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Maurizio Pellegrin – Tutto il rosso del mondo
Maurizio Pellegrin inaugura a Milano una mostra appositamente pensata per gli spazi dello Studio Giangaleazzo Visconti
Comunicato stampa
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In occasione di Start l’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 22 settembre dalle ore 12.00 alle ore 21.00. La galleria sarà aperta anche sabato 23 e domenica 24 settembre dalle ore 12.00 alle 20.00.
“Uso oggetti che hanno un’aura. Nell’opera ogni oggetto mantiene allo stesso tempo un significato materiale ed uno spirituale”
Maurizio Pellegrin inaugura a Milano una mostra appositamente pensata per gli spazi dello Studio Giangaleazzo Visconti.
L’artista organizza costellazioni di oggetti sulla parete, monta con rigore serie di oggetti simili insieme ad altri elementi apparentemente non in relazione dal punto di vista stilistico, dei materiali e della dimensione. Attraverso un processo di catalogazione, affiancando e suddividendo questi elementi diversi all’interno di un codice geometrico, Pellegrin permea di significati segreti il materiale raccolto nei suoi viaggi. L’artista ci accompagna idealmente attraverso un percorso che parte dall’Africa e attraversa la Cina e il Giappone per arrivare a Venezia. Gli aeroplani dell’opera Transito e Scorrimento sono gli oggetti che simbolicamente incarnano la grande metafora del movimento, metafora che fa da filo conduttore a tutte le sue opere.
Libera gli oggetti (aerei lignei, cucchiai di bronzo, imbuti, frustini, piccole sfere di filo) dalla loro funzione materiale, dalla loro energia implicita, dal tempo e dallo spazio e li affianca a collages di fotografie, ritratti di uomini e donne, tavolette del XVIII secolo dipinte che contribuiscono ad evadere la staticità dell’oggetto in un simbolico moto perpetuo.
Gli oggetti sono accuratamente ordinati per dare vita al loro stesso ritmo e portano l’interpretazione del visitatore a cambiare continuamente con il tono dell’opera.
L’avidità è confinata al piacere di pensare, leggere, parlare e soprattutto usare gli occhi. Questa passione per il mondo visibile sottolinea le sue preferenze estetiche e il fascino che subisce dal simbolismo. Tutto è una metafora, una chiave di interpretazione, una forma di un disegno più grande: insieme i suoi frammenti danno vita a un paesaggio del desiderio, e come un viaggiatore, Maurizio Pellegrin porta dai suoi viaggi immagini di una nuova cosmologia di seducente bellezza.
A guidare lo spettatore e ad accompagnare l’artista in questo viaggio è il rosso, il colore della forza, dell’azione, del movimento, della passione e del sentimento.
Maurizio Pellegrin nasce a Venezia nel 1956. Vive e lavora tra Venezia e New York.
E’ docente di Pittura e Critica delle Arti alla New York University, dove è anche Direttore del “Venice Program Master in Art”. E’ docente di Scultura e Fenomenologia delle Arti al TC della Columbia University, New York. Ha tenuto più di 150 mostre personali e 400 mostre di gruppo nei maggiori musei e gallerie private del mondo.
“Uso oggetti che hanno un’aura. Nell’opera ogni oggetto mantiene allo stesso tempo un significato materiale ed uno spirituale”
Maurizio Pellegrin inaugura a Milano una mostra appositamente pensata per gli spazi dello Studio Giangaleazzo Visconti.
L’artista organizza costellazioni di oggetti sulla parete, monta con rigore serie di oggetti simili insieme ad altri elementi apparentemente non in relazione dal punto di vista stilistico, dei materiali e della dimensione. Attraverso un processo di catalogazione, affiancando e suddividendo questi elementi diversi all’interno di un codice geometrico, Pellegrin permea di significati segreti il materiale raccolto nei suoi viaggi. L’artista ci accompagna idealmente attraverso un percorso che parte dall’Africa e attraversa la Cina e il Giappone per arrivare a Venezia. Gli aeroplani dell’opera Transito e Scorrimento sono gli oggetti che simbolicamente incarnano la grande metafora del movimento, metafora che fa da filo conduttore a tutte le sue opere.
Libera gli oggetti (aerei lignei, cucchiai di bronzo, imbuti, frustini, piccole sfere di filo) dalla loro funzione materiale, dalla loro energia implicita, dal tempo e dallo spazio e li affianca a collages di fotografie, ritratti di uomini e donne, tavolette del XVIII secolo dipinte che contribuiscono ad evadere la staticità dell’oggetto in un simbolico moto perpetuo.
Gli oggetti sono accuratamente ordinati per dare vita al loro stesso ritmo e portano l’interpretazione del visitatore a cambiare continuamente con il tono dell’opera.
L’avidità è confinata al piacere di pensare, leggere, parlare e soprattutto usare gli occhi. Questa passione per il mondo visibile sottolinea le sue preferenze estetiche e il fascino che subisce dal simbolismo. Tutto è una metafora, una chiave di interpretazione, una forma di un disegno più grande: insieme i suoi frammenti danno vita a un paesaggio del desiderio, e come un viaggiatore, Maurizio Pellegrin porta dai suoi viaggi immagini di una nuova cosmologia di seducente bellezza.
A guidare lo spettatore e ad accompagnare l’artista in questo viaggio è il rosso, il colore della forza, dell’azione, del movimento, della passione e del sentimento.
Maurizio Pellegrin nasce a Venezia nel 1956. Vive e lavora tra Venezia e New York.
E’ docente di Pittura e Critica delle Arti alla New York University, dove è anche Direttore del “Venice Program Master in Art”. E’ docente di Scultura e Fenomenologia delle Arti al TC della Columbia University, New York. Ha tenuto più di 150 mostre personali e 400 mostre di gruppo nei maggiori musei e gallerie private del mondo.
22
settembre 2006
Maurizio Pellegrin – Tutto il rosso del mondo
Dal 22 settembre 2006 al 15 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO GIANGALEAZZO VISCONTI
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 19
sabato 23 e domenica 24 settembre dalle ore 12.00 alle 20.00
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 12-21
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