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Mauro Molle – Vittoriana
Partendo da cinque letture – Alice nel Paese delle Meraviglie, Moby Dick, Frankenstein, Il Corvo e Dracula, Mauro Molle ha realizzato 71 opere grafiche a monotipo, che raccontano e illustrano il suo personale punto di vista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Partendo da cinque letture - Alice nel Paese delle Meraviglie, Moby Dick, Frankenstein, Il Corvo e Dracula, Mauro Molle ha realizzato 71 opere grafiche a monotipo, che raccontano e illustrano il suo personale punto di vista.
Le opere mettono in luce le evidenti suggestioni provocate nell’artista, mentre accompagnano lo spettatore
all’interno di ambientazioni fantastiche, alla ricerca di un privatissimo punto di contatto con i diversi protagonisti
di quelle storie divenute negli anni, e nell’immaginario collettivo, iconografie di culto.
“Riconsiderare l’immagine di personaggi astratti dall’universo di antichi romanzi – scrive la curatrice Romina
Guidelli - significa rielaborare forme impresse nei ricordi dell’infanzia che, in maniera più o meno conscia,
ne hanno costituito il progresso, e a quello stesso progresso hanno partecipato attraverso la continua
elaborazione dei significati acquisiti. La scelta di reinterpretare soggetti conosciuti in un tempo passato,
accade come in qualsiasi processo di selezione naturale: per analogia o dubbio irrisolto. Relazione che
s’avverte senza mai dichiararsi, mossa dal desiderio di proiettarsi in una condizione assoluta: al limite del
vero o del possibile, per affinità elettiva … I personaggi sulle carte di Molle, allora, appaiono come eroi che
ci guardano, dopo essere stati a lungo guardati. Miti proiettati nella sfera del reale: vivi e vitali. Presenti.
Indiscutibilmente nati, sensibili al tempo, ma immortali”.
Oltre ai 71 lavori su carta saranno esposte cinque tele “composte”, importanti esempi della sua serie delle
Decostruzioni, ispirate alle novelle: Actor, dedicata a Il Corvo; Atterraggio, per Alice; Broken, è Frankenstein;
Il bacio, ispirato a Dracula e Vertigo per il capitano Achab di Moby Dick. Questi cinque lavori, in tecnica
mista su tela, gli unici presenti in mostra, rappresentano il personale omaggio di Molle alle opere letterarie
e segnano il momento di una totale condivisione con esse. Come scrive Romina Guidelli:“ Le Decostruzioni
che intervengono anche nei monotipi, prese dalla ricerca pittorica di Mauro Molle, sono la parte ludica che
reclama il suo posto: accrescono il dubbio mentre si affermano come nuovi strumenti d’interpretazione.
Le Decostruzioni sono l’artificio che avvicina la condizione magica del romanzo al reale. Sono pelle che
s’attacca alla più vivida fantasia e la rende tattile”.
Le opere mettono in luce le evidenti suggestioni provocate nell’artista, mentre accompagnano lo spettatore
all’interno di ambientazioni fantastiche, alla ricerca di un privatissimo punto di contatto con i diversi protagonisti
di quelle storie divenute negli anni, e nell’immaginario collettivo, iconografie di culto.
“Riconsiderare l’immagine di personaggi astratti dall’universo di antichi romanzi – scrive la curatrice Romina
Guidelli - significa rielaborare forme impresse nei ricordi dell’infanzia che, in maniera più o meno conscia,
ne hanno costituito il progresso, e a quello stesso progresso hanno partecipato attraverso la continua
elaborazione dei significati acquisiti. La scelta di reinterpretare soggetti conosciuti in un tempo passato,
accade come in qualsiasi processo di selezione naturale: per analogia o dubbio irrisolto. Relazione che
s’avverte senza mai dichiararsi, mossa dal desiderio di proiettarsi in una condizione assoluta: al limite del
vero o del possibile, per affinità elettiva … I personaggi sulle carte di Molle, allora, appaiono come eroi che
ci guardano, dopo essere stati a lungo guardati. Miti proiettati nella sfera del reale: vivi e vitali. Presenti.
Indiscutibilmente nati, sensibili al tempo, ma immortali”.
Oltre ai 71 lavori su carta saranno esposte cinque tele “composte”, importanti esempi della sua serie delle
Decostruzioni, ispirate alle novelle: Actor, dedicata a Il Corvo; Atterraggio, per Alice; Broken, è Frankenstein;
Il bacio, ispirato a Dracula e Vertigo per il capitano Achab di Moby Dick. Questi cinque lavori, in tecnica
mista su tela, gli unici presenti in mostra, rappresentano il personale omaggio di Molle alle opere letterarie
e segnano il momento di una totale condivisione con esse. Come scrive Romina Guidelli:“ Le Decostruzioni
che intervengono anche nei monotipi, prese dalla ricerca pittorica di Mauro Molle, sono la parte ludica che
reclama il suo posto: accrescono il dubbio mentre si affermano come nuovi strumenti d’interpretazione.
Le Decostruzioni sono l’artificio che avvicina la condizione magica del romanzo al reale. Sono pelle che
s’attacca alla più vivida fantasia e la rende tattile”.
26
febbraio 2016
Mauro Molle – Vittoriana
Dal 26 febbraio al 18 marzo 2016
arte contemporanea
Location
PHILOBIBLON
Roma, Via Antonio Bertoloni, 45, (Roma)
Roma, Via Antonio Bertoloni, 45, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 15-18. sabato solo su appuntamento
Vernissage
26 Febbraio 2016, ore 18
Autore
Curatore