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Maurizio Borzì – Segreti
Il linguaggio artistico di Borzì si esprime attraverso fotografia e installazione conservando un carattere intimista al limite del voyeurismo concettuale.
Comunicato stampa
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Nato a Catania nel 1970, Maurizio Borzì vive e lavora a Torino.
Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti della sua città natale svolge uno stage presso L’Atelier Couture Decoration dell’Opera Bastille di Parigi. La sua formazione artistica passa attraverso il Corso Superiore di Arte Visiva alla Fondazione Ratti di Como a cura di Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio – Visiting Professor Ilya Kabakov -, e LabOratorio 1 di Torino, Workshop di Franco Vaccari a cura di A. Titolo. La sua prima mostra personale è Segno della Ferita, al Campo Delle Fragole di Bologna, nel 1996. In questo stesso anno vince il Premio Trevi Flash Art Museum.
Nel 1998 Borzì presenta l’istallazione Scorrimano alla Bauhaus University di Weimar, Germania.
Borzì partecipa inoltre a prestigiose mostre collettive. Del 2003 Almeno Sedici Minuti, Galleria Art&Arts di Torino, Fuori Spazio alla BigMix di Torino, 3D a cura di Luca Beatrice, Galleria Pack, Milano. Del 2004 sono le mostre Empowerment Nuovo Cantiere Italia a Villa Brambini, Genova, a cura di M. Scotini e S. Solimano, Genius Loci al Parco Reale di Racconigi a cura di G. Curto e Fuoriuso, Storytelling di Pescara a cura di Luca Beatrice.
Il linguaggio artistico di Borzì si esprime attraverso fotografia e installazione conservando un carattere intimista al limite del voyeurismo concettuale. Ciò che interessa all’artista è sviscerare il quotidiano, affrontare i gesti per ricondursi alla realtà, dialogare con l’altro per scandagliare ciò che è nascosto, profondo, segreto.
Il lavoro proposto per Spazio Symphonia nasce dal dialogo con persone che Borzì conosce appena o non conosce affatto. Si tratta di una serie di foto che ritraggono a mezzo busto un individuo che sta raccontando “qualcosa”. Lo sguardo e i gesti ci portano solo ad immaginare ciò che sta dicendo. Accanto ad ogni ritratto Borzì installa una mensola che accoglie un oggetto scelto come simbolo di quel “segreto” che non ci verrà svelato mai. La serie di lavori, intitolata appunto Segreti, racchiude un intento che è scambio, indagine morbosa, curiosità, apertura. Nello spazio libero dell’opera c’è una porta aperta, un attimo in cui non si ha nulla e quello successivo che offre più di quanto si riesca ad accettare. Le storie vissute si fissano sulla pellicola in gesti bruschi o violenti, sussurri o grida.
Per questa mostra Symphonia si avvale anche di uno spazio adiacente in cui verrà esposto un lavoro di grande formato costituito da sei foto e una mensola. In questo caso della persona ritratta compare solo il busto. Confidenza e complicità si svelano attraverso mani e posizione, senza il supporto dello sguardo. Il segreto si dilata, mentre la mensola non ospita più un solo oggetto ma un mazzo di chiavi, un libro, un telefono, una piantina.
Possiamo immaginare, porci delle domande e fornirci le nostre private risposte. Entrare nel mondo artistico di Borzì significa scavare dentro sé stessi, specchiarci negli occhi dell’altro, dare spazio a lacrime e immaginazione, passare attraverso le pareti della quotidianità per ricercare un universo più grande.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack in Foro Bonaparte n. 60 Milano, conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
Prosegue il calendario 2004/2005 con la personale di Lamberto Teotino che verrà inaugurata il giorno 12 gennaio 2005.
Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti della sua città natale svolge uno stage presso L’Atelier Couture Decoration dell’Opera Bastille di Parigi. La sua formazione artistica passa attraverso il Corso Superiore di Arte Visiva alla Fondazione Ratti di Como a cura di Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio – Visiting Professor Ilya Kabakov -, e LabOratorio 1 di Torino, Workshop di Franco Vaccari a cura di A. Titolo. La sua prima mostra personale è Segno della Ferita, al Campo Delle Fragole di Bologna, nel 1996. In questo stesso anno vince il Premio Trevi Flash Art Museum.
Nel 1998 Borzì presenta l’istallazione Scorrimano alla Bauhaus University di Weimar, Germania.
Borzì partecipa inoltre a prestigiose mostre collettive. Del 2003 Almeno Sedici Minuti, Galleria Art&Arts di Torino, Fuori Spazio alla BigMix di Torino, 3D a cura di Luca Beatrice, Galleria Pack, Milano. Del 2004 sono le mostre Empowerment Nuovo Cantiere Italia a Villa Brambini, Genova, a cura di M. Scotini e S. Solimano, Genius Loci al Parco Reale di Racconigi a cura di G. Curto e Fuoriuso, Storytelling di Pescara a cura di Luca Beatrice.
Il linguaggio artistico di Borzì si esprime attraverso fotografia e installazione conservando un carattere intimista al limite del voyeurismo concettuale. Ciò che interessa all’artista è sviscerare il quotidiano, affrontare i gesti per ricondursi alla realtà, dialogare con l’altro per scandagliare ciò che è nascosto, profondo, segreto.
Il lavoro proposto per Spazio Symphonia nasce dal dialogo con persone che Borzì conosce appena o non conosce affatto. Si tratta di una serie di foto che ritraggono a mezzo busto un individuo che sta raccontando “qualcosa”. Lo sguardo e i gesti ci portano solo ad immaginare ciò che sta dicendo. Accanto ad ogni ritratto Borzì installa una mensola che accoglie un oggetto scelto come simbolo di quel “segreto” che non ci verrà svelato mai. La serie di lavori, intitolata appunto Segreti, racchiude un intento che è scambio, indagine morbosa, curiosità, apertura. Nello spazio libero dell’opera c’è una porta aperta, un attimo in cui non si ha nulla e quello successivo che offre più di quanto si riesca ad accettare. Le storie vissute si fissano sulla pellicola in gesti bruschi o violenti, sussurri o grida.
Per questa mostra Symphonia si avvale anche di uno spazio adiacente in cui verrà esposto un lavoro di grande formato costituito da sei foto e una mensola. In questo caso della persona ritratta compare solo il busto. Confidenza e complicità si svelano attraverso mani e posizione, senza il supporto dello sguardo. Il segreto si dilata, mentre la mensola non ospita più un solo oggetto ma un mazzo di chiavi, un libro, un telefono, una piantina.
Possiamo immaginare, porci delle domande e fornirci le nostre private risposte. Entrare nel mondo artistico di Borzì significa scavare dentro sé stessi, specchiarci negli occhi dell’altro, dare spazio a lacrime e immaginazione, passare attraverso le pareti della quotidianità per ricercare un universo più grande.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack in Foro Bonaparte n. 60 Milano, conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
Prosegue il calendario 2004/2005 con la personale di Lamberto Teotino che verrà inaugurata il giorno 12 gennaio 2005.
17
novembre 2004
Maurizio Borzì – Segreti
Dal 17 novembre 2004 all'otto gennaio 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO SYMPHONIA
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Vernissage
17 Novembre 2004, ore 18.00