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Maurizio Molteni – Tracce Instabili
Le tele di Molteni sembrano catapultarci in un mondo a volte onirico, a volte primordiale con segni ed iconografie quasi primitive, legate al mondo dell’incisione e delle pitture rupestri. Mondi in cui appaiono alcune figure, spaesate e sole, anime abbandonate.
Comunicato stampa
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Spazio Culturale Zerologico ha il piacere di presentare “Tracce Instabili” una mostra personale di Maurizio Molteni. Un viaggio nel mondo affascinante della tradizione, un percorso attraverso i solchi della memoria di un artista che attinge dalla sua formazione per creare nuove suggestioni e sensazioni visive. Molteni si forma nel mondo della moda e del tessile ed è qui che le trame del tessuto intrecciate, la contaminazione fra materiali differenti e gli influssi del modificarsi del gusto di ogni tempo, lasciano le loro tracce.
Tracce che rappresentano il tema cardine della produzione di Molteni. Nelle ultime opere, esposte proprio in occasione di questa mostra presso Zerologico, l’artista ripercorre i sentieri di una memoria legata al territorio che l’ha visto crescere e alle sue suggestioni. Una pittura che, attraverso gesso, cemento, sabbia e colore, diventa paesaggio, richiamo ad una ruralità perduta, ma anche ad un caos legato alle sensazioni ataviche dell'uomo e delle sue origini.
Le tele di Molteni sembrano catapultarci in un mondo a volte onirico, a volte primordiale con segni ed iconografie quasi primitive, legate al mondo dell'incisione e delle pitture rupestri. Mondi in cui appaiono alcune figure che, spaesate e sole, anime abbandonate, si ritrovano a non sapere come uscire da quel mondo, anime che forse in quel mondo amerebbero restare.
Una mostra fatta di riflessioni sulla materia, sulle sue possibili combinazioni sul piano bidimensionale della tela e che, in alcune tele il papier collé richiama le contaminazioni e l'ingresso brutale e pieno di irriverenza della realtà nell'arte dei primi del Novecento.
Tracce che rappresentano il tema cardine della produzione di Molteni. Nelle ultime opere, esposte proprio in occasione di questa mostra presso Zerologico, l’artista ripercorre i sentieri di una memoria legata al territorio che l’ha visto crescere e alle sue suggestioni. Una pittura che, attraverso gesso, cemento, sabbia e colore, diventa paesaggio, richiamo ad una ruralità perduta, ma anche ad un caos legato alle sensazioni ataviche dell'uomo e delle sue origini.
Le tele di Molteni sembrano catapultarci in un mondo a volte onirico, a volte primordiale con segni ed iconografie quasi primitive, legate al mondo dell'incisione e delle pitture rupestri. Mondi in cui appaiono alcune figure che, spaesate e sole, anime abbandonate, si ritrovano a non sapere come uscire da quel mondo, anime che forse in quel mondo amerebbero restare.
Una mostra fatta di riflessioni sulla materia, sulle sue possibili combinazioni sul piano bidimensionale della tela e che, in alcune tele il papier collé richiama le contaminazioni e l'ingresso brutale e pieno di irriverenza della realtà nell'arte dei primi del Novecento.
25
novembre 2008
Maurizio Molteni – Tracce Instabili
Dal 25 novembre al 07 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROLOGICO
Milano, Via Augusto Anfossi, 8, (Milano)
Milano, Via Augusto Anfossi, 8, (Milano)
Orario di apertura
Dal Martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30
Vernissage
25 Novembre 2008, h 18.00
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