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Mattia Zoppellaro – Scratches
In mostra ritratti di Depeche Mode, Amy Winehouse, Vasco Rossi, Emis Killa, Martina Topley, Babyshambles, Patti Smith, Paul Weller, Lou Reed, Iggy Pop, Damon Albarn
Comunicato stampa
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Il volto bramato di un’icona della musica come Dave Gahan riluce di una potente aura fotografica che lascia irrivelati i tratti della star coperti dalla sua stessa mano. Un anello scuro e appariscente è il punctum, come direbbe Roland Barthes, il luogo da cui l’immagine prende senso e irradia il resto dei particolari: le dita, un braccialetto, la pelle della fronte corrucciata, il capo lievemente chino verso il basso ed Andy Fletcher e Martin Gore a viso aperto ai lati. Bianco e nero. Eccoci di fronte ad un ritratto perfetto dei Depeche Mode di Mattia Zoppellaro. Le icone avvengono con il medium fotografico e questo linguaggio ne decreta la potenza: il ritratto dei personaggi della galassia musicale, infatti, ha la capacità di instaurare immediatamente un regime di visibilità universale a cui tutti possono accedere, sostenendo automaticamente il passaggio da persona ad idolo, da cantante a star.
Alle volte si tratta di una posa durante la performance, della curva della schiena del chitarrista, della piega delle labbra nel canto, altre volte siamo dinanzi a delle rappresentazioni di tre quarti, come dipinti classici, la cui potenza è dovuta alla fotografia che accende il desiderio del pubblico di possedere, con un’immagine, eroticamente il proprio idolo così come costei o costui gode nell’essere a sua volta posseduto. Il soggetto così guardato dai nostri occhi ammirati diventa un oggetto da guardare.
(Specchiamoci nell’iride di Vasco). Nell’atto della reificazione, quando cioè l’immagine diventa un feticcio, la riguardiamo nella speranza di cogliervi per un istante la vicinanza e instaurare un grado di familiarità. E così come il mito di Narciso accompagna il culto dell’immagine, mentre ci sembra di eternarci negli occhi dell’altro ritratto, al contempo ci perdiamo nei volti dei grandi che non ci sono più, resi eterni da uno scatto fotografico: lo sguardo di sbieco nero lucido di Lou Reed, il collo per sempre riverso di Amy Winehouse… Le effigi di Zoppellaro celebrano il bello, l’arte e la musica, e così facendo, ci appassionano alle vette e alla caduta, al consumo che investe la carne e al corpo vibrante del rock ‘n roll.
Claudia Attimonelli
MATTIA ZOPPELLARO – Biografia
Nasce nel 1977 a Rovigo, in Italia. Studia fotografia presso lo IED di Milano. Dopo aver lavorato per due anni presso Fabrica – the Benetton Group Communications Research Center – si trasferisce a Londra dove inizia a lavorare nel mondo della musica. Attualmente collabora con le più importanti riviste musicali e di cultura contemporanea come Mojo, Les Inrockuptibles, Rolling Stone, Sunday Times Magazine, Sportweek, La Repubblica (Velvet, XL, D), Urban, El Pais Semanal, Financial Times Weekend, Vanity Fair, GQ, L’Espresso e molte altre. Nel Settembre 2010 ha firmato la copertina di Rolling Stone dedicata a Patti Smith. Ha realizzato inoltre diversi reportage sociali (Gypsies Irlandesi, Homeless di Hackney, Prigioni di Massima Sicurezza del Nord-Est), di costume (Cerimonie Religiose nel Meridione, Fiera del Sesso) e sui movimenti giovanili (Rave Parties Europei, Punk Messicani, Scena Hip Hop di Dakar), solo per citarne alcuni. Mattia è uno dei talenti più entusiasmanti e affascinanti del suo settore. Le sue fotografie sono state esposte in vari spazi privati e pubblici tra cui:
• HEROES?, Solo Show for Italianism – Outdoor Festival, Roma, 2015
• Traffic Gallery, Bergamo, 2009 & 2010
• CSOA COX18, Milan (featuring Traffic Gallery), 2009
• Guest Projects, London, 2009
• Shonibares’ Space, London, 2009
• Number 22, London, 2008
• Fabrica Features “XS”, Bologna, 2003
• Fondazione Querini Stampalia, Incontro su “Arte e Design”, Venezia, 2002.
Eventi speciali, copertine e pubblicazioni :
• Cover & Portrait of Roberta Vinci for D Repubblica, October 2015
• Cover & Portrait of U2 for Mojo, January 2015
• Federica Pellegrini for L’Equipe Magazine, August 2014
• James Franco for Vanity Fair, September 2014
• Damon Albarn for Rolling Stone, April 2014
• Wes Anderson for IL, March 2014
• Usain Bolt for Vanity Fair, June 2013
• Paul Smith for Rolling Stone, March 2013
• Giorgio Armani for Vanity Fair, June 2012
• Lou Reed for Rolling Stone, March 2012
• Noel Gallagher for Rolling Stone, November 2011
• Cover & Portrait of Patti Smith for Rolling Stone, September 2010
• Portraits of N.Vascellari of the show of N.Vascellari at MUSEION, Italy 2010
• Cover & Portrait of Depeche Mode for Rolling Stone, June 2009
• Foto per “I miei rave erano suoni e sogni” su L’Espresso, pp 74-76, 31 August 2009
• Portrait of Subsonica for Velvet di Repubblica, March 2008
• Portrait of Amy Winehouse for Mojo p.51, January 2008
• Portrait of Amy Winehouse for Velvet di Repubblica, July 2008
• Portrait of Dario Argento for Velvet di Repubblica p.246, October 2008
• Portrait of Francesco Cossiga for Rolling Stone p.110, March 2008
• Portrait of Giulio Andreotti for Rolling Stone, May 2008
• Cover & Portrait of Paul Weller for Mojo, June 2008
• Portrait of Elio Germano for Rolling Stone p.56, September 2007
• Portrait of Pete Doherty for Mojo p.48, January 2006
Alle volte si tratta di una posa durante la performance, della curva della schiena del chitarrista, della piega delle labbra nel canto, altre volte siamo dinanzi a delle rappresentazioni di tre quarti, come dipinti classici, la cui potenza è dovuta alla fotografia che accende il desiderio del pubblico di possedere, con un’immagine, eroticamente il proprio idolo così come costei o costui gode nell’essere a sua volta posseduto. Il soggetto così guardato dai nostri occhi ammirati diventa un oggetto da guardare.
