Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mauro Fragorzi – PercorsiEmotivi
Nelle immagini ritornano corpi essenziali e alieni, senza sesso, figure umanoidi chiare e spesso indeterminate che sembrano trovare la loro strada liberandosi da fondali bituminosi. Luci parche, ma decise, suggeriscono direzioni mutevoli; pochissimi colori, dosati con accuratezza, si fondono con la simbologia delle forme, potenziandone il significato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
C’è bisogno di un motivo, o un momento, “giusto” per comunicare attraverso una mostra? Mauro Fragorzi risponde a modo suo, con questa personale alla Biblioteca Oriani, portando oltre cinquanta opere, tra pitture e sculture, nate come pura esigenza espressiva, frutto di emozioni ed esperienze vissute.
Nelle immagini ritornano corpi essenziali e alieni, senza sesso, figure umanoidi chiare e spesso indeterminate che sembrano trovare la loro strada liberandosi da fondali bituminosi. Luci parche, ma decise, suggeriscono direzioni mutevoli; pochissimi colori, dosati con accuratezza, si fondono con la simbologia delle forme, potenziandone il significato.
“Ogni lavoro - spiega Fragorzi - è l’esito di un Percorso: non racconta una storia, ma ferma un attimo preciso, racchiudendo la forza di chi non si arrende, combatte il dolore o crede nel valore delle proprie idee. Un’unica voce vince, ed è quella che viene da dentro. Pur non ritraendo la gioia, ogni opera racchiude una parte di felicità, perché io sono un entusiasta, uno che salta e abbraccia le persone che ama, e così nella vita come nei quadri, la speranza e la positività sono sempre presenti, anche se ci chiedono di andarle a cercare”.
Ogni opera, infatti, vuole essere uno specchio in cui il protagonista é l’osservatore stesso: dietro alle figure senza volto ci siamo noi, con un velo che ci maschera e rende simili nella forma, appianando le nostre fisionomie ed espressioni, quelle che nascondiamo agli altri ma viviamo nel profondo:
“Almeno nei quadri, voglio che viva la mia ferma convinzione che siamo tutti terribilmente diversi, ma viviamo e veniamo dalla stessa fonte”.
Mauro Fragorzi (Ravenna, 1977) frequenta l'Istituto d'Arte per il Mosaico, per poi passare all'Accademia di Belle Arti.
Lavora come agente pubblicitario per Publimedia Italia, ma non ha mai smesso di dipingere, e ha scelto di vivere a Ravenna, felice e orgoglioso per la storia e il potenziale della propria città d’origine.
Nelle immagini ritornano corpi essenziali e alieni, senza sesso, figure umanoidi chiare e spesso indeterminate che sembrano trovare la loro strada liberandosi da fondali bituminosi. Luci parche, ma decise, suggeriscono direzioni mutevoli; pochissimi colori, dosati con accuratezza, si fondono con la simbologia delle forme, potenziandone il significato.
“Ogni lavoro - spiega Fragorzi - è l’esito di un Percorso: non racconta una storia, ma ferma un attimo preciso, racchiudendo la forza di chi non si arrende, combatte il dolore o crede nel valore delle proprie idee. Un’unica voce vince, ed è quella che viene da dentro. Pur non ritraendo la gioia, ogni opera racchiude una parte di felicità, perché io sono un entusiasta, uno che salta e abbraccia le persone che ama, e così nella vita come nei quadri, la speranza e la positività sono sempre presenti, anche se ci chiedono di andarle a cercare”.
Ogni opera, infatti, vuole essere uno specchio in cui il protagonista é l’osservatore stesso: dietro alle figure senza volto ci siamo noi, con un velo che ci maschera e rende simili nella forma, appianando le nostre fisionomie ed espressioni, quelle che nascondiamo agli altri ma viviamo nel profondo:
“Almeno nei quadri, voglio che viva la mia ferma convinzione che siamo tutti terribilmente diversi, ma viviamo e veniamo dalla stessa fonte”.
Mauro Fragorzi (Ravenna, 1977) frequenta l'Istituto d'Arte per il Mosaico, per poi passare all'Accademia di Belle Arti.
Lavora come agente pubblicitario per Publimedia Italia, ma non ha mai smesso di dipingere, e ha scelto di vivere a Ravenna, felice e orgoglioso per la storia e il potenziale della propria città d’origine.
21
novembre 2015
Mauro Fragorzi – PercorsiEmotivi
Dal 21 novembre al 05 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE CASA DI ORIANI
Ravenna, Via Corrado Ricci, 26, (Ravenna)
Ravenna, Via Corrado Ricci, 26, (Ravenna)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30/ 15.00 - 18.30. Sabato 9.00 - 12.30
Vernissage
21 Novembre 2015, ore 18.30
Autore