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Mauro Cuppone – Heaven can wait
L’artista, con l’ironia feroce ricorrente anche nei suoi lavori precedenti, ispirandosi alla celebre classifica annuale “2019 Power 100” redatta dalla rivista internazionalmente riconosciuta “ArtReview” delle persone più influenti nel mondo dell’arte contemporanea, crea un serpentone di zerbini rossi installati nel cortile del MACRO a partire dall’ingresso: su ognuno di essi sono scritti a caratteri cubitali nomi e cognomi dei 20 personaggi più influenti del mondo dell’arte contemporanea, dal ventesimo al primo: la “Power 20”, appunto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Al MACRO, Museo di Arte Contemporanea di Roma, dopo il passaggio “spettacolare” di un anno fa (con la personale
“The Great Cuppone & the Divine Jack Big Show”), dall’1 all’8 dicembre ritorna Mauro Cuppone con “Heaven can wait”,
nuova installazione site specific nel grande cortile interno del MACRO - nel quadro di “MACRO Asilo”, progetto artistico a
tempo determinato curato da Giorgio de Finis (30 settembre 2018 – 31 dicembre 2019).
L’artista, con l’ironia feroce ricorrente anche nei suoi lavori precedenti, ispirandosi alla celebre classifica annuale ‘2019 Power 100’
redatta dalla rivista internazionalmente riconosciuta “ArtReview” delle persone più influenti nel mondo dell’arte contemporanea, crea
un serpentone di zerbini rossi installati nel cortile del MACRO a partire dall’ingresso: su ognuno di essi sono scritti a caratteri cubitali
nomi e cognomi dei 20 personaggi più influenti del mondo dell’arte contemporanea, dal ventesimo al primo: la “Power 20”, appunto.
Il visitatore comune, anche l’uomo della strada, potranno finalmente “mettere piede” su questo red carpet all’incontrario, su questa
versione bricoleuse della “Walk of Fame” hollywoodiana; solo che invece di un inospitale cemento sconnesso, troveranno le
confortevoli setole dello zerbino, che accoglieranno le legittime impressioni delle loro suole impolverate. Che alla fine dell’installazione,
con la loro pedestre frequentazione, trasformeranno “Power 20” in “Powder 20” (“vanitas vanitatum omnia vanitas”, Ecclesiaste, I:1).
Sempre al MACRO il visitatore potrà anche vedere alcune altre opere dell’artista, già in collezione permanente al celebre
MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz) di Roma, esposte nella ‘Sala Rome’ all’interno della mostra “Ingombri /L’altro
l’altrove”, come Le Pendu, Anarchy in fur e 01101110 01101111 01110100 00100000 01101000 01100101 01110010
01100101, e Death to wear esposta invece nel Bookstore.
Inoltre, il 31 dicembre, ultimo giorno del progetto “MACRO Asilo” di Giorgio de Finis, in occasione della festa di chiusura,
Mauro Cuppone parteciperà con l’installazione video Verso la luce.
MAURO CUPPONE
Combinando vent’anni di esperienze creative trasversali tra Arte, Design e Comunicazione, nel 2008 “rinasce” come artista
visivo; tra le mostre più recenti: Scope Art Basel, Tina B (Praga), Ostrale (Dresda), MACRO Museo di Arte contemporanea di
Roma; in collezione permanente a Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto, MAAM Roma, DIF Museo Diffuso (Formello) e Cittadellarte
- Fondazione Pistoletto (Biella); suoi lavori sono pubblicati su libri, cataloghi e dalle più importanti riviste del settore.
Nato a Mantova (1960), è architetto (IUAV), designer (ha partecipato alla nascita dell’Università del Progetto di Reggio Emilia,
premiato a Nagaoka Design Competition, Toyooka Design Competition), advertiser (Nutella, Corian Du Pont, Mogu, Muji,
Barilla, Bayer, Benetton, quattro volte Art Directors Club Award); Creative Consultant di Inter Nos Agency e Direttore Creativo
di Ultralight Advertising), filmmaker (New York Film Academy, NY); visiting professor presso Ontario College of Art, University of
Toronto, Istituto Europeo di Design di Milano, D.A.M.S. di Torino, European School of Economics.
