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Maurizio Agostinetto – Catalogo delle cose illuminate
Sono in mostra 52 soggetti visti ognuno in 7 variabili per un totale di 364 istantanee scattate durante un viaggio di 860 chilometri in bicicletta (“Mi sono aggregato, gregario, a quel popolo di camminanti che da secoli percorre quel cammino ognuno con il suo passo, ognuno con il suo perché) lungo il cammino di Santiago de Compostela, nella primavera del 2009.
Comunicato stampa
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Un ribaltamento di consuetudine è obiettivo principale nell’attività fotografica di Maurizio Agostinetto, un percorso artistico in cui le immagini concretizzano il sogno e il mito, idee che sono prima nate nella mente e in seguito catturate attraverso l'obiettivo.
Nel Catalogo delle cose illuminate - alla Sala S. Rita dal 9 febbraio al 24 marzo 2011 con la promozione dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura - Maurizio Agostinetto espone “un catalogo puramente personale ed arbitrario delle ‘cose illuminate’ nel tentativo se pur parziale di ‘salvarle’ prima che una lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le faccia scomparire per sempre”.
Sono in mostra 52 soggetti visti ognuno in 7 variabili per un totale di 364 istantanee scattate durante un viaggio di 860 chilometri in bicicletta (“Mi sono aggregato, gregario, a quel popolo di camminanti che da secoli percorre quel cammino ognuno con il suo passo, ognuno con il suo perché) lungo il cammino di Santiago de Compostela, nella primavera del 2009.
Il “cacciatore di immagini già pensate” Maurizio Agostinetto inventa una personale ed ironica classificazione dei propri scatti, immaginando un gioco complesso e affascinante con i visitatori della mostra. Coesistono così più possibilità di interpretazione tra titolo e immagine stessa e, accanto a didascalie che rimandano a oggetti o situazioni realistiche, si trovano titoli astratti per situazioni o oggetti del tutto ordinari. Compito degli spettatori è riempire questo scarto.
“Sono appassionato delle cose che si vedono.
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, “fissandole” con un'istantanea
forse le salvo.
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione.
Ho passione del mondo”. Maurizio Agostinetto
Maurizio Agostinetto nasce a Silvano D’orba sulle pendici dell’appennino ligure il 16 marzo 1956. A 16 anni fonda la compagnia teatrale “magopovero” che in seguito si trasformerà in “Casa degli alfieri” centro di produzione teatrale e di arti visive, tuttora attiva di cui è presidente.
Negli anni, svolge l’attività di scenografo, produttore di eventi artistici, produzioni Rai, dirige festival teatrali di rilevanza internazionale, fotografa il teatro e negli ultimi anni in particolare il cosiddetto “teatro sociale”, in Kossovo (per conto dell’A.I.O.M.), Gerusalemme, negli ospedali piemontesi (per conto della Regione Piemonte).
Realizza diversi progetti d’arte, fra i quali: “Soglie-passaggi” ambiente interattivo all’Ospedale Oncologico S. Giovanni Vecchio di Torino, “tabula mensa maris” realizzazione di un manufatto in forma di tavolo a bassa emissione di cO2 – Senigallia “Trasforma 2008”, “Catalogo delle cose illuminate numero uno” progetto fotografico durante un viaggio di 860 Km. in bicicletta, esposto al “Festival della fotografia europea” di Reggio Emilia edizione 2010.
Nel 1999 fonda con Antonio Catalano l’associazione “universi sensibili” (www.universisensibili.it) che si occupa di realizzare eventi e produzioni che coniugano il teatro e l’arte visiva, il debutto avviene alla biennale teatro di Venezia dello stesso anno.
Vive alla casa degli alfieri complesso architettonico posto su una collina del Monferrato astigiano fra boschi e vigneti, che comprende un teatro una foresteria un laboratorio tecnico di creazione, ecc. (www.casadeglialfieri.it).
Nel Catalogo delle cose illuminate - alla Sala S. Rita dal 9 febbraio al 24 marzo 2011 con la promozione dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura - Maurizio Agostinetto espone “un catalogo puramente personale ed arbitrario delle ‘cose illuminate’ nel tentativo se pur parziale di ‘salvarle’ prima che una lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le faccia scomparire per sempre”.
Sono in mostra 52 soggetti visti ognuno in 7 variabili per un totale di 364 istantanee scattate durante un viaggio di 860 chilometri in bicicletta (“Mi sono aggregato, gregario, a quel popolo di camminanti che da secoli percorre quel cammino ognuno con il suo passo, ognuno con il suo perché) lungo il cammino di Santiago de Compostela, nella primavera del 2009.
Il “cacciatore di immagini già pensate” Maurizio Agostinetto inventa una personale ed ironica classificazione dei propri scatti, immaginando un gioco complesso e affascinante con i visitatori della mostra. Coesistono così più possibilità di interpretazione tra titolo e immagine stessa e, accanto a didascalie che rimandano a oggetti o situazioni realistiche, si trovano titoli astratti per situazioni o oggetti del tutto ordinari. Compito degli spettatori è riempire questo scarto.
“Sono appassionato delle cose che si vedono.
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, “fissandole” con un'istantanea
forse le salvo.
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione.
Ho passione del mondo”. Maurizio Agostinetto
Maurizio Agostinetto nasce a Silvano D’orba sulle pendici dell’appennino ligure il 16 marzo 1956. A 16 anni fonda la compagnia teatrale “magopovero” che in seguito si trasformerà in “Casa degli alfieri” centro di produzione teatrale e di arti visive, tuttora attiva di cui è presidente.
Negli anni, svolge l’attività di scenografo, produttore di eventi artistici, produzioni Rai, dirige festival teatrali di rilevanza internazionale, fotografa il teatro e negli ultimi anni in particolare il cosiddetto “teatro sociale”, in Kossovo (per conto dell’A.I.O.M.), Gerusalemme, negli ospedali piemontesi (per conto della Regione Piemonte).
Realizza diversi progetti d’arte, fra i quali: “Soglie-passaggi” ambiente interattivo all’Ospedale Oncologico S. Giovanni Vecchio di Torino, “tabula mensa maris” realizzazione di un manufatto in forma di tavolo a bassa emissione di cO2 – Senigallia “Trasforma 2008”, “Catalogo delle cose illuminate numero uno” progetto fotografico durante un viaggio di 860 Km. in bicicletta, esposto al “Festival della fotografia europea” di Reggio Emilia edizione 2010.
Nel 1999 fonda con Antonio Catalano l’associazione “universi sensibili” (www.universisensibili.it) che si occupa di realizzare eventi e produzioni che coniugano il teatro e l’arte visiva, il debutto avviene alla biennale teatro di Venezia dello stesso anno.
Vive alla casa degli alfieri complesso architettonico posto su una collina del Monferrato astigiano fra boschi e vigneti, che comprende un teatro una foresteria un laboratorio tecnico di creazione, ecc. (www.casadeglialfieri.it).
08
febbraio 2011
Maurizio Agostinetto – Catalogo delle cose illuminate
Dall'otto febbraio al 24 marzo 2011
fotografia
Location
SALA SANTA RITA
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Orario di apertura
Lun - venerdì 10 – 18 (chiuso sabato e domenica)
Vernissage
8 Febbraio 2011, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore