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Maurizio Bonora – L’Occhio della Sirena
Maurizio Bonora , artista ferrarese, molto noto anche a Trieste per averla già frequentata con numerose esposizioni, si incentra invece su “L’occhio della sirena”, sequenza di 20 disegni ispirata al ricco repertorio di immagini e ritratti femminili che compone il celebre brano delle sirene nell’unico romanzo di Bobi Bazlen pubblicato, “il marinaio di lungo corso”.
Comunicato stampa
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Nel corso della stessa serata inagurale sarà messa a disposizione del pubblico la raccolta di racconti centroeuropei.
Nel nome di Bobi Bazlen (1902-1965), leggendario scopritore di talenti letterari, nato a Trieste e divenuto consigliere editoriale per Adriano Olivetti e le sue Edizioni di Comunità, poi per Bompiani, Astrolabio, Einaudi e infine Adelphi, Trieste Contemporanea e TriesteProgetti hanno pensato di dar vita a un laboratorio artistico-letterario per promuovere la conoscenza di scrittori e di opere inedite d'area centroeuropea.
L’iniziativa, curata da Cristina Benussi ,
docente di letteratura presso il nostro Ateneo, si avvale della consulenza di esperti internazionali.
In questa edizione sperimentale 2003, si
è proceduto alla selezione di cinque racconti di autori provenienti da Bosnia, Croazia, Estonia, Romania e Slovenia. Essi verranno pubblicati in un’antologia, in lingua originale e in traduzione italiana. Il volume, che avrà un’introduzione critica della curatrice, è stato pensato diviso in tre sezioni: oltre alla parte che raccoglie i testi stranieri - gli autori presentati sono Mihai Goliu (“Tombe in movimento. Lettere per Adela”), Miljenko Jergovic (“La più bella di tutte, la mia Johannesburg”), Marjan Tomsic (“Il topo muschiato”), Bozidar Stanisic (“Il Fiacre più veloce del mondo”), Arvo Uustalu (“Mart e Toivo”) - infatti si vuole riservare una sezione fissa ad un autore triestino e ad un racconto “per immagini” commissionato ad un artista visivo. In questa prima edizione i protagonisti saranno Sergio Miniussi e Maurizio Bonora.
Di Sergio Miniussi si potrà leggere il racconto “Il doppio sogno del marinaio”, selezionato per la straordinaria attinenza tematica “bazleniana” e tratto dal romanzo inedito “Il marinaio russo” rinvenuto nell’archivio dello scrittore. Tale archivio, donato a Trieste Contemporanea dalla famiglia dell’autore e riportato a Trieste da Roma, forma il primo nucleo del Centro Studi Sergio Miniussi fondato dal comitato triestino, a seguito delle iniziative dello scorso anno e della riedizione de “La gioia è dura”, per promuovere lo studio
della produzione letteraria del Miniussi, considerato per la scrittura poetica l’erede di Umberto Saba.
La collaborazione grafica di
Maurizio Bonora , artista ferrarese, molto noto anche a Trieste per averla già frequentata con numerose esposizioni, si incentra invece su “L’occhio della sirena”, sequenza di 20 disegni ispirata al ricco repertorio di immagini e ritratti femminili che compone il celebre brano delle sirene nell’unico romanzo di Bobi Bazlen pubblicato, “il marinaio di lungo corso”.
La pubblicazione sarà presentata al pubblico in occasione delle feste natalizie, accompagnata da una mostra di opere scultoree e pittoriche dello stesso Bonora che ha organizzato proprio intorno all’”Occhio della sirena”l’evento espositivo triestino collegando i vari momenti della narrazione figurativa con una circolarità che dalla scrittura bazleniana sposta l’attenzione sulla memoria del mito classico delle sirene e sull’immaginario contemporaneo per giungere, in un vero e proprio viaggio ottico a labirinto, alla misteriosa casa del femminile, possente figura antropomorfica che. accompagnata da due altre sculture di grande formato, si erge al centro dello spazio espositivo.
Il Bobi Bazlen Lab prende vita grazie ad un contributo specifico della Fondazione CRTrieste ed ai contributi di Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste che rendono possibile, con la collaborazione della rivista “numerozero” di Ferrara e dell’associazione culturale L’Officina di Trieste, la manifestazione 2003 e intende nei successivi anni sviluppare un programma di studi e pubblicazioni e un concorso di letteratura.
