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Maurizio Galimberti / Fabrizio Pozzoli – Intrecci
La galleria Gli eroici furori arte contemporanea prosegue il ciclo di mostre dedicate ai dialoghi d’artista. Dal 14 maggio al 27 giugno si confronteranno in un dialogo d’eccezione il fotografo Maurizio Galimberti e lo scultore Fabrizio Pozzoli.
Comunicato stampa
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La galleria Gli eroici furori arte contemporanea prosegue il ciclo di mostre dedicate ai dialoghi d'artista. Dal 14 maggio al 27 giugno si confronteranno in un dialogo d'eccezione il fotografo Maurizio Galimberti e lo scultore Fabrizio Pozzoli.
La mostra Intrecci vede a confronto due generazioni che si relazionano tra loro con tecniche diverse, la fotografia e la scultura, in vitale ed intenso dialogo tra loro.
Maurizio Galimberti è noto al grande pubblico per i suoi "mosaici", nei quali scompone per poi successivamente ricomporre l'immagine ritratta, che essa sia una persona, un'architettura o un oggetto; una reinterpretazione del soggetto che vive tra lo spirito della scomposizione cubista e quello della reinterpretazione dadaista, il tutto filtrato da una peculiare energia e dinamicità futurista.
Il filo di ferro è l'anima del lavoro di Fabrizio Pozzoli, un intreccio che sembra non aver fine, un moto perpetuo che l'artista mette in atto "tessendo" e dando così forma a figure umane, senza caratteristiche somatiche, simbolo delle nostre molteplici identità, spesso annullate e disperse tra i grovigli della società contemporanea.
Nei nuovi lavori di Pozzoli come in quelli di Galimberti, protagonista è l'uomo, che con il suo corpo non rimane costretto all'interno del suo bozzolo, ma entra di frequente in relazione con molteplici materiali e con altrettanti e significativi elementi simbolici.
L'intesa tra i due artisti trova compiuta sintonia in una importante opera, in cui Galimberti per mezzo della tecnica a mosaico, reinterpreta una scultura di Pozzoli. Qui i due artisti affrontano un dialogo che non appare solo materico, ma sembra restituire l'emozione del coinvolgimento di più sensi contemporaneamente: un invito all'ascolto delle energie e delle suggestioni, ottenute grazie alla forza espressiva che riesce a trasformare il reale in visione onirica.
MAURIZIO GALIMBERTI
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora.
Dal 1983, focalizza il suo impegno sulla Polaroid. Inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art pubblicato nel 1995. Viene nominato “Instant Artist” ed è ideatore della Polaroid Collection Italiana. Nel 1992 ottiene il prestigioso Gran Prix Kodak Pubblicità Italia. Per Kodak Italia realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie “I Maestri”. Reinventa la tecnica del “mosaico fotografico” che inizialmente adatta ai ritratti, nei quali è evidente il richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono i ritratti eseguiti a esponenti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. Partecipa al Festival del Cinema di Venezia con il ruolo di ritrattista ufficiale. Nel 1999 viene indicato dalla rivista italiana «Class» quale primo fotografo-ritrattista italiano all’interno delle classifiche di merito stilate dal mensile. Il suo ritratto di Johnny Depp del 2003 è scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso «Times Magazine». Il “mosaico” diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi, architetture e città. Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le città di Parigi e Lisbona. Nel 2003 dedicherà il suo lavoro alla realizzazione del volume Viaggio in Italia. Nel 2006 New York diviene la rappresentazione ideale del mondo contemporaneo. A questa città dedicherà un ulteriore lavoro del 2010 realizzando un importante corpus di Polaroid Singole e di Mosaici. Seguiranno i lavori realizzati in altre città come Berlino, Venezia e Napoli. Il desiderio di rendere attuali gli oggetti del passato, diviene concreto attraverso i Ready-made. Per conto della Società Calcio A.C. Milan ha realizzato un lavoro di ritratti denominato Il Milan del Centenario. Con Jaeger-LeCoultre ha realizzato le immagini del volume sulla manifattura a cura di Franco Cologni. Per FIAT Auto ha realizzato il calendario nel 2006 e il volume Viaggio in Italia… Nuova Fiat 500….Per Kerakoll Design ha realizzato il volume New York Matericomovimentosa. In collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha realizzato il volume Il fotografo, mestiere d’arte a cura di Giuliana Scimè. Nell’ottobre 2009, in occasione della riapertura di Polaroid, è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong, di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e Robert De Niro. Nell’aprile del 2011, Impossible, gli ha dedicato un instant film in bianco e nero dal titolo Impossible Maurizio Galimberti special edition. Nel 2013 realizza con Giart il progetto Paesaggio Italia, una mostra e un libro a cura di Benedetta Donato edito da Marsilio Editori, divenuto progetto itinerante. Nel 2014 ha partecipato ad ArteFiera con "Italyscapes" ed un anteprima del nuovo progetto sulla città di Parigi su cui attualmente sta lavorando.
