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Maurizio Prenna – Falloforia
Maurizio Prenna propone con il suo ultimo lavoro,”Falloforia”, un modo originale di creare opere, utilizzando un linguaggio, della tecnologia digitale: il QR Code, applicazione facilmente scaricabile sullo smartphone.
Comunicato stampa
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Attenzione! Non è come sembra.
Spesso rimaniamo sorpresi da un cambio di prospettiva, ovvero quando nuovi punti di vista contraddicono le nostre convinzioni. Va in crisi il modo di percepire la realtà, affiorano le nostre insicurezze e le nostre certezze vacillano. Improvvisamente tutto ci appare sotto una luce strana e soprattutto veniamo catapultati in nuove visioni che creano una sensazione di disagio mettendo in discussione tutti i nostri precedenti equilibri.
Se le “trasformazioni” attengono a piccole cose, riusciamo a metabolizzare facilmente la nuova realtà ma se tutto ciò riguarda cose più importanti come la condizione esistenziale, i principi culturali o perfino le relazioni interpersonali, allora cambiano i paradigmi e la percezione diventa più difficile …quindi “so’ cazzi”.
Queste sono le osservazioni e gli spunti di riflessione che ci propone Maurizio Prenna con il suo ultimo lavoro ”Falloforia*”, un modo originale di creare opere, utilizzando un linguaggio, della tecnologia digitale: il QR Code (QR sta per Quick Response ovvero risposta rapida), applicazione facilmente scaricabile sullo smartphone.
Creato per vari usi, la sua funzione è quella di accedere velocemente ad un notevole quantità di dati.
Paradossalmente nel caso di “Falloforia”, invece, lo scopo è quello di nascondere le informazioni e nello specifico un'immagine artistica come fosse conservata in uno scrigno segreto perché troppo personale o intima. Si tratta di gouaches che riproducono falli realizzati dall’artista con prorompente ironia.
Il ”nascondere” è certamente la paura di affrontare a viso aperto il mondo circostante e le conseguenti paure e tabù ma è anche la metafora di una realtà diversa che spesso una fruizione superficiale ci restituisce in maniera parziale o in alcuni casi ci nasconde.
La chiave che tiene chiuso il contenuto è lo stesso QRCode che blocca la visione con i suoi colori vivaci, la geometria e un dinamismo compositivo che fanno sembrare l’opera finita nel perimetro del quadro.
*Nel mondo greco classico, le falloforie, dette anche fallagogie, erano processioni solenni in onore di Priapo e Dioniso nelle quali si trasportavano enormi falli di legno, accompagnando il corteo con canti tipici. In Italia e nei territori dominati dai Romani, le processioni con il fallo terminavano con una pioggia di acqua mista a miele e succo d'uva, indirizzata verso i campi, che rappresentava l’eiaculazione del seme origine della vita e quindi propiziava l'abbondanza del raccolto.
Spesso rimaniamo sorpresi da un cambio di prospettiva, ovvero quando nuovi punti di vista contraddicono le nostre convinzioni. Va in crisi il modo di percepire la realtà, affiorano le nostre insicurezze e le nostre certezze vacillano. Improvvisamente tutto ci appare sotto una luce strana e soprattutto veniamo catapultati in nuove visioni che creano una sensazione di disagio mettendo in discussione tutti i nostri precedenti equilibri.
Se le “trasformazioni” attengono a piccole cose, riusciamo a metabolizzare facilmente la nuova realtà ma se tutto ciò riguarda cose più importanti come la condizione esistenziale, i principi culturali o perfino le relazioni interpersonali, allora cambiano i paradigmi e la percezione diventa più difficile …quindi “so’ cazzi”.
Queste sono le osservazioni e gli spunti di riflessione che ci propone Maurizio Prenna con il suo ultimo lavoro ”Falloforia*”, un modo originale di creare opere, utilizzando un linguaggio, della tecnologia digitale: il QR Code (QR sta per Quick Response ovvero risposta rapida), applicazione facilmente scaricabile sullo smartphone.
Creato per vari usi, la sua funzione è quella di accedere velocemente ad un notevole quantità di dati.
Paradossalmente nel caso di “Falloforia”, invece, lo scopo è quello di nascondere le informazioni e nello specifico un'immagine artistica come fosse conservata in uno scrigno segreto perché troppo personale o intima. Si tratta di gouaches che riproducono falli realizzati dall’artista con prorompente ironia.
Il ”nascondere” è certamente la paura di affrontare a viso aperto il mondo circostante e le conseguenti paure e tabù ma è anche la metafora di una realtà diversa che spesso una fruizione superficiale ci restituisce in maniera parziale o in alcuni casi ci nasconde.
La chiave che tiene chiuso il contenuto è lo stesso QRCode che blocca la visione con i suoi colori vivaci, la geometria e un dinamismo compositivo che fanno sembrare l’opera finita nel perimetro del quadro.
*Nel mondo greco classico, le falloforie, dette anche fallagogie, erano processioni solenni in onore di Priapo e Dioniso nelle quali si trasportavano enormi falli di legno, accompagnando il corteo con canti tipici. In Italia e nei territori dominati dai Romani, le processioni con il fallo terminavano con una pioggia di acqua mista a miele e succo d'uva, indirizzata verso i campi, che rappresentava l’eiaculazione del seme origine della vita e quindi propiziava l'abbondanza del raccolto.
18
novembre 2019
Maurizio Prenna – Falloforia
Dal 18 novembre al 20 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
ATELIER PLURALE
Roma, Via Di San Martino Ai Monti, 47, (Roma)
Roma, Via Di San Martino Ai Monti, 47, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-13 e 16-20
Autore