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Mauro Donati – Lisboa e Roma in 50 sfumature di grigio
Lisboa e Roma, due città bellissime, uniche e diverse, nella specificità che le vicende storiche hanno riservato loro, e tuttavia con elementi di somiglianza dovuti alle comuni radici linguistiche, culturali e religiose.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presso la galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma
Lisboa e Roma in 50 sfumature di grigio
inaugurazione della personale di fotografia di Mauro Donati
giovedì 17 gennaio 2019 ore 18.00
Sotto l’alto patrocinio di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Dr. ANTÓNIO DE ALMEIDA LIMA, il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, Mons. AGOSTINHO DA COSTA BORGES, è lieto di presentare la personale di fotografia di MAURO DONATI, che sarà inaugurata presso la galleria IPSAR giovedì 17 gennaio p.v., alle ore 18.00.
Dal titolo LISBOA E ROMA IN 50 SFUMATURE DI GRIGIO, che richiama le infinite suggestioni luministiche che la fotografia in bianco e nero è capace di offrire, Mauro Donati riesce a catturare la nostra attenzione trasportandoci nel cuore di queste città con immagini che sia per scelta stilistica – l’utilizzo del bianco e nero - che per quella dei luoghi fotografati – vicoli, case, slarghi, per lo più anonimi – si impongono allo sguardo con scabra familiarità.
Lisboa e Roma, due città bellissime, uniche e diverse, nella specificità che le vicende storiche hanno riservato loro, e tuttavia con elementi di somiglianza dovuti alle comuni radici linguistiche, culturali e religiose. Due città le cui straordinarie bellezze sono state declinate fotograficamente in tutti i modi possibili prima dalla fotografia su pellicola e poi da quella digitale.
Gli scatti di Mauro Donati non ci propongono palazzi, chiese, panorami, monumenti, superbi per forme, bellezza e colori, bensì luoghi che non sembrano avere altra attrattiva se non quella di essere testimoni di un trasandato oblio, di una nobiltà non ancora del tutto scolorita, di una disadorna e affettuosa quotidianità.
Immagini del bairro Alfama e del rione Trastevere, luoghi emblematici dell’animus popolare delle due città e tuttavia insidiati dal turismo e dalla gentrificazione che rischiano di consegnarli allo sfruttamento commerciale e di cambiarne il profilo sociale. Lo sguardo del fotografo tuttavia non è nostalgico, non indulge alla rappresentazione della vita di strada per fissare negli scatti una realtà antropologica a rischio di cambiamento. Nelle foto di Mauro Donati, invece, la presenza umana, anche quando si materializza, è quasi sempre accessoria, casuale. Che si tratti di abitanti o di turisti di passaggio, non sono loro i soggetti delle foto: i veri protagonisti di queste immagini sono i vicoli stretti come canyons urbani, le scalinate ripide e misteriose, la luce che sfrigola sull’acciottolato lucido delle stradine e degli slarghi, i portoncini chiusi sulle abitazioni modeste, i muri delle case mortificati nelle loro rughe oltraggiate dai graffiti.
Una grande scrittrice di lingua di língua portoghese, Clarice Lispector, scrisse che “depois de certo tempo cada um é responsàvel pela cara que tem”. Volendo trasferire questa frase ad entità a loro modo vitali come i vecchi quartieri di Roma e Lisboa, possiamo dire che con il tempo questi sono diventati tutt’uno con la loro “cara” ed oggi essi sono la faccia che esibiscono: la loro fisionomia continua a riflettere le rispettive identità profonde senza essere alterata da chi occasionalmente ci vive. E come ogni ritratto che aspiri a restituire la fisionomia del soggetto raffigurato deve affidarsi alle diverse sfumature che tutte insieme riescono ad esprimerne l’anima, così, nelle foto di Mauro, i grigi dei muri, delle case, delle pietre, dei panni stesi, delle cancellate, degli spazi vuoti, sono le tante tessere di quel mosaico luminoso che costituisce l’immagine del cuore antico di Roma e di Lisboa.
