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Max Squillace
L’esposizione è un vero e proprio viaggio a tutto tondo nella sua produzione. Vi saranno infatti esposti sculture in bronzo e in pietra, terrecotte, gessi, disegni, filmati a testimoniare da una parte la straordinaria varietà e dall’altra la sostanziale coerenza linguistica del suo fare artistico.
Comunicato stampa
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Dopo la grande mostra del 2016 dedicata a Filippo de Pisis, Brugherio prosegue nella sua indagine sull’arte del territorio con un omaggio a Max Squillace, personalità di spicco della scena artistica cittadina.
Max Squillace, scomparso nel 2015, è stato un artista poliedrico, noto come scultore ma anche come creativo in ambito pubblicitario. Personaggio dalla forte personalità, Squillace ha saputo muoversi in entrambi gli ambiti con uno stile originale e riconoscibile.
L’esposizione è un vero e proprio viaggio a tutto tondo nella sua produzione. Vi saranno infatti esposti sculture in bronzo e in pietra, terrecotte, gessi, disegni, filmati a testimoniare da una parte la straordinaria varietà e dall’altra la sostanziale coerenza linguistica del suo fare artistico.
Il nucleo principale della mostra – realizzata in collaborazione con l’Associazione heart – pulsazioni culturali e con la curatela scientifica di Armando Fettolini e Simona Bartolena, con il prezioso contributo della famiglia Squillace – sarà ubicato negli spazi della Galleria espositiva di Palazzo Ghirlanda Silva, e prevede una selezione di opere di piccole e medie dimensioni, provenienti dall’archivio dell’artista e da collezioni private del territorio.
Ma il progetto intende anche valorizzare le opere pubbliche e private collocate in spazi pubblici, mediante la creazione di un itinerario segnalato in città. Un percorso che renderà manifesto il profondo legame dell’artista con il territorio ma che permetterà anche di riscoprire un artista di dimensioni internazionali, che ebbe grande successo anche all’estero.
Le opere di Squillace, sia quelle opere monumentali che quelle dalle dimensioni più contenute, sono caratterizzate da uno stile ben riconoscibile, frutto di una ricerca che affonda le radici nella classicità, cercando risposte nel contemporaneo. Le figure umane, gli splendidi e dinamici animali, le strutture astratte dalle forme biomorfe raccontano un artista dalla forte personalità, che sa usare con grande disinvoltura tutti i materiali, piegandoli alla propria ricerca. Un universo che si muove tra mito e natura, immaginazione e realtà. Le sculture di Squillace sono a un tempo morbide e potenti, sanno ritrarre la forza brutale di un toro, la velocità dinamica di un cavallo, la dolcezza di una figura femminile Sanno esprimere sentimenti contrastanti, rendendocene partecipi. Da una parte posseggono un afflato quasi simbolista e sono avvolte da una dimensione onirica, dall’altro sono concrete, presenti, fisiche, dalla straordinaria forza espressiva.
Grande attenzione sarà data anche alla parte didattica, con spiegazioni e approfondimenti relativi all’impiego dei materiali, alle tecniche di lavorazione, al processo creativo delle opere plastiche e, nella sezione dedicata al lavoro nella pubblicità, a quello dei suoi storici caroselli.
Max Squillace, cenni biografici
Nato nel 1946 a Zinga, in provincia di Crotone, Max Squillace si trasferisce a Milano nel 1963 dove frequenta il Liceo artistico di Brera e poi l’Accademia di Belle Arti, allievo di Minguzzi e Cassani. Già a ventun’anni lavora per la Rai: un’esperienza che lo porterà in breve tempo a specializzarsi nell’animazione per spot pubblicitari. Intanto si dedica alla scultura in bronzo. Trasferitosi nel frattempo a Brugherio, Squillace dà vita alla Comunità d’Arte in Villa Sormani. Nel 1975, a meno di trent’anni, arriva la prima commissione pubblica: una serie di cinque pannelli destinati alla facciata del Municipio di Ornago. L’anno successivo realizza il monumento al Bersagliere per Melzo. Seguiranno numerose altre committenze per monumenti pubblici, quali quello al Donatore di sangue per l’Avis di Brugherio e quello ai caduti entrambi per Trezzano Rosa. Presto arriva anche la consacrazione all’estero, con l’esposizione alla galleria Art54 di New York, curata da Marianne Duteurtre, gallerista e mecenate che da quel momento lo seguirà nel suo lavoro.