FABRIZIO POZZOLI
Fabrizio Pozzoli nasce nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici esperienze come aiuto scenografo. Ricerca in ambito grafico e di scrittura e si forma ai corsi della Scuola del fumetto di Milano, dove consegue precise capacità di rappresentazione anatomica della figura. Dagli ultimi anni novanta lavora a sculture metalliche tridimensionali, realizzate in filo di ferro.
A partire dal 2004, le opere di Pozzoli vengono utilizzate per l’allestimento di scenografie in pièces rappresentate in vari teatri (Filodrammatici, Libero, Binario7).
Nel 2005 inizia a lavorare a sculture di grandi dimensioni, concentrando l’attenzione non più soltanto sul corpo nella sua totalità, ma sul volto e i suoi caratteri fisionomici.
A partire dal 2007, compare nei lavori di Pozzoli l’elemento ruggine, ottenuto attraverso la naturale ossidazione del metallo esposto agli agenti atmosferici.
Nel 2008 l’esposizione personale “OVERSIZE”, presso la galleria Montrasio Arte di Milano, è impreziosita dagli scatti del grande Maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, che ritrae il giovane artista milanese al lavoro nel suo studio.
Compare nel catalogo “Gianni Berengo Gardin – Reportrait”, tra i personaggi del mondo della cultura del ‘900 immortalati dall’illustre fotografo.
Nel 2010, la mostra “Attese”, presso la galleria Gli eroici furori di Milano, vede le sculture di Fabrizio Pozzoli dialogare con le opere di Gianfranco Ferroni.
Per la mostra “Prodromes”, tenutasi presso la galleria Cavaciuti di Milano nel 2013, Pozzoli realizza una serie di sculture in cui le figure in fio di ferro dialogano con materiali ed oggetti prelevati dalla quotidianità, come simboli stessi del quotidiano e dei rapporti che l’essere umano intesse necessariamente con esso. In tale occasione, presenta dei nuovi lavori realizzati disegnando con la ruggine figure antropomorfe su sottili fogli di ferro. Il catalogo che accompagna la mostra è arricchito dagli scatti fotografici realizzati nello studio di Pozzoli dal fotografo austriaco Andreas H. Bitesnich.
L’esposizione “Intrecci”, che si terrà nel mese di maggio 2014 presso la galleria Gli eroici furori di Milano, vedrà proseguire il dialogo tra Pozzoli e i maestri della fotografia contemporanea, nella coesistenza delle sculture con i lavori a mosaico realizzati con pellicole Polaroid® di Maurizio Galimberti.
Fabrizio Pozzoli ha esposto in Europa, America e Asia
Partner : www.giart.tv
La mostra Intrecci vede a confronto due generazioni che si relazionano tra loro con tecniche diverse, la fotografia e la scultura, in vitale ed intenso dialogo tra loro.
Maurizio Galimberti è noto al grande pubblico per i suoi "mosaici", nei quali scompone per poi successivamente ricomporre l'immagine ritratta, che essa sia una persona, un'architettura o un oggetto; una reinterpretazione del soggetto che vive tra lo spirito della scomposizione cubista e quello della reinterpretazione dadaista, il tutto filtrato da una peculiare energia e dinamicità futurista.
Il filo di ferro è l'anima del lavoro di Fabrizio Pozzoli, un intreccio che sembra non aver fine, un moto perpetuo che l'artista mette in atto "tessendo" e dando così forma a figure umane, senza caratteristiche somatiche, simbolo delle nostre molteplici identità, spesso annullate e disperse tra i grovigli della società contemporanea.
Nei nuovi lavori di Pozzoli come in quelli di Galimberti, protagonista è l'uomo, che con il suo corpo non rimane costretto all'interno del suo bozzolo, ma entra di frequente in relazione con molteplici materiali e con altrettanti e significativi elementi simbolici.
L'intesa tra i due artisti trova compiuta sintonia in una importante opera, in cui Galimberti per mezzo della tecnica a mosaico, reinterpreta una scultura di Pozzoli. Qui i due artisti affrontano un dialogo che non appare solo materico, ma sembra restituire l'emozione del coinvolgimento di più sensi contemporaneamente: un invito all'ascolto delle energie e delle suggestioni, ottenute grazie alla forza espressiva che riesce a trasformare il reale in visione onirica.
MAURIZIO GALIMBERTI
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora.
