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Maurizio Favaretto – Per segno e per colore
L’artista veneziano presenta settanta dipinti che rappresentano un percorso di scelte ed esperienze di vita partecipativa, orgogliosamente distante dalle inclinazioni
Intimistiche, auto-terapeutiche e biografiche delle espressioni artistiche degli ultimi decenni del secolo scorso e del primo decennio del secolo corrente
Comunicato stampa
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“L’artista veneziano presenta settanta dipinti che rappresentano un percorso di scelte ed esperienze di vita partecipativa, orgogliosamente distante dalle inclinazioni
Intimistiche, auto-terapeutiche e biografiche delle espressioni artistiche degli ultimi decenni del secolo scorso e del primo decennio del secolo corrente.
Nella seconda metà degli anni settanta la violenza percepita nella società italiana era al culmine. Le difficoltà economiche del Paese, la crisi. gli ideali in frantumi e le ideologie divenute rapidamente giurassiche hanno ispirato a Favaretto quadri densi e nervosi evocatori di un Nuovo Espressionismo. Poi la fuga dal sociale e il desiderio di spensieratezza degli anni Ottanta ha spinto l’artista veneziano a intraprendere una ricerca sui percorsi dei pensieri, sulle strutture o sovrastrutture della mente. Una ricca messe di opere cerca di rendere tangibile il celibe tentativo di quegli anni, quello di pretendere che tutto sembrasse “a posto” senza ordine ne tantomeno ragione. E’ un nuovo modo di leggere l’arte astratta, pensarla non come oggetti finiti frutto della ragione, ma forma stessa del pensiero, spaccato della mente . Molti altri interessi hanno ispirato Favaretto: l’archeologia, la scrittura orientale, le forme naturali, la raccolta di frammenti di immagini colte nella vasta miniera di immagini che è la città, le industrie in disfacimento di Marghera “ .
Favaretto è noto in città per aver dipinto con i suoi allievi innumerevoli murales in Venezia e nei dintorni (in collaborazione con le autorità locali) e per essere impegnato in continuative collaborazioni con musicisti, attori, danzatori e poeti in performance sinestetiche. Ultimo lavoro il 21/09/2012 a Ca Rezzonico-Venezia “per amore e per arte”.
Serse Colussi
Intimistiche, auto-terapeutiche e biografiche delle espressioni artistiche degli ultimi decenni del secolo scorso e del primo decennio del secolo corrente.
Nella seconda metà degli anni settanta la violenza percepita nella società italiana era al culmine. Le difficoltà economiche del Paese, la crisi. gli ideali in frantumi e le ideologie divenute rapidamente giurassiche hanno ispirato a Favaretto quadri densi e nervosi evocatori di un Nuovo Espressionismo. Poi la fuga dal sociale e il desiderio di spensieratezza degli anni Ottanta ha spinto l’artista veneziano a intraprendere una ricerca sui percorsi dei pensieri, sulle strutture o sovrastrutture della mente. Una ricca messe di opere cerca di rendere tangibile il celibe tentativo di quegli anni, quello di pretendere che tutto sembrasse “a posto” senza ordine ne tantomeno ragione. E’ un nuovo modo di leggere l’arte astratta, pensarla non come oggetti finiti frutto della ragione, ma forma stessa del pensiero, spaccato della mente . Molti altri interessi hanno ispirato Favaretto: l’archeologia, la scrittura orientale, le forme naturali, la raccolta di frammenti di immagini colte nella vasta miniera di immagini che è la città, le industrie in disfacimento di Marghera “ .
Favaretto è noto in città per aver dipinto con i suoi allievi innumerevoli murales in Venezia e nei dintorni (in collaborazione con le autorità locali) e per essere impegnato in continuative collaborazioni con musicisti, attori, danzatori e poeti in performance sinestetiche. Ultimo lavoro il 21/09/2012 a Ca Rezzonico-Venezia “per amore e per arte”.
Serse Colussi
30
settembre 2012
Maurizio Favaretto – Per segno e per colore
Dal 30 settembre all'undici ottobre 2012
arte contemporanea
Location
VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI
Mira, Via Nazionale, 420, (Venezia)
Mira, Via Nazionale, 420, (Venezia)
Vernissage
30 Settembre 2012, h 18
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