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Maurizio Forno – Paesaggi dell’inconscio
L’artista rappresenta in queste opere il vero e proprio Sublime artistico, di romantica memoria.
Comunicato stampa
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Ci sono artisti che si muovono sul liminare della sensibilità percettiva e con raffinata misura formale creano suggestioni potenti in grado di insinuarsi nell’anima. È questo il caso del giovane artista Maurizio Forno, le cui opere, permeate da un vago senso di mistero, si caratterizzano per la loro capacità di raffigurare l’essenza impalpabile di uno spazio che appare estendersi all’infinito dissolto nel colore puro: ciò che nel Romanticismo sarebbe stato definito come “Sublime”. Il colore, infatti, domina la superficie pittorica, fluendo libero, a tratti impetuoso, animato da contrappunti luministici e scarti tonali. Il bianco si insinua attraverso l’oscurità, generando una fonte di luce interna all’opera e contrasti chiaroscurali che accentuano il significato emotivo della composizione.
L’immagine suggerisce più che descrivere un paesaggio interiore, percorso da forze inquiete, che, in una progressiva dissoluzione delle forme e degli spazi, assumono di volta in volta l’aspetto di vortici, onde ascensionali, sovrapposizioni di campiture.
L’artista stempera nella luce e nel colore visioni inafferrabili, tra il reale e l’immaginario, sottraendole a qualsiasi connotazione naturale, abolendo le costrizioni della linea e dell’inquadratura prospettica.
Una dimensione di confine tra la presenza fisica concreta e l’elaborazione del ricordo, che attinge dalla più profonda conoscenza della realtà esteriore e di quella interiore che poi si stratificano sulla tela con pathos e attenzione alle scelte cromatiche.
La pittura informale di Forno, attraverso opere che ne rivelano l’interiorità piuttosto che la riproduzione del dato realistico, allude all’inestinguibile tensione verso l’infinito che da sempre è connaturata alla storia dell’uomo.
L’immagine suggerisce più che descrivere un paesaggio interiore, percorso da forze inquiete, che, in una progressiva dissoluzione delle forme e degli spazi, assumono di volta in volta l’aspetto di vortici, onde ascensionali, sovrapposizioni di campiture.
L’artista stempera nella luce e nel colore visioni inafferrabili, tra il reale e l’immaginario, sottraendole a qualsiasi connotazione naturale, abolendo le costrizioni della linea e dell’inquadratura prospettica.
Una dimensione di confine tra la presenza fisica concreta e l’elaborazione del ricordo, che attinge dalla più profonda conoscenza della realtà esteriore e di quella interiore che poi si stratificano sulla tela con pathos e attenzione alle scelte cromatiche.
La pittura informale di Forno, attraverso opere che ne rivelano l’interiorità piuttosto che la riproduzione del dato realistico, allude all’inestinguibile tensione verso l’infinito che da sempre è connaturata alla storia dell’uomo.
16
gennaio 2016
Maurizio Forno – Paesaggi dell’inconscio
Dal 16 al 27 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Vernissage
16 Gennaio 2016, ore 17.00
Autore
Curatore