(Specchiamoci nell’iride di Vasco). Nell’atto della reificazione, quando cioè l’immagine diventa un feticcio, la riguardiamo nella speranza di cogliervi per un istante la vicinanza e instaurare un grado di familiarità. E così come il mito di Narciso accompagna il culto dell’immagine, mentre ci sembra di eternarci negli occhi dell’altro ritratto, al contempo ci perdiamo nei volti dei grandi che non ci sono più, resi eterni da uno scatto fotografico: lo sguardo di sbieco nero lucido di Lou Reed, il collo per sempre riverso di Amy Winehouse… Le effigi di Zoppellaro celebrano il bello, l’arte e la musica, e così facendo, ci appassionano alle vette e alla caduta, al consumo che investe la carne e al corpo vibrante del rock ‘n roll.
Claudia Attimonelli
MATTIA ZOPPELLARO – Biografia
Nasce nel 1977 a Rovigo, in Italia. Studia fotografia presso lo IED di Milano. Dopo aver lavorato per due anni presso Fabrica – the Benetton Group Communications Research Center – si trasferisce a Londra dove inizia a lavorare nel mondo della musica. Attualmente collabora con le più importanti riviste musicali e di cultura contemporanea come Mojo, Les Inrockuptibles, Rolling Stone, Sunday Times Magazine, Sportweek, La Repubblica (Velvet, XL, D), Urban, El Pais Semanal, Financial Times Weekend, Vanity Fair, GQ, L’Espresso e molte altre. Nel Settembre 2010 ha firmato la copertina di Rolling Stone dedicata a Patti Smith. Ha realizzato inoltre diversi reportage sociali (Gypsies Irlandesi, Homeless di Hackney, Prigioni di Massima Sicurezza del Nord-Est), di costume (Cerimonie Religiose nel Meridione, Fiera del Sesso) e sui movimenti giovanili (Rave Parties Europei, Punk Messicani, Scena Hip Hop di Dakar), solo per citarne alcuni. Mattia è uno dei talenti più entusiasmanti e affascinanti del suo settore. Le sue fotografie sono state esposte in vari spazi privati e pubblici tra cui:
• HEROES?, Solo Show for Italianism – Outdoor Festival, Roma, 2015
• Traffic Gallery, Bergamo, 2009 & 2010
• CSOA COX18, Milan (featuring Traffic Gallery), 2009
• Guest Projects, London, 2009
• Shonibares’ Space, London, 2009
• Number 22, London, 2008
• Fabrica Features “XS”, Bologna, 2003
• Fondazione Querini Stampalia, Incontro su “Arte e Design”, Venezia, 2002.
Eventi speciali, copertine e pubblicazioni :
• Cover & Portrait of Roberta Vinci for D Repubblica, October 2015
• Cover & Portrait of U2 for Mojo, January 2015
• Federica Pellegrini for L’Equipe Magazine, August 2014
• James Franco for Vanity Fair, September 2014
• Damon Albarn for Rolling Stone, April 2014
• Wes Anderson for IL, March 2014
• Usain Bolt for Vanity Fair, June 2013
• Paul Smith for Rolling Stone, March 2013
• Giorgio Armani for Vanity Fair, June 2012
• Lou Reed for Rolling Stone, March 2012
• Noel Gallagher for Rolling Stone, November 2011
• Cover & Portrait of Patti Smith for Rolling Stone, September 2010
• Portraits of N.Vascellari of the show of N.Vascellari at MUSEION, Italy 2010
• Cover & Portrait of Depeche Mode for Rolling Stone, June 2009
• Foto per “I miei rave erano suoni e sogni” su L’Espresso, pp 74-76, 31 August 2009
• Portrait of Subsonica for Velvet di Repubblica, March 2008
• Portrait of Amy Winehouse for Mojo p.51, January 2008
• Portrait of Amy Winehouse for Velvet di Repubblica, July 2008
• Portrait of Dario Argento for Velvet di Repubblica p.246, October 2008
• Portrait of Francesco Cossiga for Rolling Stone p.110, March 2008
• Portrait of Giulio Andreotti for Rolling Stone, May 2008
• Cover & Portrait of Paul Weller for Mojo, June 2008
• Portrait of Elio Germano for Rolling Stone p.56, September 2007
• Portrait of Pete Doherty for Mojo p.48, January 2006
10
marzo 2016
Mattia Zoppellaro – Scratches
Dal 10 marzo al 07 maggio 2016
fotografia
Location
TRAFFIC GALLERY
Bergamo, Via San Tomaso, 92, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 92, (Bergamo)
Vernissage
10 Marzo 2016, h 18
Autore