Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mauro Tippolotti – Cercare l’Assoluto
Mauro Tippolotti, nei suoi spregiudicati cromatismi naviga incessantemente tra sogno e realtà, tra trascendenza ed immanenza riflettendo senza veli ciò che rimane quando cade la muraglia impalpabile che vive tra concretezza e mondo ideale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mauro Tippolotti… …ab…solutus… …verso l’infinità
a cura di Guido Buffoni
E’ lecito se pur non usuale, che un artista, nell’età contemporanea martellata da mille insistenze, sia proiettato verso una meta di elevatissimo valore teoretico: l’Assoluto.
L’avvicinarsi o solamente il tendere verso l’idea di un possibile universo speculativo in cui tutto “sia compiuto con desiderabile perfezione”, attraverso un’azione artistica sia pure di valore, rappresenta di per sé una meta d’insuperabile fascino e di altrettanto stupore.
Infatti nella pratica quotidiana, spesso si tende a considerare l’arte non come l’essenza di un’idea monolitica ed incorruttibile, ma piuttosto come un areale conoscitivo in cui l’essere e il divenire si fondono costantemente con una sorta di veemenza sincretica e affrancata da ogni possibile staticità ed immobilismo.
Per Mauro Tippolotti, no! Per lui l’atto creativo anche nel suo profondo valore di provvisorietà, tende ad altro. Si realizza nella volontà di un gesto “compiuto in sé (e per sé)” senza la necessità di “dipendere”, di avere connessioni relazionali con una qualunque forma pregressa, sottraendosi così alle urgenze di un divenire inevitabilmente connesso alla manifestazione di impurezza e di imperfezione.
Una concezione filosofica questa, nella quale gioca un ruolo imprescindibile il profondo spiritualismo che è proprio dell’animosità di un uomo-artista tenace e determinato, sempre abile nell’individuare con precisione la rotta su cui muoversi ed il porto in cui attraccare.
E’ in questa visione che si realizza tutto il valore della sua pittura. Nell’idea che solo avvicinandosi al senso di un ab…sulutus, sia il modo giusto per rendere lode a quella forza automotrice dell’anima, fulcro di ogni reale vitalità e catalizzatrice dell’eterno sogno di tingere di colori forti l’unione di una natura pregna d’intelligenza e materia con le vette più elevate ed incontaminate della spiritualità.
Mauro Tippolotti, nei suoi spregiudicati cromatismi naviga incessantemente tra sogno e realtà, tra trascendenza ed immanenza riflettendo senza veli ciò che rimane quando cade la muraglia impalpabile che vive tra concretezza e mondo ideale, cedendo spazio a realizzazioni fantastiche sicuramente nettate dall’imperfezione di un effimero “divenire”, per un “assoluto compimento” verso l’infinità, dove tutto coincide a dispetto di ogni molteplicità.
a cura di Guido Buffoni
E’ lecito se pur non usuale, che un artista, nell’età contemporanea martellata da mille insistenze, sia proiettato verso una meta di elevatissimo valore teoretico: l’Assoluto.
L’avvicinarsi o solamente il tendere verso l’idea di un possibile universo speculativo in cui tutto “sia compiuto con desiderabile perfezione”, attraverso un’azione artistica sia pure di valore, rappresenta di per sé una meta d’insuperabile fascino e di altrettanto stupore.
Infatti nella pratica quotidiana, spesso si tende a considerare l’arte non come l’essenza di un’idea monolitica ed incorruttibile, ma piuttosto come un areale conoscitivo in cui l’essere e il divenire si fondono costantemente con una sorta di veemenza sincretica e affrancata da ogni possibile staticità ed immobilismo.
Per Mauro Tippolotti, no! Per lui l’atto creativo anche nel suo profondo valore di provvisorietà, tende ad altro. Si realizza nella volontà di un gesto “compiuto in sé (e per sé)” senza la necessità di “dipendere”, di avere connessioni relazionali con una qualunque forma pregressa, sottraendosi così alle urgenze di un divenire inevitabilmente connesso alla manifestazione di impurezza e di imperfezione.
Una concezione filosofica questa, nella quale gioca un ruolo imprescindibile il profondo spiritualismo che è proprio dell’animosità di un uomo-artista tenace e determinato, sempre abile nell’individuare con precisione la rotta su cui muoversi ed il porto in cui attraccare.
E’ in questa visione che si realizza tutto il valore della sua pittura. Nell’idea che solo avvicinandosi al senso di un ab…sulutus, sia il modo giusto per rendere lode a quella forza automotrice dell’anima, fulcro di ogni reale vitalità e catalizzatrice dell’eterno sogno di tingere di colori forti l’unione di una natura pregna d’intelligenza e materia con le vette più elevate ed incontaminate della spiritualità.
Mauro Tippolotti, nei suoi spregiudicati cromatismi naviga incessantemente tra sogno e realtà, tra trascendenza ed immanenza riflettendo senza veli ciò che rimane quando cade la muraglia impalpabile che vive tra concretezza e mondo ideale, cedendo spazio a realizzazioni fantastiche sicuramente nettate dall’imperfezione di un effimero “divenire”, per un “assoluto compimento” verso l’infinità, dove tutto coincide a dispetto di ogni molteplicità.
04
giugno 2016
Mauro Tippolotti – Cercare l’Assoluto
Dal 04 al 16 giugno 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO 121
Perugia, Via Armando Fedeli, 121, (Perugia)
Perugia, Via Armando Fedeli, 121, (Perugia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 16 - 19
Vernissage
4 Giugno 2016, ore 17,30
Autore
Curatore