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Max Klinger
L’Opus XII raccoglie 37 tavole (18 saranno visibili a Legnano) e rappresenta l’omaggio di Klinger a Johannes Brahms
Comunicato stampa
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L'Opus XII raccoglie 37 tavole (18 saranno visibili a Legnano) e rappresenta l’omaggio di Klinger a Johannes Brahms
Continuano le iniziative d’arte organizzate nella sua sede legnanese dalla Banca di Legnano. Dopo l’ultimo episodio dedicato all’opera grafica di Bergolli, tocca questa volta – dall’10 aprile al 23 giugno - a Max Klinger e a una delle sue produzioni più ricche e complete sul piano artistico: l'Opus XII.
L’Opus XII, conosciuta come Brahmsphantasie (Fantasie su Brahms) è un omaggio al compositore Johannes Brahms (1833 - 1897), musicista profondamente amato da Klinger sensibile pianista che, durante le pause del lavoro nell'atelier trovava motivo e ispirazione tra i tasti dello strumento, e a Friederich Hölderlin (1770 - 1843) il poeta che "canta le bellezze della natura e la grandezza dell'uomo con un sentimento che fonde il culto della poesia e dei miti ellenici con le nuove tendenze romantiche".
Questa mostra è collegata con l’altro grande appuntamento d’arte allestito nello stesso periodo a Legnano, in Palazzo Leone da Perego: la più ampia rassegna dedicata in Italia all’opera grafica di Käthe Kollwitz. Fu proprio la Kollwitz che, in occasione delle esequie di Klinger, lo onorò come uno dei più grandi artisti tedeschi del suo tempo; d’altronde fu ammirando una sua cartella incisoria che ella decise di dedicarsi all’arte grafica.
Il Brahmsphantasie è composto da 37 tavole, 26 con il testo musicale, diviso in due parti ciascuna delle quali è preceduta da un’incisione che serve come preludio (precisamente i fogli Accordi ed Evocazione).
In questa mostra, a cura di Flavio Arensi e Francesco Garrone, vengono esposti – per la prima volta in Italia - 18 fogli incisi, 16 dei quali firmati e datati, molti numerati, tutti in prova di stampa di rara reperibilità, impressi su Japon Imperiale di grande formato, mm 612x443, raccolti in una cartella dell'epoca eseguita per l'occasione nel 1912 e firmata da Heinrich Stinnes di Colonia (1867 - 1932), noto collezionista che aveva la peculiarità di raccogliere le prove di stampa incise di molti dei grandi maestri dell'arte moderna.
Il catalogo, con testi di Flavio Arensi e Francesco Garrone, è pubblicato da Silvana editoriale.
L’iniziativa, organizzata dalla Banca di Legnano, in collaborazione con Palazzo Leone da Perego di Legnano, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Legnano e del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania di Milano.
Max Klinger. Note biografiche
Pittore, scultore, incisore, decoratore e sensibile pianista, nasce a Lipsia il 12 febbraio del 1857.
Il suo apprendistato artistico ha inizio nel 1874, presso l'Accademia di Karlsruhe, sotto la direzione di Karl Gussow, all'epoca frequentata anche dallo svizzero Ferdinand Hodler e da Max Slevogt. Nel 1875 si trasferisce all'Accademia di Berlino. Il 1878 è l'anno in cui espone Aggressione alle mura e i disegni preparatori per Parafrasi sul ritrovamento di un guanto, Opus VI, il ciclo capolavoro che verrà pubblicato, in prima edizione, nel 1881 a Berlino. Nel 1879 è a Bruxelles per studiare con Emil Charles Wauters; qui pubblica i primi due cicli di incisioni, gli otto Radierte Skizzen (Schizzi incisi) e Rettung Ovidischer opfer (Salvataggio delle vittime di Ovidio) edito nella prima edizione in 25 esemplari da Amsler & Ruthard e dedicato a Robert Schumann. Pubblica a Berlino e Monaco, nel 1880, la prima edizione dei sei fogli dell'Opus III Eva e il Futuro immagini di grande impatto emotivo che indicano il pensiero che Klinger ha del destino dell'uomo, nel 1881 i dodici fogli degli Intermezzi l'Opus IV, circa in quei due anni appare l'opera in volume Amor und Psiche l'Opus V e Quattrro paesaggi Opus VII. Nel 1883 gli viene data la prima importante commissione: la decorazione della villa Albers a Steglitz, nei pressi di Berlino. Ein Leben (Una vita) Opus VIII, viene pubblicata nel 1884: è una serie di 15 fogli ispirati al romanzo di vita di Albertine dell'amico Christian Krohg scrittore norvegese, sempre in quel periodo, 1883 la prima edizione, appare l'Opus IX, Dramen, 10 fogli sulla tragicità degli eventi nella vita