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Max Serradifalco – Earth. Viaggio fotografico nel web
Alla ricerca di nuovi luoghi da visitare, con l’ausilio di Google Earth, Serradifalco inizia a osservare la Terra da un’altra prospettiva, con nuovi occhi, scoprendo scenari immaginari all’interno di deserti, baie, barriere coralline, catene montuose e valli sconfinate.
Comunicato stampa
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Quasi per caso, Max scopre che la Terra osservata dal satellite può assumere nuove forme, come se la Natura magicamente desse vita a inaspettate e straordinarie opere d’arte, attraverso un “gioco” della vista che è un “ri-vedere” e un “ri-creare”. Osservando le fotografie di Serradifalco, potrebbero venire in mente le teorie dello psicologo e critico d’arte Rudolf Arnheim: il processo visivo è un atto creativo, in cui l’osservatore è coinvolto nella “creazione” dell’opera d’arte, sulla quale proietta la propria immaginazione e le proprie emozioni. Quello di Serradifalco è certamente un occhio privilegiato, quello del grafico, del fotografo, ma soprattutto dell’artista dalla spiccata sensibilità, che ci guida alla scoperta di aspetti della realtà che travalicano addirittura la fantasia: sembra quasi che la Natura imiti – ovviamente in maniera inconsapevole – l’arte, o che a volte imiti se stessa.
La “Web Landscape Photography” – nome che Serradifalco ha dato a questa nuova frontiera della fotografia paesaggistica – porta, naturalmente, a fare delle riflessioni sul concetto stesso di fotografia.
Può essere considerata fotografia anche un’immagine acquisita attraverso il satellite, che non è stata realizzata, quindi, avvalendosi delle tradizionali attrezzature fotografiche? Per la risposta, ci avvaliamo delle parole del fotografo Ferdinando Scianna che, riguardo alle Web landscape photographies di Serradifalco, ha affermato: «A me le web immagini di Max Serradifalco sono piaciute. Ma sono fotografie? Certo che lo sono. In definitiva, anche la riproduzione fotografica di una fotografia è una fotografia». L’aspetto peculiare evidenziato dalla fotografia di Serradifalco è la capacità ri-creativa coadiuvata dall’immaginazione: fattore, questo, che consente a Max di captare nuove immagini del nostro pianeta, per mostrarcele così come sono, senza filtri né manipolazioni, sdoganandosi dalle usuali apparecchiature fotografiche per avventurarsi oltre i confini tecnici ed estetici della fotografia tradizionale. Quella di Max Serradifalco continua a essere fotografia paesaggistica, contraddistinta dalla ricerca e dall’osservazione della Natura, nell’attesa che la sua immaginazione “ri-crei” nuove forme e significati. E così, rimaniamo meravigliati dalle cromie dalla consistenza quasi materica di un fiume che scorre in Australia, dalle delicate tonalità della baia di Abu Dhabi, dai fiordi canadesi che sembrano districarsi da un groviglio di rovi, dallo scorrere delle acque, dal movimento delle maree, dall’irregolare e mutevole andamento delle dune del deserto, dalla scabrosità della roccia: elementi, questi, che ricreano effetti simili a vigorose pennellate, velature acquerellate, geometrie e astrattismi» (Desirée Maida).
La “Web Landscape Photography” – nome che Serradifalco ha dato a questa nuova frontiera della fotografia paesaggistica – porta, naturalmente, a fare delle riflessioni sul concetto stesso di fotografia.
Può essere considerata fotografia anche un’immagine acquisita attraverso il satellite, che non è stata realizzata, quindi, avvalendosi delle tradizionali attrezzature fotografiche? Per la risposta, ci avvaliamo delle parole del fotografo Ferdinando Scianna che, riguardo alle Web landscape photographies di Serradifalco, ha affermato: «A me le web immagini di Max Serradifalco sono piaciute. Ma sono fotografie? Certo che lo sono. In definitiva, anche la riproduzione fotografica di una fotografia è una fotografia». L’aspetto peculiare evidenziato dalla fotografia di Serradifalco è la capacità ri-creativa coadiuvata dall’immaginazione: fattore, questo, che consente a Max di captare nuove immagini del nostro pianeta, per mostrarcele così come sono, senza filtri né manipolazioni, sdoganandosi dalle usuali apparecchiature fotografiche per avventurarsi oltre i confini tecnici ed estetici della fotografia tradizionale. Quella di Max Serradifalco continua a essere fotografia paesaggistica, contraddistinta dalla ricerca e dall’osservazione della Natura, nell’attesa che la sua immaginazione “ri-crei” nuove forme e significati. E così, rimaniamo meravigliati dalle cromie dalla consistenza quasi materica di un fiume che scorre in Australia, dalle delicate tonalità della baia di Abu Dhabi, dai fiordi canadesi che sembrano districarsi da un groviglio di rovi, dallo scorrere delle acque, dal movimento delle maree, dall’irregolare e mutevole andamento delle dune del deserto, dalla scabrosità della roccia: elementi, questi, che ricreano effetti simili a vigorose pennellate, velature acquerellate, geometrie e astrattismi» (Desirée Maida).
22
giugno 2014
Max Serradifalco – Earth. Viaggio fotografico nel web
Dal 22 giugno al 31 luglio 2014
fotografia
Location
FRAMMENTI D’ARTE
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Orario di apertura
lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 sabato e domanica su richiesta
Vernissage
22 Giugno 2014, 18.30 alle 21.30
Autore
Curatore