Maurizio Minarini giocherella coi colori ad olio come un bambino con i suoi pastelli. Sceglie con diligenza toni tenui e delicati quelli che animano la serenità dei ricordi più cari, la tranquillità di un paesaggio silenzioso, lo stesso che riempie l’atmosfera della passeggiata al porto di Rimini. È il silenzio la parola chiave e il filo conduttore che lega i quadri in mostra a Verucchio, scenari di marine mossi solo dal lieve volo di uno stormo di gabbiani. Un’impalpabile gradazione d’azzurro sfuma all’orizzonte e impregna l’aria di un pulviscolo leggero, ma viene rotto dall’esplosione delle tinte floreali che sbocciano sulla tela e generano un trionfo di rose rosse e boccioli violacei.

Queste opere sono la concretizzazione del mondo onirico di Minarini, tra il ricordo e l’emozione, in un panorama dove le presenze divengono sempre più rarefatte lasciando spazio solo alla traduzione dei sentimenti in colore.