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Maurizio Cont – Trasportatori al tavolo della storia attraversati dall’eternità
Ho provato a mettere su di un tavolo un pensiero che può essere colto, ignorato, cambiato-scambiato, trasportato con assoluta libertà. Intorno al tavolo sono disposti i ri-quadri ospitanti che si interrogano su cosa si può dare e cosa si può ricevere dal banchetto dell’arte-vita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la prima volta dispongo un lavoro di ricerca in una galleria d’arte,
ed è proprio perché penso non sia “arte” ciò che presento che ho accettato l’invito di esporre questo pensiero e forse anche perché mi
auguro questa non sia una galleria di sola arte.
Il lavoro fatto precedentemente si è quasi sempre depositato-consumato-amalgamato nell’anonimato della quotidianità.
In questo spazio, bianco e asettico ho pensato che si possa ben inserire questo cibo itinerante come nutrimento per il pensiero e i suoi arti.
Dove si nasconde il fare artistico, come si comunica e come si decide cos’è? Questo vale, questo non vale.
Già visto! L’arte di creare un mercato e di condizionarlo chiude per sempre la potenzialità rivoluzionaria che il fararte conserva in se.
Per essere ancora conoscenza e trasformazione l’arte deve oltrepassare e annientare ogni riferimento di identità imposta.
Ho provato a mettere su di un tavolo un pensiero che può essere colto, ignorato, cambiato-scambiato, trasportato con assoluta libertà.
Intorno al tavolo sono disposti i ri-quadri ospitanti che si interrogano su cosa si può dare e cosa si può ricevere dal banchetto dell’arte-vita.
L’ospite, l’avventore-fruitore deve essere lasciato solo per saper scegliere, libero da condizionamenti interpretativi di improbabili reperti storici.
Un tavolo per prendere e per ricevere, per vedere-sapere-intuire come iniziano le cose, dove finiscono i pensieri, cosa rimane delle azioni,
quando finiscono i mondi e i modi di desiderare l’eternità.
Intuire la storia, le storie, come conoscenza che intercetta l’altro che è in noi come trasportatore di senso, di uso, di fine, di inizio.
Come può essere tutto questo attorno ad un tavolo che l’umanità non ha ancora iniziato ad apparecchiare?
Non l’arte ma il fararte può far apparire ciò che si nasconde nell’azione sensibile di un linguaggio-visione ancora da decifrare.
Maurizio Cont
ed è proprio perché penso non sia “arte” ciò che presento che ho accettato l’invito di esporre questo pensiero e forse anche perché mi
auguro questa non sia una galleria di sola arte.
Il lavoro fatto precedentemente si è quasi sempre depositato-consumato-amalgamato nell’anonimato della quotidianità.
In questo spazio, bianco e asettico ho pensato che si possa ben inserire questo cibo itinerante come nutrimento per il pensiero e i suoi arti.
Dove si nasconde il fare artistico, come si comunica e come si decide cos’è? Questo vale, questo non vale.
Già visto! L’arte di creare un mercato e di condizionarlo chiude per sempre la potenzialità rivoluzionaria che il fararte conserva in se.
Per essere ancora conoscenza e trasformazione l’arte deve oltrepassare e annientare ogni riferimento di identità imposta.
Ho provato a mettere su di un tavolo un pensiero che può essere colto, ignorato, cambiato-scambiato, trasportato con assoluta libertà.
Intorno al tavolo sono disposti i ri-quadri ospitanti che si interrogano su cosa si può dare e cosa si può ricevere dal banchetto dell’arte-vita.
L’ospite, l’avventore-fruitore deve essere lasciato solo per saper scegliere, libero da condizionamenti interpretativi di improbabili reperti storici.
Un tavolo per prendere e per ricevere, per vedere-sapere-intuire come iniziano le cose, dove finiscono i pensieri, cosa rimane delle azioni,
quando finiscono i mondi e i modi di desiderare l’eternità.
Intuire la storia, le storie, come conoscenza che intercetta l’altro che è in noi come trasportatore di senso, di uso, di fine, di inizio.
Come può essere tutto questo attorno ad un tavolo che l’umanità non ha ancora iniziato ad apparecchiare?
Non l’arte ma il fararte può far apparire ciò che si nasconde nell’azione sensibile di un linguaggio-visione ancora da decifrare.
Maurizio Cont
24
ottobre 2009
Maurizio Cont – Trasportatori al tavolo della storia attraversati dall’eternità
Dal 24 ottobre al 12 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
UFOFABRIK CONTEMPORARY ART GALLERY
Moena, Strada del Marchiò, 6, (Trento)
Moena, Strada del Marchiò, 6, (Trento)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-12 e 16-20
Vernissage
24 Ottobre 2009, ore 18
Sito web
www.fassa.com
Autore
Curatore