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Maurizio Monti – Panta rei
Verificare e scoprire la bellezza sono elementi che determinano l’agire umano. Il pittore Maurizio Monti attraverso una tecnica figurativa raffinata conduce, tra iperrealismo e surrealismo, verso mondi raffinati e sublimi all’interno dei quali ogni singolo dettaglio possa essere rivelato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In collaborazione con la Provincia di Mantova, il percorso del pittore Maurizio Monti si racchiude nella mostra personale “Panta rei”.
Dal modo d’intendere l’arte dal maestro romagnolo tutto scorre in un costante fluire di pensieri, poesie e musicalità.
A cura del critico d’arte Alain Chivilò, una quarantina circa di lavori figurativi, divisi tra iperrealismo e surrealismo, introdurranno il visitatore in canoni di eleganza da scoprire segretamente all’interno di celati dettagli.
Il fiore è sinonimo di bellezza, mentre una figura da scoprire è un gioco intellettuale che Monti pone all’osservatore finale.
Infatti, come indicato da Chivilò all’interno del testo critico: “in ogni singola opera di Monti, ciascuna situazione dipinta possiede e rivela un fattore umano, dal quale ulteriori percezioni si generano in accordo alla preparazione e all’intelletto di colui il quale si pone innanzi all’opera, o alla vita stessa, ampliando conseguentemente i confini. Sorge dunque e si crea spontaneamente la volontà di creare, da parte dell’artista, un’interazione atta a generare ulteriori connessioni neurali.
In questo gioco ereditato dal Surrealismo, non si scopre e non si determina una realtà univoca, bensì un flusso continuo di cromie, forme, luci e vibrazioni irradianti visioni e mondi del tutto lirici.
Assistiamo, come del resto nella vita stessa di Maurizio Monti, a un “tutto scorre” per un eterno divenire della realtà che, regolarmente, si rinnova e si trasforma, poiché nulla può rimanere immutabile rispetto all’attimo antecedente.
Dal modo d’intendere l’arte dal maestro romagnolo tutto scorre in un costante fluire di pensieri, poesie e musicalità.
A cura del critico d’arte Alain Chivilò, una quarantina circa di lavori figurativi, divisi tra iperrealismo e surrealismo, introdurranno il visitatore in canoni di eleganza da scoprire segretamente all’interno di celati dettagli.
Il fiore è sinonimo di bellezza, mentre una figura da scoprire è un gioco intellettuale che Monti pone all’osservatore finale.
Infatti, come indicato da Chivilò all’interno del testo critico: “in ogni singola opera di Monti, ciascuna situazione dipinta possiede e rivela un fattore umano, dal quale ulteriori percezioni si generano in accordo alla preparazione e all’intelletto di colui il quale si pone innanzi all’opera, o alla vita stessa, ampliando conseguentemente i confini. Sorge dunque e si crea spontaneamente la volontà di creare, da parte dell’artista, un’interazione atta a generare ulteriori connessioni neurali.
In questo gioco ereditato dal Surrealismo, non si scopre e non si determina una realtà univoca, bensì un flusso continuo di cromie, forme, luci e vibrazioni irradianti visioni e mondi del tutto lirici.
Assistiamo, come del resto nella vita stessa di Maurizio Monti, a un “tutto scorre” per un eterno divenire della realtà che, regolarmente, si rinnova e si trasforma, poiché nulla può rimanere immutabile rispetto all’attimo antecedente.
06
novembre 2021
Maurizio Monti – Panta rei
Dal 06 novembre 2021 al 09 gennaio 2022
arte contemporanea
Location
CASA DEL MANTEGNA
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Orario di apertura
Da mercoledì alla domenica ore 10 - 13 / 14.30 - 18.30
Aperto: mercoledì 8 Dicembre 2021 – giovedì 6 Gennaio 2022.
Chiuso: 25, 26 Dicembre 2021 – 1 Gennaio 2022
Vernissage
6 Novembre 2021, 17.30
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
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