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Maurizio Battaglia – Mai in mille anni
Maurizio Battaglia dà prova di essere un distillatore di esperienze sagge e lo fa attraverso undici anni di delicate installazioni, legate più al vuoto che al concetto, dichiarando un desiderio fortemente ancorato alla vita e al reale.
Comunicato stampa
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La galleria Fiorella Pieri Arte Contemporanea di Cesena è lieta di inaugurare la sua nuova stagione espositiva con la mostra personale di Maurizio Battaglia (Cesena 1971, dove vive e lavora). La mostra si compone di una ricca serie di installazioni, che rappresentano in toto l’essenza creativa dell’artista che è, a tutti gli effetti, un osservatore del circostante capace di restituirlo attraverso una delicata sintesi di intelligenza e raffinatezza. Una esposizione da percorrere come fosse un viaggio, in cui ogni lavoro è una tappa imprescindibile capace di divenire di volta in volta personale, una stimolazione continua che passa dagli occhi e si insinua seducente nelle profondità inesplicate dell’emotività, mantenendo la tensione attorno allo svelamento dei meccanismi generativi che si dimostrano senza dichiararsi.
La mostra Mai in mille anni – titolo che si rifà ai versi di una celebre canzone di Nick Cave – è costituita da un nutrito corpus di lavori che compensano i pensieri più che rappresentarli, attingendo con lo sguardo qua e là, nel tempo e nei modi, seguendo l’arteria degli interessi personali che divengono poi universali, una volta tramutati in installazioni minimali: Paul Cezanne, i fratelli Limbourg, le antiche battaglie della storia, l’arte del passato; temi affrontati dal punto di vista scientifico, fantastico e poetico. Soggetti laterali che spesso non trattano il fulcro della storia del passato, impiegato per divenire soggetto di riflessioni sul presente: Battaglia non sembra voler dimostrare i ricorsi della storia, ma piuttosto mostrare grandi pensieri attraverso la messa in scena di soggetti minimi che danno vita al fulcro dell’originalità riflessiva dell’artista.
«Battaglia – scrive Viviana Siviero - può a ragion veduta essere considerato come scultore dell’immateriale, animato da un desiderio tenace di abbandono della tridimensionalità, auto-relegandosi al piano, senza perdere nessuno dei privilegi della plastica. Il lavoro su Paul Cezanne, ad esempio, riesce a contrarre ben più delle tre dimensioni in una misura perfetta: attraverso un vero e proprio esorcismo, la multidimensionalità plastica dello spazio si somma al tempo,all’esperienza e all’essere stesso e, attraverso il vuoto, si rende pensiero compiuto in cui non vi è spazio per la parola, ma solo per l’esperienza. Paul Cezanne nella pancia dell’artista, è ferroso, ha il sapore del sangue quando ci si taglia in bocca; il piombo – scelto come materia per rappresentarlo – è elemento rassegnato e velenoso per contatto».
La mostra Mai in mille anni – titolo che si rifà ai versi di una celebre canzone di Nick Cave – è costituita da un nutrito corpus di lavori che compensano i pensieri più che rappresentarli, attingendo con lo sguardo qua e là, nel tempo e nei modi, seguendo l’arteria degli interessi personali che divengono poi universali, una volta tramutati in installazioni minimali: Paul Cezanne, i fratelli Limbourg, le antiche battaglie della storia, l’arte del passato; temi affrontati dal punto di vista scientifico, fantastico e poetico. Soggetti laterali che spesso non trattano il fulcro della storia del passato, impiegato per divenire soggetto di riflessioni sul presente: Battaglia non sembra voler dimostrare i ricorsi della storia, ma piuttosto mostrare grandi pensieri attraverso la messa in scena di soggetti minimi che danno vita al fulcro dell’originalità riflessiva dell’artista.
«Battaglia – scrive Viviana Siviero - può a ragion veduta essere considerato come scultore dell’immateriale, animato da un desiderio tenace di abbandono della tridimensionalità, auto-relegandosi al piano, senza perdere nessuno dei privilegi della plastica. Il lavoro su Paul Cezanne, ad esempio, riesce a contrarre ben più delle tre dimensioni in una misura perfetta: attraverso un vero e proprio esorcismo, la multidimensionalità plastica dello spazio si somma al tempo,all’esperienza e all’essere stesso e, attraverso il vuoto, si rende pensiero compiuto in cui non vi è spazio per la parola, ma solo per l’esperienza. Paul Cezanne nella pancia dell’artista, è ferroso, ha il sapore del sangue quando ci si taglia in bocca; il piombo – scelto come materia per rappresentarlo – è elemento rassegnato e velenoso per contatto».
03
ottobre 2009
Maurizio Battaglia – Mai in mille anni
Dal 03 al 31 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA FIORELLA PIERI
Cesena, Galleria O.i.r., 4, (Forlì-cesena)
Cesena, Galleria O.i.r., 4, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 15,30 - 19,30
mattino e festivi su appuntamento
Sabato 10,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30
Domenica successiva all'inaugurazione
10,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 17.30
Autore
Curatore