno come un’eco di qualcosa di più
profondo, un linguaggio che non si limita alla tela, ma che continua a risuonare dentro chi lo
osserva.
Mattia Turco, in questo processo, si pone come un decifratore di segnali provenienti da un
altrove indefinito, un interprete di un linguaggio senza tempo che attraversa la tela per farsi
visione e suono.
“SUBSTRATO”
Mattia Turco
28.03.2025 - 30.03.2025
Ex Cinema Casoretto, Milano.
Ci sono suoni che emergono dal silenzio, echi di un dialogo che proviene da lontano e
prendono forma nella materia e nell’opera.
La pittura cresce, si stratifica, fino a diventare qualcosa di vivo. Il gesto non aggiunge, ma
sottrae; scava nella superficie della tela come se cercasse di rivelare qualcosa di già esistente,
nascosto sotto strati di colore e tempo. L’artista non costruisce, ma riporta alla luce.
Il colore non viene semplicemente steso, ma inciso, raschiato, quasi scolpito, come se ogni
strato fosse il frammento di una memoria. Ciò che resta non è solo pittura, ma un linguaggio,
un codice che si fa ritmo, una partitura visiva.
L’opera si trasforma in un’eco stratificata, un’armonia interrotta che invita chi guarda ad
ascoltare oltre il visibile. L’artista si fa tramite di un dettato che sembra provenire da un’altra
dimensione, un interprete di codici nascosti che emergono dalla materia stessa. Non impone la
propria volontà sulla tela, ma la ascolta, lasciando che sia la pittura a guidarlo in una
rivelazione spontanea.
Nella mostra SUBSTRATO, la pittura diventa un processo, una composizione che si genera e
si dissolve continuamente. Il colore si sovrappone e si cancella, il gesto lascia tracce e le
sottrae, come una sedimentazione di tempo e memoria.
L'artista ci invita ad ascoltare con gli occhi, a leggere il segno come un’eco di qualcosa di più
profondo, un linguaggio che non si limita alla tela, ma che continua a risuonare dentro chi lo
osserva.
Mattia Turco, in questo processo, si pone come un decifratore di segnali provenienti da un
altrove indefinito, un interprete di un linguaggio senza tempo che attraversa la tela per farsi
visione e suono.
28
marzo 2025
Mattia Turco – SUBSTRATO
Dal 28 al 30 marzo 2025
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Milano
Milano, (Milano)
Milano, (Milano)
Orario di apertura
da sabato a domenica ore 14-20
Vernissage
28 Marzo 2025, dalle 17.30 alle 21.00
Sito web
Ufficio stampa
Gianni Midun
Autore
Curatore