GALLERIA DELL'ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT'ANTONIO
via dei Portoghesi n.6 – Roma (centro storico)
fino al 26 gennaio 2019
da lunedì a sabato, ore 18.00 - 20.00
INGRESSO LIBERO
L’autore
MAURO DONATI
Romano, anzi, orgogliosamente monticiano di nascita, Mauro Donati inizia ad occuparsi di fotografia agli inizi degli anni’80 frequentando un circolo fotografico ed affiancando l’apprendimento delle tecniche di ripresa fotografica alla pratica della camera oscura per lo sviluppo e la stampa del bianco e nero. L’interesse per la foto analogica lo ha portato ad occuparsi sempre personalmente dello sviluppo e della stampa delle foto da lui realizzate e che, anche in un’epoca che vede il quasi esclusivo dominio della fotografia digitale, egli continua ad eseguire su pellicola in b/n e a stampare su carta ai sali d’argento. Nei primi anni di attività amatoriale ha partecipato con il proprio circolo fotografico ad esposizioni collettive riportandone riconoscimenti e, successivamente, a titolo individuale, a concorsi nazionali ottenendo nel 1993 il primo premio in un concorso il cui oggetto - “Roma in bianco e nero” - richiedeva la rappresentazione fotografica delle problematiche di questa città.
Possiede un discreto corredo di apparecchi fotografici a pellicola, per il piccolo, per il medio formato e per pellicole piane, che gli consentono di coprire diversi ambiti di soggetti fotografici, anche se i suoi interessi vanno soprattutto alle foto di ambienti urbani e di architetture. In questi anni ha sempre continuato a fotografare per passione arricchendo il proprio archivio di negativi di immagini dei centri storici, di Roma in primo luogo, ma anche di altre città europee come Berlino, Parigi, Praga. Dal 2014 infine, l’interesse per il Portogallo e per la lingua portoghese lo ha portato a dedicarsi a Lisbona la cui specialissima struttura urbana lo ha affascinato al punto di realizzare diverse foto dei quartieri tipici della città. E’ merito esclusivo dell’IPSAR avergli permesso di farne una mostra affiancandole a quelle di Roma in una sorta di ideale gemellaggio fotografico.
Lisboa e Roma in 50 sfumature di grigio
inaugurazione della personale di fotografia di Mauro Donati
giovedì 17 gennaio 2019 ore 18.00
Sotto l’alto patrocinio di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Dr. ANTÓNIO DE ALMEIDA LIMA, il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, Mons. AGOSTINHO DA COSTA BORGES, è lieto di presentare la personale di fotografia di MAURO DONATI, che sarà inaugurata presso la galleria IPSAR giovedì 17 gennaio p.v., alle ore 18.00.
Dal titolo LISBOA E ROMA IN 50 SFUMATURE DI GRIGIO, che richiama le infinite suggestioni luministiche che la fotografia in bianco e nero è capace di offrire, Mauro Donati riesce a catturare la nostra attenzione trasportandoci nel cuore di queste città con immagini che sia per scelta stilistica – l’utilizzo del bianco e nero - che per quella dei luoghi fotografati – vicoli, case, slarghi, per lo più anonimi – si impongono allo sguardo con scabra familiarità.
Lisboa e Roma, due città bellissime, uniche e diverse, nella specificità che le vicende storiche hanno riservato loro, e tuttavia con elementi di somiglianza dovuti alle comuni radici linguistiche, culturali e religiose. Due città le cui straordinarie bellezze sono state declinate fotograficamente in tutti i modi possibili prima dalla fotografia su pellicola e poi da quella digitale.
Gli scatti di Mauro Donati non ci propongono palazzi, chiese, panorami, monumenti, superbi per forme, bellezza e colori, bensì luoghi che non sembrano avere altra attrattiva se non quella di essere testimoni di un trasandato oblio, di una nobiltà non ancora del tutto scolorita, di una disadorna e affettuosa quotidianità.
