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Maurizio Bongiovanni / Michele D’Agostino – Secret Dialogue
La mostra propone un percorso espositivo che alterna disegno, pittura e scultura. Le ricerche dei due artisti giocano sui contrasti. In entrambi emerge un dialogo segreto che va oltre la mera rappresentazione e nasconde un significato intrinseco.
Comunicato stampa
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Materiali differenti, forti energie ed equilibri contrastanti scaturiscono dalle opere creando nello spettatore un forte impatto visivo ma non solo, trasportandolo in una riflessione attuale e contemporanea.
Bongiovanni, con la sua pittura “liquida”, ispirata dal pensiero dello scrittore Bauman, e i suoi disegni, che richiamano l’antico ma mantengono un distacco da tale contesto, cerca un punto di congiunzione tra naturale e artificiale, comico e tragico, passato e presente. Un passato che non si conosce fino in fondo ed un presente che cerca di catturarlo. Un presente senza etichette, a volte fuori registro, oltre ogni tipo di classificazione per sottolineare la propria libertà di espressione.
Attraverso la sua pittura ad olio cerca di cogliere qualsiasi elemento, non sposando un solo stile. Inizialmente concentra la sua ricerca pittorica sui volatili, elemento molto riconoscibile nelle sue prime opere. La sua produzione poi muta ed evolve, ispirato, oltre che dal passato, da autori contemporanei che toccano tematiche come quelle del queer, spinto da un desiderio e una necessità di volere parlare di altro, di determinate condizioni sessuali, di determinati stati d’animo, di un certo malessere, isteria, e falsa gioia, di un narcisismo tragicomico. “Anche la robotica, gli androidi mi affascinano. Mi piace immaginare potenziali personaggi e corpi del futuro. Anche il tema della violenza ha una parte fondamentale nel mio lavoro, che poi si scontra con la componente buffa, con quella melanconica o con quella ironica”. Nei suoi lavori rappresenta un mondo fatto da personaggi dall’identità ambigua, non uomini e nemmeno donne, malinconici e distaccati ma in cerca di un dialogo aperto con lo spettatore, elaborati da disegni digitali, trasposti pittoricamente con pennellate morbide e fluide, e con colori dalle tonalità intense e graduate.
D’Agostino attraverso le sue opere, affronta il contrasto vita/morte, cercando di far emergere il mutamento del pensiero negativo in pensiero positivo. Concetti di distruzione e demolizione, caratterizzati da alcuni elementi specifici, quali caccia, mitra, bombe, mutano e lasciano spazio ai loro opposti e alla loro metamorfosi. L’idea di costruzione e rinascita, anche con la sovrapposizione fisica di alcuni soggetti, si ritrova così anche in un solo seme che germoglia.
Nelle prime sculture, ispirate a problematiche della realtà sociale contemporanea, il tema è quello delle macchine realizzate a grandezza naturale. La ricerca dell'artista è dettata dalla continuità: le sculture indagano scorci della natura come ci appare ma sono ironicamente modificate con artifici reali e non. Lavori successivi segnano un ulteriore passaggio, in direzione delle installazioni, volte a coinvolgere, in vari modi il pubblico. La sua recente produzione è invece volta a creare un dualismo tra prezioso e reperto.
Bongiovanni, con la sua pittura “liquida”, ispirata dal pensiero dello scrittore Bauman, e i suoi disegni, che richiamano l’antico ma mantengono un distacco da tale contesto, cerca un punto di congiunzione tra naturale e artificiale, comico e tragico, passato e presente. Un passato che non si conosce fino in fondo ed un presente che cerca di catturarlo. Un presente senza etichette, a volte fuori registro, oltre ogni tipo di classificazione per sottolineare la propria libertà di espressione.
Attraverso la sua pittura ad olio cerca di cogliere qualsiasi elemento, non sposando un solo stile. Inizialmente concentra la sua ricerca pittorica sui volatili, elemento molto riconoscibile nelle sue prime opere. La sua produzione poi muta ed evolve, ispirato, oltre che dal passato, da autori contemporanei che toccano tematiche come quelle del queer, spinto da un desiderio e una necessità di volere parlare di altro, di determinate condizioni sessuali, di determinati stati d’animo, di un certo malessere, isteria, e falsa gioia, di un narcisismo tragicomico. “Anche la robotica, gli androidi mi affascinano. Mi piace immaginare potenziali personaggi e corpi del futuro. Anche il tema della violenza ha una parte fondamentale nel mio lavoro, che poi si scontra con la componente buffa, con quella melanconica o con quella ironica”. Nei suoi lavori rappresenta un mondo fatto da personaggi dall’identità ambigua, non uomini e nemmeno donne, malinconici e distaccati ma in cerca di un dialogo aperto con lo spettatore, elaborati da disegni digitali, trasposti pittoricamente con pennellate morbide e fluide, e con colori dalle tonalità intense e graduate.
D’Agostino attraverso le sue opere, affronta il contrasto vita/morte, cercando di far emergere il mutamento del pensiero negativo in pensiero positivo. Concetti di distruzione e demolizione, caratterizzati da alcuni elementi specifici, quali caccia, mitra, bombe, mutano e lasciano spazio ai loro opposti e alla loro metamorfosi. L’idea di costruzione e rinascita, anche con la sovrapposizione fisica di alcuni soggetti, si ritrova così anche in un solo seme che germoglia.
Nelle prime sculture, ispirate a problematiche della realtà sociale contemporanea, il tema è quello delle macchine realizzate a grandezza naturale. La ricerca dell'artista è dettata dalla continuità: le sculture indagano scorci della natura come ci appare ma sono ironicamente modificate con artifici reali e non. Lavori successivi segnano un ulteriore passaggio, in direzione delle installazioni, volte a coinvolgere, in vari modi il pubblico. La sua recente produzione è invece volta a creare un dualismo tra prezioso e reperto.
01
giugno 2023
Maurizio Bongiovanni / Michele D’Agostino – Secret Dialogue
Dal primo giugno al primo luglio 2023
arte contemporanea
Location
Manuel Zoia Gallery
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (MI)
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (MI)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 15-19
Vernissage
1 Giugno 2023, ore 18-21
Sito web
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