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Mauro Mazzali – Sub Lucem. Prima che l’alba accenda i colori
La mostra ripercorre le tappe più significative dell’attività artistica dello scultore attraverso una trentina di opere in bronzo, legno, terracotta, gesso e gomma siliconica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 22 giugno al 16 settembre 2018, il Museo e l’Oratorio di Santa Maria della Vita
ospitano la mostra Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori, dedicata allo scultore
bolognese Mauro Mazzali.
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella
Città, l’esposizione, curata da Graziano Campanini, ripercorre le tappe più significative
dell’attività artistica dello scultore attraverso una trentina di opere in bronzo, legno,
terracotta, gesso e gomma siliconica.
Mauro Mazzali, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, scultore di alta
qualità espressiva, è in grado di plasmare con varie tecniche figure vivide e vive.
In mostra sono presenti busti in terracotta, in gesso, angeli in bronzo espressione di
sensualità. Le ultime opere, bassorilievi di grandi dimensioni realizzati utilizzando materiali
plastici etereogenei, fanno emergere le problematiche che la natura contemporanea deve
fronteggiare aggredita dal cambiamento del clima, dalle guerre e dall’inquinamento prodotto
dai rifiuti dell’uomo. La padronanza di tecniche così diverse (gomma, bronzo, terracotta,
gesso, legno..) permettono all’artista di raccontare con un linguaggio carico di emotività la
realtà che ci caratterizza, ovvero stigmatizzata dai nostri rifiuti.
Una delle opere più significative presenti in mostra è un busto in gesso tratto da una
fotografia storica raffigurante il compositore Gioacchino Rossini (che guarda negli occhi un
altro da sé, copia derivata dal calco): un tentativo per porre rimedio al grosso equivoco
ingenerato dai giovani Bolognesi nel 1848. L’accusa di antipatriottismo provocò il
trasferimento di Rossini prima a Firenze e poi a Parigi, da dove non fece ritorno.
I lavori di Mazzali sono presenti su tutto il territorio metropolitano e nazionale con una
ricca produzione di opere di carattere sacro realizzate in bronzo: a Bologna nelle Chiese di San
Gregorio e Siro, San Procolo e Santa Teresa; nella Provincia di Modena e nella Chiesa di
Sestola e Castelfranco Emilia; A San Pietro in Casale e alle Budrie in provincia di Bologna.
Per la Colleggiata di Cento ha realizzato la fontana di San Michele Arcangelo e lo
stemma papale per la Sala Stampa del Vaticano. Solo per citarne alcuni.
Ha realizzato una vasta sezione di opere dedicate alla nostra complessa civiltà, sculture
più moderne e innovative in gomma siliconica, la cui poetica porta a una riflessione
sull’ambiente e sull’ecosistema.
I suoi lavori, nati dall’attento studio del Rinascimento, del Barocco e del Neoclassicismo
italiano, sono legati a un mondo reale e concreto, ma allo stesso tempo dietro queste opere
esiste un mondo misterioso ed affascinante, onirico e ironico, pieno di sentimento e di cuore.
Tutti questi elementi, che variamente mescolati compongono una perfetta sintesi del suo
lavoro, in occasione della mostra “Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori” entrano in
dialogo e si confrontano con le opere di Niccolò dell’Arca e di Alfonso Lombardi, custodite
all’interno del Complesso Monumentale.
Giovedì 21 giugno alle ore 18, nel corso dell’inaugurazione della mostra e nel giorno
della Festa della Musica, si terrà un concerto per arpa e soprano con particolare dedica alle
musiche rossiniane.
Il catalogo della mostra verrà presentato in anteprima nel mese di luglio in Santa Maria
della Vita.
ospitano la mostra Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori, dedicata allo scultore
bolognese Mauro Mazzali.
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella
Città, l’esposizione, curata da Graziano Campanini, ripercorre le tappe più significative
dell’attività artistica dello scultore attraverso una trentina di opere in bronzo, legno,
terracotta, gesso e gomma siliconica.