Max Squillace è morto a Brugherio nel 2015.
Max Squillace, scomparso nel 2015, è stato un artista poliedrico, noto come scultore ma anche come creativo in ambito pubblicitario. Personaggio dalla forte personalità, Squillace ha saputo muoversi in entrambi gli ambiti con uno stile originale e riconoscibile.
L’esposizione è un vero e proprio viaggio a tutto tondo nella sua produzione. Vi saranno infatti esposti sculture in bronzo e in pietra, terrecotte, gessi, disegni, filmati a testimoniare da una parte la straordinaria varietà e dall’altra la sostanziale coerenza linguistica del suo fare artistico.
Il nucleo principale della mostra – realizzata in collaborazione con l’Associazione heart – pulsazioni culturali e con la curatela scientifica di Armando Fettolini e Simona Bartolena, con il prezioso contributo della famiglia Squillace – sarà ubicato negli spazi della Galleria espositiva di Palazzo Ghirlanda Silva, e prevede una selezione di opere di piccole e medie dimensioni, provenienti dall’archivio dell’artista e da collezioni private del territorio.
Ma il progetto intende anche valorizzare le opere pubbliche e private collocate in spazi pubblici, mediante la creazione di un itinerario segnalato in città. Un percorso che renderà manifesto il profondo legame dell’artista con il territorio ma che permetterà anche di riscoprire un artista di dimensioni internazionali, che ebbe grande successo anche all’estero.
Le opere di Squillace, sia quelle opere monumentali che quelle dalle dimensioni più contenute, sono caratterizzate da uno stile ben riconoscibile, frutto di una ricerca che affonda le radici nella classicità, cercando risposte nel contemporaneo. Le figure umane, gli splendidi e dinamici animali, le strutture astratte dalle forme biomorfe raccontano un artista dalla forte personalità, che sa usare con grande disinvoltura tutti i materiali, piegandoli alla propria ricerca. Un universo che si muove tra mito e natura, immaginazione e realtà. Le sculture di Squillace sono a un tempo morbide e potenti, sanno ritrarre la forza brutale di un toro, la velocità dinamica di un cavallo, la dolcezza di una figura femminile Sanno esprimere sentimenti contrastanti, rendendocene partecipi. Da una parte posseggono un afflato quasi simbolista e sono avvolte da una dimensione onirica, dall’altro sono concrete, presenti, fisiche, dalla straordinaria forza espressiva.
Grande attenzione sarà data anche alla parte didattica, con spiegazioni e approfondimenti relativi all’impiego dei materiali, alle tecniche di lavorazione, al processo creativo delle opere plastiche e, nella sezione dedicata al lavoro nella pubblicità, a quello dei suoi storici caroselli.
Max Squillace, cenni biografici
Nato nel 1946 a Zinga, in provincia di Crotone, Max Squillace si trasferisce a Milano nel 1963 dove frequenta il Liceo artistico di Brera e poi l’Accademia di Belle Arti, allievo di Minguzzi e Cassani. Già a ventun’anni lavora per la Rai: un’esperienza che lo porterà in breve tempo a specializzarsi nell’animazione per spot pubblicitari. Intanto si dedica alla scultura in bronzo. Trasferitosi nel frattempo a Brugherio, Squillace dà vita alla Comunità d’Arte in Villa Sormani. Nel 1975, a meno di trent’anni, arriva la prima commissione pubblica: una serie di cinque pannelli destinati alla facciata del Municipio di Ornago. L’anno successivo realizza il monumento al Bersagliere per Melzo. Seguiranno numerose altre committenze per monumenti pubblici, quali quello al Donatore di sangue per l’Avis di Brugherio e quello ai caduti entrambi per Trezzano Rosa. Presto arriva anche la consacrazione all’estero, con l’esposizione alla galleria Art54 di New York, curata da Marianne Duteurtre, gallerista e mecenate che da quel momento lo seguirà nel suo lavoro.
Max Squillace è morto a Brugherio nel 2015.
11
novembre 2017
Max Squillace
Dall'undici novembre al 03 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA – PALAZZO GHIRLANDA SILVA
Brugherio, Via Italia, 27, (Milano)
Brugherio, Via Italia, 27, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15.00-18.00
domenica 10.00-12.30 e 16.00-19.00, lunedì chiuso
Vernissage
11 Novembre 2017, ore 17.30
Autore
Curatore