quotidiana e sociale. Successivamente soggiorna a Parigi nella quale ha modo di ammirare l'arte di Puvis de Chavannes e di approfondire il messaggio di Goya. Dipinge nel 1887, il Giudizio di Paride e pubblica i dieci fogli di Eine Liebe (Un amore), l'Opus X, In quell'anno incontra Arnold Böcklin grande simbolista romantico, ispirato alla filosofia di Schopenhauer e di Nietzsche, con lui soggiorna in Italia tra il 1888 e il 1893, prima a Firenze poi a Roma, alla ricerca della grande arte classica e rinascimentale. Di ritorno in Germania si stabilisce definitivamente a Lipsia, sua città natale, divenendone professore di grafica e incisione nella locale Accademia. Pubblica nel 1889 le dieci incisione dell'Opus XI, Vom Tode erster teil (Della Morte. Prima parte). Dipinge nel 1890 La crocifissione di Cristo e Cristo sull'Olimpo nel 1897. Pittura e disegno è il saggio che pubblica nel 1891 dove teorizza la separazione formale tra le due tecniche d'espressione, l'arte del bianco e nero e il colore. Esegue le due famose sculture La nuova Salomè (1893) e Cassandra (1895), i busti dei musicisti Liszt, Brahms, Strauss, Wagner e il monumento a Beethoven, terminato nel 1902, considerato la sua opera più celebre e esposta in quell'anno alla secessione viennese assieme al fregio omonimo di Gustav Klimt. Nel 1894 pubblica il Brahmsphantasie, Opus XII, ciclo di 37 tavole, alcune con il testo musicale, il grande omaggio per l' amato musicista e ispirati alla poesia di F. Hölderlin. Tra il 1898 e il 1904 pubblica il ciclo Opus XIII, Vom Tode zweiter teil (Della Morte. Parte seconda). Nel 1906 realizza con Böcklin il progetto di fondare a Firenze una scuola d'arte, Villa Romana, come soggiorno-premio per giovani artisti tedeschi che si erano distinti. Pubblica nel 1915 il suo ultimo ciclo, di 46 incisioni, l'Opus XIV, Die Zelt (La tenda). A Lipsia realizza le decorazioni parietali dell'Università e i dipinti di grandi dimensioni per il Municipio di Chemnitz terminati nel 1918.
Muore il 15 luglio 1920 a Grossjena/Naumburg.
Continuano le iniziative d’arte organizzate nella sua sede legnanese dalla Banca di Legnano. Dopo l’ultimo episodio dedicato all’opera grafica di Bergolli, tocca questa volta – dall’10 aprile al 23 giugno - a Max Klinger e a una delle sue produzioni più ricche e complete sul piano artistico: l'Opus XII.
L’Opus XII, conosciuta come Brahmsphantasie (Fantasie su Brahms) è un omaggio al compositore Johannes Brahms (1833 - 1897), musicista profondamente amato da Klinger sensibile pianista che, durante le pause del lavoro nell'atelier trovava motivo e ispirazione tra i tasti dello strumento, e a Friederich Hölderlin (1770 - 1843) il poeta che "canta le bellezze della natura e la grandezza dell'uomo con un sentimento che fonde il culto della poesia e dei miti ellenici con le nuove tendenze romantiche".
Questa mostra è collegata con l’altro grande appuntamento d’arte allestito nello stesso periodo a Legnano, in Palazzo Leone da Perego: la più ampia rassegna dedicata in Italia all’opera grafica di Käthe Kollwitz. Fu proprio la Kollwitz che, in occasione delle esequie di Klinger, lo onorò come uno dei più grandi artisti tedeschi del suo tempo; d’altronde fu ammirando una sua cartella incisoria che ella decise di dedicarsi all’arte grafica.
Il Brahmsphantasie è composto da 37 tavole, 26 con il testo musicale, diviso in due parti ciascuna delle quali è preceduta da un’incisione che serve come preludio (precisamente i fogli Accordi ed Evocazione).
In questa mostra, a cura di Flavio Arensi e Francesco Garrone, vengono esposti – per la prima volta in Italia - 18 fogli incisi, 16 dei quali firmati e datati, molti numerati, tutti in prova di stampa di rara reperibilità, impressi su Japon Imperiale di grande formato, mm 612x443, raccolti in una cartella dell'epoca eseguita per l'occasione nel 1912 e firmata da Heinrich Stinnes di Colonia (1867 - 1932), noto collezionista che aveva la peculiarità di raccogliere le prove di stampa incise di molti dei grandi maestri dell'arte moderna.
Il catalogo, con testi di Flavio Arensi e Francesco Garrone, è pubblicato da Silvana editoriale.
L’iniziativa, organizzata dalla Banca di Legnano, in collaborazione con Palazzo Leone da Perego di Legnano, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Legnano e del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania di Milano.
