L'organizzazione della mostra è a cura dell'Associazione amici della Galleria Marco Fraccaro. L'intervento critico di presentazione si deve a Eugenio Gazzola. L'intendimento dell'artista piacentino è stato quello di far apparire le opere come zone di sosta e di raccoglimento inaspettate perché, pur contigue, sono spesso defilate rispetto al percorso suggerito con alcuni semplici elementi fisici inseriti nello spazio della galleria insieme alle opere. Il percorso non s'identifica affatto con quello naturalmente indotto dall'architettura, la quale, paradossalmente, proprio per questo viene valorizzata diventando essa stessa, non cornice, ma parte integrante dell'installazione espositiva.