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Maurizio Cannavacciuolo – Islas y otras historias
Presenti in mostra circa trenta dipinti, realizzati con la tecnica dell’olio su tela, che ben documentano la ricerca compiuta dall’artista negli ultimi anni (2013-2017).
Comunicato stampa
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Il 6 aprile 2017 alle ore 18.30 s’inaugura alla Galleria Emmeotto di Roma (Palazzo Taverna) la mostra personale di Maurizio Cannavacciuolo dal titolo “Islas y otras historias” a cura di Alberto Dambruoso.
Presenti in mostra circa trenta dipinti, realizzati con la tecnica dell’olio su tela, che ben documentano la ricerca compiuta dall’artista negli ultimi anni (2013-2017).
Rispetto ai dipinti dei cicli precedenti, caratterizzati da una intensissima tessitura cromatica, divenuta nel tempo una delle cifre dell’artista di origini napoletane, nell’ultima serie presentata in esposizione a prevalere è una fitta trama di segni in bianco e nero, attraversata in alcuni punti dal colore, ora sotto forma di decoro geometrico ora invece attraverso interventi pittorici diretti.
Il colore ritorna ad essere protagonista in diverse opere presenti in mostra, seppur con modalità esecutive completamente diverse rispetto al passato. Alcuni lavori realizzati nello stesso periodo (2013-2017) si contraddistinguono infatti per una colorazione accesa e una stesura del colore per campiture larghe, che rievocano per certi versi il colore piatto della pittura americana degli anni Cinquanta “Color field”.
Ciò che non è cambiata per nulla rispetto alle opere dei cicli precedenti, è la straordinaria capacità di Cannavacciuolo di coinvolgere lo spettatore attraverso una ricchissima tavolozza fatta di segni, colore e soprattutto di racconti, espressione dei suoi molteplici interessi culturali, dalla cultura pop degli anni Sessanta alla conoscenza delle culture medio-orientali o latino- americane, passando per il cinema e la letteratura di tutti i tempi. Ed è anche sempre nel segno dell’horror vacui che anche queste opere devono essere lette; ne resta immutata la forte propensione psicologica nonché il senso enigmatico. Cannavacciuolo crea delle immagini sovrapposte ed intrecciate da geometrie astratte dove significati e significanti si ritrovano sullo stesso piano di rappresentazione e spetta allo spettatore rintracciare i tanti nessi di cui ogni opera è composta.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli 1954) è attivo sulla scena artistica internazionale dalla fine degli anni ’70. Ha lavorato con galleristi quali Lucio Amelio a Napoli e Gian Enzo Sperone a Roma e a New York; ha tenuto mostre personali a Roma, Rio de Janeiro, Londra (Galleria Sprovieri, 2003, 2006 e 2009), Santiago del Cile (Museo de Arte Contemporaneo, 2003), Boston (Isabella Stewart Gardner Museum, 2004 e 2016) e Newcastle (Baltic Centre for Contemporary Art). È, inoltre, presente nelle collezioni della Farnesina, della Camera dei Deputati a Roma e nella stazione “Cilea – Quattro Giornate” della Metropolitana di Napoli
Presenti in mostra circa trenta dipinti, realizzati con la tecnica dell’olio su tela, che ben documentano la ricerca compiuta dall’artista negli ultimi anni (2013-2017).
Rispetto ai dipinti dei cicli precedenti, caratterizzati da una intensissima tessitura cromatica, divenuta nel tempo una delle cifre dell’artista di origini napoletane, nell’ultima serie presentata in esposizione a prevalere è una fitta trama di segni in bianco e nero, attraversata in alcuni punti dal colore, ora sotto forma di decoro geometrico ora invece attraverso interventi pittorici diretti.
Il colore ritorna ad essere protagonista in diverse opere presenti in mostra, seppur con modalità esecutive completamente diverse rispetto al passato. Alcuni lavori realizzati nello stesso periodo (2013-2017) si contraddistinguono infatti per una colorazione accesa e una stesura del colore per campiture larghe, che rievocano per certi versi il colore piatto della pittura americana degli anni Cinquanta “Color field”.
Ciò che non è cambiata per nulla rispetto alle opere dei cicli precedenti, è la straordinaria capacità di Cannavacciuolo di coinvolgere lo spettatore attraverso una ricchissima tavolozza fatta di segni, colore e soprattutto di racconti, espressione dei suoi molteplici interessi culturali, dalla cultura pop degli anni Sessanta alla conoscenza delle culture medio-orientali o latino- americane, passando per il cinema e la letteratura di tutti i tempi. Ed è anche sempre nel segno dell’horror vacui che anche queste opere devono essere lette; ne resta immutata la forte propensione psicologica nonché il senso enigmatico. Cannavacciuolo crea delle immagini sovrapposte ed intrecciate da geometrie astratte dove significati e significanti si ritrovano sullo stesso piano di rappresentazione e spetta allo spettatore rintracciare i tanti nessi di cui ogni opera è composta.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli 1954) è attivo sulla scena artistica internazionale dalla fine degli anni ’70. Ha lavorato con galleristi quali Lucio Amelio a Napoli e Gian Enzo Sperone a Roma e a New York; ha tenuto mostre personali a Roma, Rio de Janeiro, Londra (Galleria Sprovieri, 2003, 2006 e 2009), Santiago del Cile (Museo de Arte Contemporaneo, 2003), Boston (Isabella Stewart Gardner Museum, 2004 e 2016) e Newcastle (Baltic Centre for Contemporary Art). È, inoltre, presente nelle collezioni della Farnesina, della Camera dei Deputati a Roma e nella stazione “Cilea – Quattro Giornate” della Metropolitana di Napoli
06
aprile 2017
Maurizio Cannavacciuolo – Islas y otras historias
Dal 06 aprile al 23 giugno 2017
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
EMMEOTTO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.30-13.30 e 14.30-19.30
Vernissage
6 Aprile 2017, ore 18.30
Autore
Curatore