Max Klinger. Note biografiche
Pittore, scultore, incisore, decoratore e sensibile pianista, nasce a Lipsia il 12 febbraio del 1857.
Il suo apprendistato artistico ha inizio nel 1874, presso l'Accademia di Karlsruhe, sotto la direzione di Karl Gussow, all'epoca frequentata anche dallo svizzero Ferdinand Hodler e da Max Slevogt. Nel 1875 si trasferisce all'Accademia di Berlino. Il 1878 è l'anno in cui espone Aggressione alle mura e i disegni preparatori per Parafrasi sul ritrovamento di un guanto, Opus VI, il ciclo capolavoro che verrà pubblicato, in prima edizione, nel 1881 a Berlino. Nel 1879 è a Bruxelles per studiare con Emil Charles Wauters; qui pubblica i primi due cicli di incisioni, gli otto Radierte Skizzen (Schizzi incisi) e Rettung Ovidischer opfer (Salvataggio delle vittime di Ovidio) edito nella prima edizione in 25 esemplari da Amsler & Ruthard e dedicato a Robert Schumann. Pubblica a Berlino e Monaco, nel 1880, la prima edizione dei sei fogli dell'Opus III Eva e il Futuro immagini di grande impatto emotivo che indicano il pensiero che Klinger ha del destino dell'uomo, nel 1881 i dodici fogli degli Intermezzi l'Opus IV, circa in quei due anni appare l'opera in volume Amor und Psiche l'Opus V e Quattrro paesaggi Opus VII. Nel 1883 gli viene data la prima importante commissione: la decorazione della villa Albers a Steglitz, nei pressi di Berlino. Ein Leben (Una vita) Opus VIII, viene pubblicata nel 1884: è una serie di 15 fogli ispirati al romanzo di vita di Albertine dell'amico Christian Krohg scrittore norvegese, sempre in quel periodo, 1883 la prima edizione, appare l'Opus IX, Dramen, 10 fogli sulla tragicità degli eventi nella vita quotidiana e sociale. Successivamente soggiorna a Parigi nella quale ha modo di ammirare l'arte di Puvis de Chavannes e di approfondire il messaggio di Goya. Dipinge nel 1887, il Giudizio di Paride e pubblica i dieci fogli di Eine Liebe (Un amore), l'Opus X, In quell'anno incontra Arnold Böcklin grande simbolista romantico, ispirato alla filosofia di Schopenhauer e di Nietzsche, con lui soggiorna in Italia tra il 1888 e il 1893, prima a Firenze poi a Roma, alla ricerca della grande arte classica e rinascimentale. Di ritorno in Germania si stabilisce definitivamente a Lipsia, sua città natale, divenendone professore di grafica e incisione nella locale Accademia. Pubblica nel 1889 le dieci incisione dell'Opus XI, Vom Tode erster teil (Della Morte. Prima parte). Dipinge nel 1890 La crocifissione di Cristo e Cristo sull'Olimpo nel 1897. Pittura e disegno è il saggio che pubblica nel 1891 dove teorizza la separazione formale tra le due tecniche d'espressione, l'arte del bianco e nero e il colore. Esegue le due famose sculture La nuova Salomè (1893) e Cassandra (1895), i busti dei musicisti Liszt, Brahms, Strauss, Wagner e il monumento a Beethoven, terminato nel 1902, considerato la sua opera più celebre e esposta in quell'anno alla secessione viennese assieme al fregio omonimo di Gustav Klimt. Nel 1894 pubblica il Brahmsphantasie, Opus XII, ciclo di 37 tavole, alcune con il testo musicale, il grande omaggio per l' amato musicista e ispirati alla poesia di F. Hölderlin. Tra il 1898 e il 1904 pubblica il ciclo Opus XIII, Vom Tode zweiter teil (Della Morte. Parte seconda). Nel 1906 realizza con Böcklin il progetto di fondare a Firenze una scuola d'arte, Villa Romana, come soggiorno-premio per giovani artisti tedeschi che si erano distinti. Pubblica nel 1915 il suo ultimo ciclo, di 46 incisioni, l'Opus XIV, Die Zelt (La tenda). A Lipsia realizza le decorazioni parietali dell'Università e i dipinti di grandi dimensioni per il Municipio di Chemnitz terminati nel 1918.
Muore il 15 luglio 1920 a Grossjena/Naumburg.
10
aprile 2006
Max Klinger
Dal 10 aprile al 23 giugno 2006
disegno e grafica
Location
SPAZI ARTE – BANCA DI LEGNANO
Legnano, Largo Franco Tosi, 9, (Milano)
Legnano, Largo Franco Tosi, 9, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, 8.20-13.20; 14.30-15.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CLP
Autore