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Maurizio Cannavacciuolo
L’artista, attivo sulla scena internazionale sin dalla fine degli anni 70, si è sempre mosso nella direzione dell’arte figurativa.
I complessi reticoli e nodi che fanno da sfondo s’intersecano con le figure manifestandosi in vere e proprie trappole visive.
Comunicato stampa
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Maurizio Cannavacciuolo
La galleria Cesare Manzo è lieta di ospitare nello spazio di Pescara la personale dell’artista napoletano, Maurizio Cannavacciuolo.
L’artista, attivo sulla scena internazionale sin dalla fine degli anni 70, si è sempre mosso nella direzione dell’arte figurativa privilegiando una narrazione sorretta da uno stile pittorico estremamente elaborato e dal sapiente utilizzo della più classica delle tecniche: l’olio su tela.
Intricati motivi decorativi tratti dalla tradizione europea e medio-orientale trasformano la superficie della tela in un puzzle complesso in cui la figura appare imprigionata in un ambiente onirico e irreale. La dose di irrealtà che sembra provenire dai suoi lavori deriva da una difficoltà immediata per lo spettatore di mettere a fuoco i singoli dettagli, di spostare la sua attenzione dal totale al particolare in modo continuo e incessante. Il colore piatto, steso in modo uniforme a saturare gli spazi, riempie precisamente i contorni di ogni elemento della tela contribuendo a conferire alle immagini una marcata bidimensionalità. I volumi sono abbondanti e la sovrapposizione dei piani dilata lo sguardo in uno spazio illusorio in cui sembrano nascondersi messaggi crittografati. I complessi reticoli e nodi che fanno da sfondo s’intersecano con le figure manifestandosi in vere e proprie trappole visive.
Cannavacciuolo costruisce con pazienza delle “machine à penser”, delle ragnatele semiotiche con cui costringe lo spettatore a soffermarsi, a guardare e a riflettere. Lo scopo della sua pittura è “attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato”. Il suo simbolismo non diventa mai eccessivo, solo la saturazione visiva è accentuata allo scopo di rallentare la percezione, di dare un senso al tempo della visione che sia sincrono con quello che lo stesso artista ha scelto. Il bacio tra persone dello stesso sesso, tra figure diverse, tra uomo e animale, le relazioni tra animali sono una costante della ricerca iconografica in cui l’artista sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Predilige opere di grande formato a evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante ma anche il tentativo di eliminare le rifrazioni ambientali. Vi è un senso progressivo verso una geometria significante: gli elementi formali puri si connettono alle geometrie dei corpi, alle teste prese da manuali di anatomia, aprendosi in veri e propri paesaggi biologici.
I riferimenti alla realtà attuale, alla critica sociale, alla condizione dell’esistente sono resi con magnificenza neo barocca ma rimangono sempre nello stato di una pittura che cerca e trova un senso proprio in una temporalità indefinita. La sua pittura è troppo umana, è un prodigio da interpretare, una lingua sconosciuta di cui cercare di ricostruire le regole.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli 1954) vive e lavora a Roma.
Ha partecipato a mostre di livello nazionale e internazionale.
Tra le personali si segnalano: 2010 Allegra Ravizza Art Project, Milano; 2009 Sprovieri Progetti, London; 2006 Spazio Millesimato, Montalcino (Siena), Pescali & Sprovieri Gallery, London; 2005 Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead; 2004 Suzy Shammah, Milano; Isabella Stewart Gardner Museum, Boston; 2003 Edicola Notte, Roma; Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile; 2002 Museu da Repubblica-Galeria Catete, Rio de Janeiro; 2001 Franco Noero, Torino; Francesca Kaufmann, Milano; 2000 Cardi, Milano.
Tra le collettive: 2009 Invito all' opera: Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Cristiano Pintaldi, Maurizio Cannavacciuolo, Il Ponte, Roma; Costellazioni- Cannavacciuolo Jori Massini, Complesso Monumentale di Santa Cristina, Bologna; 2008 Bateau ivre, Cantina Icario, Montepulciano (Siena); Intrecci. Da segno a sogno. Rapporti di convivenza tra Arte e Design in Italia. Palazzo Reale, Milano; 2007 Viaggio nell’Arte Italiana 1950-80, Cento opere dalla Collezione Farnesina, Umjetnicka galerija, Sarajevo; On the Edge of Vision. New Idioms in Indian & Italian Contemporary Art, Victoria Memorial Hall, Calcutta; V Bienal Internacional de Arte, SIART, 2007, La Paz; Universal Mente, Antologia, Monza; 2006 C’era una volta un re. La fiaba contemporanea, ARCOS, Benevento; Figuralmente, Mesta Galerija Liubllijana, Liubllijana; Painting Codes: i codici della pittura, Galleria Comunale D'Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone; OutArt, Villa dei Quintili, Roma.
