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Mauro C. Bellucci – Kata Forme
La tensione tra pieni e vuoti. L’arte come ulteriore spazio per la meditazione. E ancora: l’indagine su una tecnica che lavora seguendo matrici simili ma mai identiche.
Comunicato stampa
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KATA. DALLA CALLIGRAFIA AL VISUALE: LE FORME DI MAURO BELLUCCI
La tensione tra pieni e vuoti. L’arte come ulteriore spazio per la meditazione. E ancora: l’indagine su una tecnica che lavora seguendo matrici simili ma mai identiche. Dal 12 aprile la galleria Japanese Screens accoglie “KATA – FORME”, nuova personale di Mauro Bellucci.
Occidentale “per sbaglio”, Bellucci è da tempo interprete di un originale percorso meta-culturale. La meditazione come pratica di vita e lo studio approfondito della calligrafia giapponese lo hanno portato a formulare un linguaggio artistico di raffinata e vibrante potenza.
Opere che nascono dall’uso di matrici, escludendo l’intervento diretto dell’artista sulla preziosa carta nepalese usata come supporto. Una filosofia del “fare arte” costruita sul gesto, sul calcolo misurato di angolazioni e pressioni che, ogni volta fatalmente diverse, producono risultati unici.
L’illusione della serialità schiude le porte di una grandiosa profondità concettuale. L’infinitamente piccolo può essere illimitatamente grande; il segno, benché minimo, si fa carica di forti significati. Diventa kata, diventa catalogo di nuove possibili “forme”.
Con Bellucci Japanese Screens apre per la prima volta le proprie porte ad un artista italiano. Ed apre, sempre per la prima volta, ad opere in tre dimensioni: non solo grafica, ma anche i parallelepipedi con cui Bellucci ha tradotto la propria tecnica in oggetti che si appropriano elegantemente dello spazio.
La Galleria Japanese Screens,sita nel cuore di Brera, in Via Marsala, è presente sul mercato da tempo; i proprietari Alessio e Raffaella Nobili, forti di un’esperienza antiquariale maturata nell’ambito familiare, qualche anno fa hanno deciso di ampliare l’attività.
La tensione tra pieni e vuoti. L’arte come ulteriore spazio per la meditazione. E ancora: l’indagine su una tecnica che lavora seguendo matrici simili ma mai identiche. Dal 12 aprile la galleria Japanese Screens accoglie “KATA – FORME”, nuova personale di Mauro Bellucci.
Occidentale “per sbaglio”, Bellucci è da tempo interprete di un originale percorso meta-culturale. La meditazione come pratica di vita e lo studio approfondito della calligrafia giapponese lo hanno portato a formulare un linguaggio artistico di raffinata e vibrante potenza.
Opere che nascono dall’uso di matrici, escludendo l’intervento diretto dell’artista sulla preziosa carta nepalese usata come supporto. Una filosofia del “fare arte” costruita sul gesto, sul calcolo misurato di angolazioni e pressioni che, ogni volta fatalmente diverse, producono risultati unici.
L’illusione della serialità schiude le porte di una grandiosa profondità concettuale. L’infinitamente piccolo può essere illimitatamente grande; il segno, benché minimo, si fa carica di forti significati. Diventa kata, diventa catalogo di nuove possibili “forme”.
Con Bellucci Japanese Screens apre per la prima volta le proprie porte ad un artista italiano. Ed apre, sempre per la prima volta, ad opere in tre dimensioni: non solo grafica, ma anche i parallelepipedi con cui Bellucci ha tradotto la propria tecnica in oggetti che si appropriano elegantemente dello spazio.
La Galleria Japanese Screens,sita nel cuore di Brera, in Via Marsala, è presente sul mercato da tempo; i proprietari Alessio e Raffaella Nobili, forti di un’esperienza antiquariale maturata nell’ambito familiare, qualche anno fa hanno deciso di ampliare l’attività.
12
aprile 2011
Mauro C. Bellucci – Kata Forme
Dal 12 aprile al 07 maggio 2011
arte contemporanea
Location
JAPANESE SCREENS
Milano, Via Marsala, 4, (Milano)
Milano, Via Marsala, 4, (Milano)
Orario di apertura
Lun. 15-19 Martedì-Sabato 11-19
Vernissage
12 Aprile 2011, ore 18
Autore
Curatore