La sua arte è un melting pot di linguaggi (advertising, design e fotografia digitale) centrati sul valore estetico e concettuale della
contraddizione: cortocircuiti visivi in cui parole e immagini hanno la consistenza degli oggetti. Usa spesso la morte come metafora
estrema (essere e insieme non essere) di una contemporaneità senza tempo: una morte vivente eterna.
“The Great Cuppone & the Divine Jack Big Show”), dall’1 all’8 dicembre ritorna Mauro Cuppone con “Heaven can wait”,
nuova installazione site specific nel grande cortile interno del MACRO - nel quadro di “MACRO Asilo”, progetto artistico a
tempo determinato curato da Giorgio de Finis (30 settembre 2018 – 31 dicembre 2019).
L’artista, con l’ironia feroce ricorrente anche nei suoi lavori precedenti, ispirandosi alla celebre classifica annuale ‘2019 Power 100’
redatta dalla rivista internazionalmente riconosciuta “ArtReview” delle persone più influenti nel mondo dell’arte contemporanea, crea
un serpentone di zerbini rossi installati nel cortile del MACRO a partire dall’ingresso: su ognuno di essi sono scritti a caratteri cubitali
nomi e cognomi dei 20 personaggi più influenti del mondo dell’arte contemporanea, dal ventesimo al primo: la “Power 20”, appunto.
Il visitatore comune, anche l’uomo della strada, potranno finalmente “mettere piede” su questo red carpet all’incontrario, su questa
versione bricoleuse della “Walk of Fame” hollywoodiana; solo che invece di un inospitale cemento sconnesso, troveranno le
confortevoli setole dello zerbino, che accoglieranno le legittime impressioni delle loro suole impolverate. Che alla fine dell’installazione,
con la loro pedestre frequentazione, trasformeranno “Power 20” in “Powder 20” (“vanitas vanitatum omnia vanitas”, Ecclesiaste, I:1).
Sempre al MACRO il visitatore potrà anche vedere alcune altre opere dell’artista, già in collezione permanente al celebre
MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz) di Roma, esposte nella ‘Sala Rome’ all’interno della mostra “Ingombri /L’altro
l’altrove”, come Le Pendu, Anarchy in fur e 01101110 01101111 01110100 00100000 01101000 01100101 01110010
01100101, e Death to wear esposta invece nel Bookstore.
Inoltre, il 31 dicembre, ultimo giorno del progetto “MACRO Asilo” di Giorgio de Finis, in occasione della festa di chiusura,
Mauro Cuppone parteciperà con l’installazione video Verso la luce.
MAURO CUPPONE
Combinando vent’anni di esperienze creative trasversali tra Arte, Design e Comunicazione, nel 2008 “rinasce” come artista
visivo; tra le mostre più recenti: Scope Art Basel, Tina B (Praga), Ostrale (Dresda), MACRO Museo di Arte contemporanea di
Roma; in collezione permanente a Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto, MAAM Roma, DIF Museo Diffuso (Formello) e Cittadellarte
- Fondazione Pistoletto (Biella); suoi lavori sono pubblicati su libri, cataloghi e dalle più importanti riviste del settore.
Nato a Mantova (1960), è architetto (IUAV), designer (ha partecipato alla nascita dell’Università del Progetto di Reggio Emilia,
premiato a Nagaoka Design Competition, Toyooka Design Competition), advertiser (Nutella, Corian Du Pont, Mogu, Muji,
Barilla, Bayer, Benetton, quattro volte Art Directors Club Award); Creative Consultant di Inter Nos Agency e Direttore Creativo
di Ultralight Advertising), filmmaker (New York Film Academy, NY); visiting professor presso Ontario College of Art, University of
Toronto, Istituto Europeo di Design di Milano, D.A.M.S. di Torino, European School of Economics.
La sua arte è un melting pot di linguaggi (advertising, design e fotografia digitale) centrati sul valore estetico e concettuale della
contraddizione: cortocircuiti visivi in cui parole e immagini hanno la consistenza degli oggetti. Usa spesso la morte come metafora
estrema (essere e insieme non essere) di una contemporaneità senza tempo: una morte vivente eterna.
01
dicembre 2019
Mauro Cuppone – Heaven can wait
Dal primo all'otto dicembre 2019
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Orario di apertura
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica 10-20 / sabato 10-22 (lunedì chiuso)
Autore