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Mauro Ceolin – googleBattle.03
Ceolin presenta il suo videogioco artistico GoogleBattle
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Symphonia Arte Contemporanea” inaugura mercoledì 11 gennaio 2006 alle ore 18.00 la personale di Mauro Ceolin in mostra fino al 26 febbraio 2006 presso lo Spazio Symphonia in Corso Matteotti, 5.
Mauro Ceolin è un artista multimediale, vive e lavora a Milano. Negli ultimi anni ha collezionato un numero ragguardevole di mostre a livello nazionale e internazionale, sia in gallerie d'arte che in musei. Tra le sue esposizioni più recenti si possono citare “New Found Land” alla Priska C. Juschka Fine Art di New York, "Videogame_landscape" da Fabio Paris Art Gallery di Brescia. Ha partecipato inoltre all'importante collettiva "Bang the Machine” al Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco e a numerosi new media festival come "Piemonte_share_festival_2005" al Palazzo Cavour di Torino oppure il PEAM di Pescara.
Per quanto faccia ampio uso di nuove tecnologie, Mauro Ceolin non ama essere definito un artista digitale. E a ragione. Oggi, e di questo Ceolin ne è fortemente consapevole, non siamo più nell'epoca del digitale, in un certo senso siamo già oltre. Molti studiosi parlano del nostro tempo come di un'era postdigitale. Nell'era digitale, cioè fino a qualche anno fa, gli strumenti informatici erano ristretti in aree limitate della nostra esistenza. Il loro uso era circoscritto per lo più all'ambito lavorativo. Gli artisti che adoperavano strumenti digitali lo facevano con la curiosità e lo stupore che si ha di fronte ad una novità, a qualcosa che non si conosce e di cui non si conoscono le conseguenze.
Oggi le cose stanno cambiando. Gli strumenti informatici pervadono ogni aspetto della nostra vita. Dalla scrivania il digitale ha invaso la realtà. Si parla a questo riguardo di "informatica diffusa", riferendosi al fatto che potenzialmente ogni oggetto potrebbe diventare un elaboratore di dati e informazioni, un disposivo collegato in rete. In questa fase il digitale fa tutt'uno con la nostra vita e, come direbbe il sociologo Mcluhan, funziona come una protesi sensoriale che si aggiunge e trasforma i nostri cinque sensi.
Per Mauro Ceolin, che è fortemente immerso nell'ambiente mediatico contemporaneo, è scontato utilizzare mezzi legati all'universo informatico. Non è una scelta alternativa, un modo per diversificarsi dagli altri. E' un'ovvietà che fa tutt'uno con il suo corredo genetico.
Uno dei suoi mezzi preferiti è il videogioco. Egli in pratica utilizza la forma videogioco come strumento per raccontare la realtà contemporanea, per monitorare quello che succede nel mondo. Esattamente come facevano i pittori realisti dell'ottocento con la pittura, oppure i fotografi e i registi nel novecento con la macchina fotografica o quella da presa.
Nuovi mezzi consentono nuovi tipi di rappresentazione. Se lo stile della pittura, della fotografia e del cinema è narrativo, quello del videogioco è postnarrativo. I Videogiochi non raccontano storie, bensì simulano dinamiche complesse. In questa personale allo Spazio Symphonia, Ceolin presenta il suo videogioco artistico GoogleBattle. Il soggetto dell'opera è l'attuale competizione tra le società high tech per il dominio del settore informatico. Tra queste come è noto, quella che domina il settore è Google, la società che ha creato il noto motore di ricerca di internet e che oggi sta a poco a poco estendendosi su tutte le piattaforme digitali, dal wireless al fenomeno del blog, dalle tecnologie satellitari ai pagamenti online. Contro Google si stanno schierando, multinazionali come Microsoft, Apple, Yahoo e molte altre. Nel videogioco questa situazione - reale - è ricreata attraverso una sorta di battaglia spaziale. Il Giocatore guida Google e deve difendersi dagli attacchi delle altre navicelle. L'esito dello scontro non è scontato, esattamente come nella realtà. Al contrario di altri mezzi espressivi, quello videoludico è aperto, passibile di molteplice interpretazioni. A ciascun giocatore è offerta la possibilità di riscrivere il proprio finale.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack in Foro Bonaparte n. 60 Milano, conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
Mauro Ceolin è un artista multimediale, vive e lavora a Milano. Negli ultimi anni ha collezionato un numero ragguardevole di mostre a livello nazionale e internazionale, sia in gallerie d'arte che in musei. Tra le sue esposizioni più recenti si possono citare “New Found Land” alla Priska C. Juschka Fine Art di New York, "Videogame_landscape" da Fabio Paris Art Gallery di Brescia. Ha partecipato inoltre all'importante collettiva "Bang the Machine” al Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco e a numerosi new media festival come "Piemonte_share_festival_2005" al Palazzo Cavour di Torino oppure il PEAM di Pescara.