Mauro Mazzali, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, scultore di alta
qualità espressiva, è in grado di plasmare con varie tecniche figure vivide e vive.
In mostra sono presenti busti in terracotta, in gesso, angeli in bronzo espressione di
sensualità. Le ultime opere, bassorilievi di grandi dimensioni realizzati utilizzando materiali
plastici etereogenei, fanno emergere le problematiche che la natura contemporanea deve
fronteggiare aggredita dal cambiamento del clima, dalle guerre e dall’inquinamento prodotto
dai rifiuti dell’uomo. La padronanza di tecniche così diverse (gomma, bronzo, terracotta,
gesso, legno..) permettono all’artista di raccontare con un linguaggio carico di emotività la
realtà che ci caratterizza, ovvero stigmatizzata dai nostri rifiuti.
Una delle opere più significative presenti in mostra è un busto in gesso tratto da una
fotografia storica raffigurante il compositore Gioacchino Rossini (che guarda negli occhi un
altro da sé, copia derivata dal calco): un tentativo per porre rimedio al grosso equivoco
ingenerato dai giovani Bolognesi nel 1848. L’accusa di antipatriottismo provocò il
trasferimento di Rossini prima a Firenze e poi a Parigi, da dove non fece ritorno.
I lavori di Mazzali sono presenti su tutto il territorio metropolitano e nazionale con una
ricca produzione di opere di carattere sacro realizzate in bronzo: a Bologna nelle Chiese di San
Gregorio e Siro, San Procolo e Santa Teresa; nella Provincia di Modena e nella Chiesa di
Sestola e Castelfranco Emilia; A San Pietro in Casale e alle Budrie in provincia di Bologna.
Per la Colleggiata di Cento ha realizzato la fontana di San Michele Arcangelo e lo
stemma papale per la Sala Stampa del Vaticano. Solo per citarne alcuni.
Ha realizzato una vasta sezione di opere dedicate alla nostra complessa civiltà, sculture
più moderne e innovative in gomma siliconica, la cui poetica porta a una riflessione
sull’ambiente e sull’ecosistema.
I suoi lavori, nati dall’attento studio del Rinascimento, del Barocco e del Neoclassicismo
italiano, sono legati a un mondo reale e concreto, ma allo stesso tempo dietro queste opere
esiste un mondo misterioso ed affascinante, onirico e ironico, pieno di sentimento e di cuore.
Tutti questi elementi, che variamente mescolati compongono una perfetta sintesi del suo
lavoro, in occasione della mostra “Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori” entrano in
dialogo e si confrontano con le opere di Niccolò dell’Arca e di Alfonso Lombardi, custodite
all’interno del Complesso Monumentale.
Giovedì 21 giugno alle ore 18, nel corso dell’inaugurazione della mostra e nel giorno
della Festa della Musica, si terrà un concerto per arpa e soprano con particolare dedica alle
musiche rossiniane.
Il catalogo della mostra verrà presentato in anteprima nel mese di luglio in Santa Maria
della Vita.
21
giugno 2018
Mauro Mazzali – Sub Lucem. Prima che l’alba accenda i colori
Dal 21 giugno al 16 settembre 2018
arte contemporanea
Location
ORATORIO DI SANTA MARIA DELLA VITA – MUSEO DELLA SANITA’ E DELL’ASSISTENZA
Bologna, Via Clavature, 8, (Bologna)
Bologna, Via Clavature, 8, (Bologna)
Biglietti
Intero - ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio € 6
Ridotto - ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio€ 4
scuole; gruppi di min.15 persone; possessori di un biglietto di un’altra sede Genus Bononiae;
convenzioni (Tper; Coop; Alitalia; Dante Alighieri); giovani dai 6 ai 18 anni; possessori Card Musei
Metropolitani; possessori Bologna Welcome Card; possessori tessera FAI; giornalisti con regolare
tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti)
Gratuito
Orario di apertura
Lunedi chiuso
Da martedì a domenica 10.00 – 19.00
la biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
21 Giugno 2018, h 18
Sito web
www.genusbononiae.it
Autore
Curatore