Immagini del bairro Alfama e del rione Trastevere, luoghi emblematici dell’animus popolare delle due città e tuttavia insidiati dal turismo e dalla gentrificazione che rischiano di consegnarli allo sfruttamento commerciale e di cambiarne il profilo sociale. Lo sguardo del fotografo tuttavia non è nostalgico, non indulge alla rappresentazione della vita di strada per fissare negli scatti una realtà antropologica a rischio di cambiamento. Nelle foto di Mauro Donati, invece, la presenza umana, anche quando si materializza, è quasi sempre accessoria, casuale. Che si tratti di abitanti o di turisti di passaggio, non sono loro i soggetti delle foto: i veri protagonisti di queste immagini sono i vicoli stretti come canyons urbani, le scalinate ripide e misteriose, la luce che sfrigola sull’acciottolato lucido delle stradine e degli slarghi, i portoncini chiusi sulle abitazioni modeste, i muri delle case mortificati nelle loro rughe oltraggiate dai graffiti.
Una grande scrittrice di lingua di língua portoghese, Clarice Lispector, scrisse che “depois de certo tempo cada um é responsàvel pela cara que tem”. Volendo trasferire questa frase ad entità a loro modo vitali come i vecchi quartieri di Roma e Lisboa, possiamo dire che con il tempo questi sono diventati tutt’uno con la loro “cara” ed oggi essi sono la faccia che esibiscono: la loro fisionomia continua a riflettere le rispettive identità profonde senza essere alterata da chi occasionalmente ci vive. E come ogni ritratto che aspiri a restituire la fisionomia del soggetto raffigurato deve affidarsi alle diverse sfumature che tutte insieme riescono ad esprimerne l’anima, così, nelle foto di Mauro, i grigi dei muri, delle case, delle pietre, dei panni stesi, delle cancellate, degli spazi vuoti, sono le tante tessere di quel mosaico luminoso che costituisce l’immagine del cuore antico di Roma e di Lisboa.
GALLERIA DELL'ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT'ANTONIO
via dei Portoghesi n.6 – Roma (centro storico)
fino al 26 gennaio 2019
da lunedì a sabato, ore 18.00 - 20.00
INGRESSO LIBERO
L’autore
MAURO DONATI
Romano, anzi, orgogliosamente monticiano di nascita, Mauro Donati inizia ad occuparsi di fotografia agli inizi degli anni’80 frequentando un circolo fotografico ed affiancando l’apprendimento delle tecniche di ripresa fotografica alla pratica della camera oscura per lo sviluppo e la stampa del bianco e nero. L’interesse per la foto analogica lo ha portato ad occuparsi sempre personalmente dello sviluppo e della stampa delle foto da lui realizzate e che, anche in un’epoca che vede il quasi esclusivo dominio della fotografia digitale, egli continua ad eseguire su pellicola in b/n e a stampare su carta ai sali d’argento. Nei primi anni di attività amatoriale ha partecipato con il proprio circolo fotografico ad esposizioni collettive riportandone riconoscimenti e, successivamente, a titolo individuale, a concorsi nazionali ottenendo nel 1993 il primo premio in un concorso il cui oggetto - “Roma in bianco e nero” - richiedeva la rappresentazione fotografica delle problematiche di questa città.
Possiede un discreto corredo di apparecchi fotografici a pellicola, per il piccolo, per il medio formato e per pellicole piane, che gli consentono di coprire diversi ambiti di soggetti fotografici, anche se i suoi interessi vanno soprattutto alle foto di ambienti urbani e di architetture. In questi anni ha sempre continuato a fotografare per passione arricchendo il proprio archivio di negativi di immagini dei centri storici, di Roma in primo luogo, ma anche di altre città europee come Berlino, Parigi, Praga. Dal 2014 infine, l’interesse per il Portogallo e per la lingua portoghese lo ha portato a dedicarsi a Lisbona la cui specialissima struttura urbana lo ha affascinato al punto di realizzare diverse foto dei quartieri tipici della città. E’ merito esclusivo dell’IPSAR avergli permesso di farne una mostra affiancandole a quelle di Roma in una sorta di ideale gemellaggio fotografico.
17
gennaio 2019
Mauro Donati – Lisboa e Roma in 50 sfumature di grigio
Dal 17 al 26 gennaio 2019
fotografia
Location
IPSAR – ISTITUTO DI SANT’ANTONIO DEI PORTOGHESI
Roma, Via Dei Portoghesi, 6, (Roma)
Roma, Via Dei Portoghesi, 6, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 18 - 20
Vernissage
17 Gennaio 2019, ore 18.00
Autore
Curatore