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Maurizio Pellegrin – Laguna Rossa
L’artista, collezionista onnivoro, dispone una costellazione di oggetti sul muro combinandone alcuni simili tra loro con altri apparentemente diversi in termini di stile, materiale e dimensione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria della RISD ospita l'ultimo lavoro di Maurizio Pellegrin, Laguna
rossa che conclude una trilogia sulla laguna di Venezia iniziata
dall'artista nel 2000 con l¹opera The Water Dream per il Cleveland Center
for Contemporary Art, e La laguna nel magazzino creata per il Magazzino
del
Ferro all¹Arsenale di Venezia, in collaborazione con la Sorbonne di Parigi
e
Ca' Foscari.
Maurizio Pellegrin è nato a Venezia nel 1956. Attualmente, vive tra Venezia
e New York dove è Professor of the MFA program presso la New York
University. E' inoltre Direttore del MA program della New York University
di
Venezia. Pellegrin ha pubblicato più di trenta testi, oltre ad aver tenuto
numerose conferenze presso le maggiori istituzioni nel mondo.
L'artista, collezionista onnivoro, dispone una costellazione di oggetti
sul
muro combinandone alcuni simili tra loro con altri apparentemente diversi
in
termini di stile, materiale e dimensione. Attraverso un processo personale
di catalogazione, compartimentazione e giustapposizione dei diversi elementi
in un'unica cornice geometrica, Pellegrin intride i materiali raccolti
durante i suoi viaggi di significati segreti. Ogni oggetto nella sua
istallazione ha un proprio accento e una propria dialettica: Utilizzo
oggetti che posseggono un'aura. Nel mio lavoro ogni oggetto ha lo stesso
materiale e lo stesso significato. Essi esprimono energia, sentimenti
positivi e sentimenti negativi, ma si rifanno sempre alla memoria umana
(M.P.).
Laguna rossa si articola in tre opere, due a parete ed una a terra: in
tutte
viene impiegato il rosso, colore che simboleggia l¹azione e tutte sono
governate dal numero cinque, numero del movimento.
L¹opera a terra e che presta anche il suo titolo all¹installazione, consiste
in alcuni oggetti di vetro di Murano, canne lavorate a lume, tra cui una
attinia, una anguilla, una lumaca di mare, alcune sfere di filo, ed altro:
diventa il simbolo del luogo con il suo codice temporale e spaziale.
Una gondola di vetro soffiato e battuto a mola poggiata su una parete
dipinta parzialmente di rosso costitiuisce la seconda opera Gondola con
Felze: è l'icona del movimento sulle e delle acque, l¹attraversamento,
l¹azione.
Sulla parete opposta la terza opera Lacrime di Venezia, in cui le masse
vetrose tirate e poi temperate sembrano tradurre dolorosamente la percezione
della profonda violazione della città.
Laguna rossa è un lavoro poetico, silenzioso nella sua denuncia, una sorta
di giardino giapponese e luogo della solitudine dell'artista.
L'opera è un i pretesto per cercare i confini tra soggetto e oggetto perduti
nella struttura visiva a frammenti del nostro saturo quotidiano;si compone
essa stessa di frammenti, ma esercitando una tensione e ridefinendo una
rete
tra gli oggetti che la compongono, delimitando fisicamente il suo essere
luogo del sé e luogo dell¹altro, ristabilisce legami, gerarchie e limiti.
Paradossalmente questi legami vengono poi a loro volta rimessi in
discussione, proprio in quello spazio terzo che si colloca tra evento
e
percezione, quello spazio compreso in una linea sottile sconosciuta e
misteriosa che sempre divide l¹interno e l¹esterno, il giorno e la notte,
la vita e la morte.
rossa che conclude una trilogia sulla laguna di Venezia iniziata
dall'artista nel 2000 con l¹opera The Water Dream per il Cleveland Center
for Contemporary Art, e La laguna nel magazzino creata per il Magazzino
del
Ferro all¹Arsenale di Venezia, in collaborazione con la Sorbonne di Parigi
e
Ca' Foscari.
Maurizio Pellegrin è nato a Venezia nel 1956. Attualmente, vive tra Venezia
e New York dove è Professor of the MFA program presso la New York
University. E' inoltre Direttore del MA program della New York University
di
Venezia. Pellegrin ha pubblicato più di trenta testi, oltre ad aver tenuto
numerose conferenze presso le maggiori istituzioni nel mondo.
L'artista, collezionista onnivoro, dispone una costellazione di oggetti
sul
muro combinandone alcuni simili tra loro con altri apparentemente diversi
in
termini di stile, materiale e dimensione. Attraverso un processo personale
di catalogazione, compartimentazione e giustapposizione dei diversi elementi
in un'unica cornice geometrica, Pellegrin intride i materiali raccolti
durante i suoi viaggi di significati segreti. Ogni oggetto nella sua
istallazione ha un proprio accento e una propria dialettica: Utilizzo
oggetti che posseggono un'aura. Nel mio lavoro ogni oggetto ha lo stesso
materiale e lo stesso significato. Essi esprimono energia, sentimenti
positivi e sentimenti negativi, ma si rifanno sempre alla memoria umana
(M.P.).
Laguna rossa si articola in tre opere, due a parete ed una a terra: in
tutte
viene impiegato il rosso, colore che simboleggia l¹azione e tutte sono
governate dal numero cinque, numero del movimento.
L¹opera a terra e che presta anche il suo titolo all¹installazione, consiste
in alcuni oggetti di vetro di Murano, canne lavorate a lume, tra cui una
attinia, una anguilla, una lumaca di mare, alcune sfere di filo, ed altro:
diventa il simbolo del luogo con il suo codice temporale e spaziale.
Una gondola di vetro soffiato e battuto a mola poggiata su una parete
dipinta parzialmente di rosso costitiuisce la seconda opera Gondola con
Felze: è l'icona del movimento sulle e delle acque, l¹attraversamento,
l¹azione.
Sulla parete opposta la terza opera Lacrime di Venezia, in cui le masse
vetrose tirate e poi temperate sembrano tradurre dolorosamente la percezione
della profonda violazione della città.
Laguna rossa è un lavoro poetico, silenzioso nella sua denuncia, una sorta
di giardino giapponese e luogo della solitudine dell'artista.
L'opera è un i pretesto per cercare i confini tra soggetto e oggetto perduti
nella struttura visiva a frammenti del nostro saturo quotidiano;si compone
essa stessa di frammenti, ma esercitando una tensione e ridefinendo una
rete
tra gli oggetti che la compongono, delimitando fisicamente il suo essere
luogo del sé e luogo dell¹altro, ristabilisce legami, gerarchie e limiti.
Paradossalmente questi legami vengono poi a loro volta rimessi in
discussione, proprio in quello spazio terzo che si colloca tra evento
e
percezione, quello spazio compreso in una linea sottile sconosciuta e
misteriosa che sempre divide l¹interno e l¹esterno, il giorno e la notte,
la vita e la morte.
09
novembre 2004
Maurizio Pellegrin – Laguna Rossa
Dal 09 al 21 novembre 2004
arte contemporanea
Location
RHODE ISLAND SCHOOL OF DESIGN
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Orario di apertura
lunedì- venerdì 9 - 17 ; sabato 15 - 17
Vernissage
9 Novembre 2004, dalle 19.00 alle ore 21.00