Per quanto faccia ampio uso di nuove tecnologie, Mauro Ceolin non ama essere definito un artista digitale. E a ragione. Oggi, e di questo Ceolin ne è fortemente consapevole, non siamo più nell'epoca del digitale, in un certo senso siamo già oltre. Molti studiosi parlano del nostro tempo come di un'era postdigitale. Nell'era digitale, cioè fino a qualche anno fa, gli strumenti informatici erano ristretti in aree limitate della nostra esistenza. Il loro uso era circoscritto per lo più all'ambito lavorativo. Gli artisti che adoperavano strumenti digitali lo facevano con la curiosità e lo stupore che si ha di fronte ad una novità, a qualcosa che non si conosce e di cui non si conoscono le conseguenze.
Oggi le cose stanno cambiando. Gli strumenti informatici pervadono ogni aspetto della nostra vita. Dalla scrivania il digitale ha invaso la realtà. Si parla a questo riguardo di "informatica diffusa", riferendosi al fatto che potenzialmente ogni oggetto potrebbe diventare un elaboratore di dati e informazioni, un disposivo collegato in rete. In questa fase il digitale fa tutt'uno con la nostra vita e, come direbbe il sociologo Mcluhan, funziona come una protesi sensoriale che si aggiunge e trasforma i nostri cinque sensi.
Per Mauro Ceolin, che è fortemente immerso nell'ambiente mediatico contemporaneo, è scontato utilizzare mezzi legati all'universo informatico. Non è una scelta alternativa, un modo per diversificarsi dagli altri. E' un'ovvietà che fa tutt'uno con il suo corredo genetico.
Uno dei suoi mezzi preferiti è il videogioco. Egli in pratica utilizza la forma videogioco come strumento per raccontare la realtà contemporanea, per monitorare quello che succede nel mondo. Esattamente come facevano i pittori realisti dell'ottocento con la pittura, oppure i fotografi e i registi nel novecento con la macchina fotografica o quella da presa.
Nuovi mezzi consentono nuovi tipi di rappresentazione. Se lo stile della pittura, della fotografia e del cinema è narrativo, quello del videogioco è postnarrativo. I Videogiochi non raccontano storie, bensì simulano dinamiche complesse. In questa personale allo Spazio Symphonia, Ceolin presenta il suo videogioco artistico GoogleBattle. Il soggetto dell'opera è l'attuale competizione tra le società high tech per il dominio del settore informatico. Tra queste come è noto, quella che domina il settore è Google, la società che ha creato il noto motore di ricerca di internet e che oggi sta a poco a poco estendendosi su tutte le piattaforme digitali, dal wireless al fenomeno del blog, dalle tecnologie satellitari ai pagamenti online. Contro Google si stanno schierando, multinazionali come Microsoft, Apple, Yahoo e molte altre. Nel videogioco questa situazione - reale - è ricreata attraverso una sorta di battaglia spaziale. Il Giocatore guida Google e deve difendersi dagli attacchi delle altre navicelle. L'esito dello scontro non è scontato, esattamente come nella realtà. Al contrario di altri mezzi espressivi, quello videoludico è aperto, passibile di molteplice interpretazioni. A ciascun giocatore è offerta la possibilità di riscrivere il proprio finale.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack in Foro Bonaparte n. 60 Milano, conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
11
gennaio 2006
Mauro Ceolin – googleBattle.03
Dall'undici gennaio al 26 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
SPAZIO SYMPHONIA
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Vernissage
11 Gennaio 2006, ore 18
Autore
Curatore