La galleria Cesare Manzo è lieta di ospitare nello spazio di Pescara la personale dell’artista napoletano, Maurizio Cannavacciuolo.
L’artista, attivo sulla scena internazionale sin dalla fine degli anni 70, si è sempre mosso nella direzione dell’arte figurativa privilegiando una narrazione sorretta da uno stile pittorico estremamente elaborato e dal sapiente utilizzo della più classica delle tecniche: l’olio su tela.
Intricati motivi decorativi tratti dalla tradizione europea e medio-orientale trasformano la superficie della tela in un puzzle complesso in cui la figura appare imprigionata in un ambiente onirico e irreale. La dose di irrealtà che sembra provenire dai suoi lavori deriva da una difficoltà immediata per lo spettatore di mettere a fuoco i singoli dettagli, di spostare la sua attenzione dal totale al particolare in modo continuo e incessante. Il colore piatto, steso in modo uniforme a saturare gli spazi, riempie precisamente i contorni di ogni elemento della tela contribuendo a conferire alle immagini una marcata bidimensionalità. I volumi sono abbondanti e la sovrapposizione dei piani dilata lo sguardo in uno spazio illusorio in cui sembrano nascondersi messaggi crittografati. I complessi reticoli e nodi che fanno da sfondo s’intersecano con le figure manifestandosi in vere e proprie trappole visive.
Cannavacciuolo costruisce con pazienza delle “machine à penser”, delle ragnatele semiotiche con cui costringe lo spettatore a soffermarsi, a guardare e a riflettere. Lo scopo della sua pittura è “attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato”. Il suo simbolismo non diventa mai eccessivo, solo la saturazione visiva è accentuata allo scopo di rallentare la percezione, di dare un senso al tempo della visione che sia sincrono con quello che lo stesso artista ha scelto. Il bacio tra persone dello stesso sesso, tra figure diverse, tra uomo e animale, le relazioni tra animali sono una costante della ricerca iconografica in cui l’artista sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Predilige opere di grande formato a evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante ma anche il tentativo di eliminare le rifrazioni ambientali. Vi è un senso progressivo verso una geometria significante: gli elementi formali puri si connettono alle geometrie dei corpi, alle teste prese da manuali di anatomia, aprendosi in veri e propri paesaggi biologici.
I riferimenti alla realtà attuale, alla critica sociale, alla condizione dell’esistente sono resi con magnificenza neo barocca ma rimangono sempre nello stato di una pittura che cerca e trova un senso proprio in una temporalità indefinita. La sua pittura è troppo umana, è un prodigio da interpretare, una lingua sconosciuta di cui cercare di ricostruire le regole.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli 1954) vive e lavora a Roma.
Ha partecipato a mostre di livello nazionale e internazionale.
Tra le personali si segnalano: 2010 Allegra Ravizza Art Project, Milano; 2009 Sprovieri Progetti, London; 2006 Spazio Millesimato, Montalcino (Siena), Pescali & Sprovieri Gallery, London; 2005 Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead; 2004 Suzy Shammah, Milano; Isabella Stewart Gardner Museum, Boston; 2003 Edicola Notte, Roma; Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile; 2002 Museu da Repubblica-Galeria Catete, Rio de Janeiro; 2001 Franco Noero, Torino; Francesca Kaufmann, Milano; 2000 Cardi, Milano.
Tra le collettive: 2009 Invito all' opera: Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Cristiano Pintaldi, Maurizio Cannavacciuolo, Il Ponte, Roma; Costellazioni- Cannavacciuolo Jori Massini, Complesso Monumentale di Santa Cristina, Bologna; 2008 Bateau ivre, Cantina Icario, Montepulciano (Siena); Intrecci. Da segno a sogno. Rapporti di convivenza tra Arte e Design in Italia. Palazzo Reale, Milano; 2007 Viaggio nell’Arte Italiana 1950-80, Cento opere dalla Collezione Farnesina, Umjetnicka galerija, Sarajevo; On the Edge of Vision. New Idioms in Indian & Italian Contemporary Art, Victoria Memorial Hall, Calcutta; V Bienal Internacional de Arte, SIART, 2007, La Paz; Universal Mente, Antologia, Monza; 2006 C’era una volta un re. La fiaba contemporanea, ARCOS, Benevento; Figuralmente, Mesta Galerija Liubllijana, Liubllijana; Painting Codes: i codici della pittura, Galleria Comunale D'Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone; OutArt, Villa dei Quintili, Roma.
08
ottobre 2011
Maurizio Cannavacciuolo
Dall'otto ottobre al 26 novembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA CESARE MANZO
Pescara, Via Umbria, 48, (Pescara)
Pescara, Via Umbria, 48, (Pescara)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 16-20
Vernissage
8 Ottobre 2011, h 17.30
Autore