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Maurizio Camerani – Furti di paesaggio
In occasione della sua personale, Maurizio Camerani presenta una selezione di lavori realizzati negli anni Settanta, ancora in gran parte inediti, che testimoniano la fase precedente alla sua collaborazione con il Centro Video Arte di Ferrara.
Comunicato stampa
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Il fulcro della mostra è rappresentato dal ciclo dei “Furti di paesaggio”, in cui la pratica performativa diventava in quel momento il mezzo per verificare in che misura una formazione artistica tradizionale fosse adeguata alla restituzione di un contesto profondamente mutato. Un medesimo processo – quello dell'imitazione della realtà – veniva declinato dentro ai confini dell'insegnamento accademico montando in un'unica sequenza il documento fotografico di un segno nei muri della città individuato come modello; quello dell'azione con cui quel dettaglio veniva riprodotto applicando “a freddo” una tecnica specifica; e infine l'esito materiale di tutta l'operazione, ossia l’oggetto pittorico o grafico risultante. In questo modo l'interpretazione in chiave anti-espressiva del sapere tecnico riduceva quest'ultimo alla stregua di un reagente chimico, a un repertorio di precetti per leggere aspetti diversi, e a volte inconcibiliabili, della medesima realtà.
Accanto a questo corpus si colloca un nuovo trittico di lightbox che, a distanza di oltre quarant'anni, dà forma a un progetto mai realizzato di cui però erano stati già raccolti, in quel momento, tutti i materiali necessari. Estendendo il processo alla dimensione sonora, ancora una volta viene conferito un valore imprevedibile a segni trascurabili e non intenzionali della vita urbana destinati a una dissoluzione immediata. Mentre i connotati della città si stratificano e cambiano incessantemente, l'azione artistica dimostra quindi la propria funzione offrendosi come rifugio dall'ineluttabile distruzione operata del tempo.
Accanto a questo corpus si colloca un nuovo trittico di lightbox che, a distanza di oltre quarant'anni, dà forma a un progetto mai realizzato di cui però erano stati già raccolti, in quel momento, tutti i materiali necessari. Estendendo il processo alla dimensione sonora, ancora una volta viene conferito un valore imprevedibile a segni trascurabili e non intenzionali della vita urbana destinati a una dissoluzione immediata. Mentre i connotati della città si stratificano e cambiano incessantemente, l'azione artistica dimostra quindi la propria funzione offrendosi come rifugio dall'ineluttabile distruzione operata del tempo.
03
maggio 2019
Maurizio Camerani – Furti di paesaggio
Dal 03 maggio al 05 giugno 2019
arte contemporanea
Location
UNIMEDIAMODERN CONTEMPORARY ART – PALAZZO SQUARCIAFICO
Genova, Piazza Invrea, 5B, (Genova)
Genova, Piazza Invrea, 5B, (Genova)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
3 Maggio 2019, dalle ore 18:30 alle 21
Autore
Curatore