Nel nome di Bobi Bazlen (1902-1965), leggendario scopritore di talenti letterari, nato a Trieste e divenuto consigliere editoriale per Adriano Olivetti e le sue Edizioni di Comunità, poi per Bompiani, Astrolabio, Einaudi e infine Adelphi, Trieste Contemporanea e TriesteProgetti hanno pensato di dar vita a un laboratorio artistico-letterario per promuovere la conoscenza di scrittori e di opere inedite d'area centroeuropea.
L’iniziativa, curata da Cristina Benussi ,
docente di letteratura presso il nostro Ateneo, si avvale della consulenza di esperti internazionali.
In questa edizione sperimentale 2003, si
è proceduto alla selezione di cinque racconti di autori provenienti da Bosnia, Croazia, Estonia, Romania e Slovenia. Essi verranno pubblicati in un’antologia, in lingua originale e in traduzione italiana. Il volume, che avrà un’introduzione critica della curatrice, è stato pensato diviso in tre sezioni: oltre alla parte che raccoglie i testi stranieri - gli autori presentati sono Mihai Goliu (“Tombe in movimento. Lettere per Adela”), Miljenko Jergovic (“La più bella di tutte, la mia Johannesburg”), Marjan Tomsic (“Il topo muschiato”), Bozidar Stanisic (“Il Fiacre più veloce del mondo”), Arvo Uustalu (“Mart e Toivo”) - infatti si vuole riservare una sezione fissa ad un autore triestino e ad un racconto “per immagini” commissionato ad un artista visivo. In questa prima edizione i protagonisti saranno Sergio Miniussi e Maurizio Bonora.
Di Sergio Miniussi si potrà leggere il racconto “Il doppio sogno del marinaio”, selezionato per la straordinaria attinenza tematica “bazleniana” e tratto dal romanzo inedito “Il marinaio russo” rinvenuto nell’archivio dello scrittore. Tale archivio, donato a Trieste Contemporanea dalla famiglia dell’autore e riportato a Trieste da Roma, forma il primo nucleo del Centro Studi Sergio Miniussi fondato dal comitato triestino, a seguito delle iniziative dello scorso anno e della riedizione de “La gioia è dura”, per promuovere lo studio
della produzione letteraria del Miniussi, considerato per la scrittura poetica l’erede di Umberto Saba.
La collaborazione grafica di
Maurizio Bonora , artista ferrarese, molto noto anche a Trieste per averla già frequentata con numerose esposizioni, si incentra invece su “L’occhio della sirena”, sequenza di 20 disegni ispirata al ricco repertorio di immagini e ritratti femminili che compone il celebre brano delle sirene nell’unico romanzo di Bobi Bazlen pubblicato, “il marinaio di lungo corso”.
La pubblicazione sarà presentata al pubblico in occasione delle feste natalizie, accompagnata da una mostra di opere scultoree e pittoriche dello stesso Bonora che ha organizzato proprio intorno all’”Occhio della sirena”l’evento espositivo triestino collegando i vari momenti della narrazione figurativa con una circolarità che dalla scrittura bazleniana sposta l’attenzione sulla memoria del mito classico delle sirene e sull’immaginario contemporaneo per giungere, in un vero e proprio viaggio ottico a labirinto, alla misteriosa casa del femminile, possente figura antropomorfica che. accompagnata da due altre sculture di grande formato, si erge al centro dello spazio espositivo.
Il Bobi Bazlen Lab prende vita grazie ad un contributo specifico della Fondazione CRTrieste ed ai contributi di Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste che rendono possibile, con la collaborazione della rivista “numerozero” di Ferrara e dell’associazione culturale L’Officina di Trieste, la manifestazione 2003 e intende nei successivi anni sviluppare un programma di studi e pubblicazioni e un concorso di letteratura.
20
dicembre 2003
Maurizio Bonora – L’Occhio della Sirena
Dal 20 dicembre 2003 al 07 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO TOMMASEO
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 (domenica chiuso)
Vernissage
20 Dicembre 2003, ore 18,30