MAURIZIO DOGANA. IL LUNGO VIAGGIO VERSO CASA.
Più di 200 fotografie, tra b/n e colore, per la prima ricognizione organica sull’opera del grande fotografo di Magione, a quattro anni dalla scomparsa.


Maurizio Dogana (1954-2004) è una figura emblematica, nell’ambito della fotografia d’autore. La mostra a lui dedicata presso la torre dei Lambardi a Magione, conta di circa 200 scatti in bianco e nero e una selezione di immagini a colori in proiezione. La selezione, a cura di Maurizio Coccia, rappresenta una primo stralcio del copioso materiale presente nell’omonimo archivio. Il percorso di Maurizio Dogana si snoda, a partire dai primi anni settanta, fra l’interesse per il paesaggio del Trasimeno e l’indagine della cultura materiale locale, travalicando comunque i limiti della ricerca naturalistica e antropologica. L’itinerario espositivo, pertanto, rispecchia lo spettro dei suoi interessi, articolandosi due sezioni distinte. La prima, Geografie umane, è incentrata sulla presenza umana e sulle modificazioni che provoca all’ambiente. La seconda, invece, Mitografie naturali, è focalizzata sul paesaggio, soprattutto quello del lago. La figura umana, in questo caso, assume un ruolo secondario, o meglio paritetico alle altre componenti naturali, come i canneti, le isole, i tramonti.
Il catalogo, completo di tutte le immagini oltre che di un ampio apparato scientifico, sarà disponibile in mostra.
Tra le iniziative collaterali si prevede, durante i mesi di agosto e settembre, una serie di incontri con alcuni artisti locali, a testimonianza del profondo radicamento di Maurizio Dogana nella cultura visiva del territorio.