Dal 1983, focalizza il suo impegno sulla Polaroid. Inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art pubblicato nel 1995. Viene nominato “Instant Artist” ed è ideatore della Polaroid Collection Italiana. Nel 1992 ottiene il prestigioso Gran Prix Kodak Pubblicità Italia. Per Kodak Italia realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie “I Maestri”. Reinventa la tecnica del “mosaico fotografico” che inizialmente adatta ai ritratti, nei quali è evidente il richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono i ritratti eseguiti a esponenti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. Partecipa al Festival del Cinema di Venezia con il ruolo di ritrattista ufficiale. Nel 1999 viene indicato dalla rivista italiana «Class» quale primo fotografo-ritrattista italiano all’interno delle classifiche di merito stilate dal mensile. Il suo ritratto di Johnny Depp del 2003 è scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso «Times Magazine». Il “mosaico” diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi, architetture e città. Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le città di Parigi e Lisbona. Nel 2003 dedicherà il suo lavoro alla realizzazione del volume Viaggio in Italia. Nel 2006 New York diviene la rappresentazione ideale del mondo contemporaneo. A questa città dedicherà un ulteriore lavoro del 2010 realizzando un importante corpus di Polaroid Singole e di Mosaici. Seguiranno i lavori realizzati in altre città come Berlino, Venezia e Napoli. Il desiderio di rendere attuali gli oggetti del passato, diviene concreto attraverso i Ready-made. Per conto della Società Calcio A.C. Milan ha realizzato un lavoro di ritratti denominato Il Milan del Centenario. Con Jaeger-LeCoultre ha realizzato le immagini del volume sulla manifattura a cura di Franco Cologni. Per FIAT Auto ha realizzato il calendario nel 2006 e il volume Viaggio in Italia… Nuova Fiat 500….Per Kerakoll Design ha realizzato il volume New York Matericomovimentosa. In collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha realizzato il volume Il fotografo, mestiere d’arte a cura di Giuliana Scimè. Nell’ottobre 2009, in occasione della riapertura di Polaroid, è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong, di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e Robert De Niro. Nell’aprile del 2011, Impossible, gli ha dedicato un instant film in bianco e nero dal titolo Impossible Maurizio Galimberti special edition. Nel 2013 realizza con Giart il progetto Paesaggio Italia, una mostra e un libro a cura di Benedetta Donato edito da Marsilio Editori, divenuto progetto itinerante. Nel 2014 ha partecipato ad ArteFiera con "Italyscapes" ed un anteprima del nuovo progetto sulla città di Parigi su cui attualmente sta lavorando.
FABRIZIO POZZOLI
Fabrizio Pozzoli nasce nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici esperienze come aiuto scenografo. Ricerca in ambito grafico e di scrittura e si forma ai corsi della Scuola del fumetto di Milano, dove consegue precise capacità di rappresentazione anatomica della figura. Dagli ultimi anni novanta lavora a sculture metalliche tridimensionali, realizzate in filo di ferro.
A partire dal 2004, le opere di Pozzoli vengono utilizzate per l’allestimento di scenografie in pièces rappresentate in vari teatri (Filodrammatici, Libero, Binario7).
Nel 2005 inizia a lavorare a sculture di grandi dimensioni, concentrando l’attenzione non più soltanto sul corpo nella sua totalità, ma sul volto e i suoi caratteri fisionomici.
A partire dal 2007, compare nei lavori di Pozzoli l’elemento ruggine, ottenuto attraverso la naturale ossidazione del metallo esposto agli agenti atmosferici.
Nel 2008 l’esposizione personale “OVERSIZE”, presso la galleria Montrasio Arte di Milano, è impreziosita dagli scatti del grande Maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, che ritrae il giovane artista milanese al lavoro nel suo studio.
Compare nel catalogo “Gianni Berengo Gardin – Reportrait”, tra i personaggi del mondo della cultura del ‘900 immortalati dall’illustre fotografo.
Nel 2010, la mostra “Attese”, presso la galleria Gli eroici furori di Milano, vede le sculture di Fabrizio Pozzoli dialogare con le opere di Gianfranco Ferroni.
Per la mostra “Prodromes”, tenutasi presso la galleria Cavaciuti di Milano nel 2013, Pozzoli realizza una serie di sculture in cui le figure in fio di ferro dialogano con materiali ed oggetti prelevati dalla quotidianità, come simboli stessi del quotidiano e dei rapporti che l’essere umano intesse necessariamente con esso. In tale occasione, presenta dei nuovi lavori realizzati disegnando con la ruggine figure antropomorfe su sottili fogli di ferro. Il catalogo che accompagna la mostra è arricchito dagli scatti fotografici realizzati nello studio di Pozzoli dal fotografo austriaco Andreas H. Bitesnich.
L’esposizione “Intrecci”, che si terrà nel mese di maggio 2014 presso la galleria Gli eroici furori di Milano, vedrà proseguire il dialogo tra Pozzoli e i maestri della fotografia contemporanea, nella coesistenza delle sculture con i lavori a mosaico realizzati con pellicole Polaroid® di Maurizio Galimberti.
Fabrizio Pozzoli ha esposto in Europa, America e Asia
Partner : www.giart.tv
14
maggio 2014
Maurizio Galimberti / Fabrizio Pozzoli – Intrecci
Dal 14 maggio al 27 giugno 2014
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GLI EROICI FURORI
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Orario di apertura
mar-ven 15.30 – 19.00; sab 15.00 -18.00
Mattina su appuntamento
Vernissage
14 Maggio 2014, ore 18.30
Autore
Curatore