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Maxi
Questi lavori sono accomunati dalla dimensione “molto grande”; nell’intento di essere volutamente decorativi costituiscono un nuovo genere di decorazione parietale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spazio Fisico ringrazia gli artisti che hanno aderito all'iniziativa di fare opere specifiche e su misura per la galleria, o comunque, proponendone di particolarmente idonee al luogo. Questi lavori sono accomunati dalla dimensione “molto grande”; nell'intento di essere volutamente decorativi costituiscono un nuovo genere di decorazione parietale.
Hanno prontamente risposto al “richiamo” di Spazio Fisico gli artisti che, avendo già esposto in galleria, conoscono il luogo e il nostro modo di operare. La mostra, pur partendo quasi da uno “scherzo tra amici”, risulta perfettamente equilibrata. La scelta ed il posizionamento delle opere coinvolge interamente lo spazio creando un gioco di rimandi tali da suggerire l'idea di un unicum architettonico per profondità, prospettiva, slittamento di piani; provocando la sensazione di opera tridimensionale (dalla bidimensionalità della superficie alla tridimensionalità dello spazio) a cui si deve aggiungere una quarta dimensione, quella poetica.
Apre la rassegna Andrea Chiesi con un dipinto-copertina di disco indie-rock che diviene il sottofondo ideale all'evento (il gruppo musicale è “L'Enfance Rouge” di François Cambuzat).
Dona profondità allo spazio l'opera di Filippo Marzico, composta di materia “tormentata” da ampi gesti che sottintendono il simbolo matematico dell'infinito, suggerendo la dimensione spaziale; mentre la romantica poetica della “Traviata” di Giuseppe Verdi si concretizza nei tessuti arabescati di Bruno Picariello su cui aleggiano, come note, le parole del libretto dell'opera.
Si libra sospesa l'opera del maestro giapponese Shimamoto (realizzata su feltro bianco), quasi nuvola fluttuante direttamente trasmessaci dal mondo zen, pur evocando nella memoria la casistica dei fregi presenti nei saloni dei palazzi tardo-rinascimentali.
Ricompone lo spazio la superficie dipinta di Luigi Colli, in bilico tra gravità e leggerezza, sempre alla ricerca della “formula” che possa condurre all'essenza stessa della pittura.
Chiara Messori
Giancarlo Guidotti
Hanno prontamente risposto al “richiamo” di Spazio Fisico gli artisti che, avendo già esposto in galleria, conoscono il luogo e il nostro modo di operare. La mostra, pur partendo quasi da uno “scherzo tra amici”, risulta perfettamente equilibrata. La scelta ed il posizionamento delle opere coinvolge interamente lo spazio creando un gioco di rimandi tali da suggerire l'idea di un unicum architettonico per profondità, prospettiva, slittamento di piani; provocando la sensazione di opera tridimensionale (dalla bidimensionalità della superficie alla tridimensionalità dello spazio) a cui si deve aggiungere una quarta dimensione, quella poetica.
Apre la rassegna Andrea Chiesi con un dipinto-copertina di disco indie-rock che diviene il sottofondo ideale all'evento (il gruppo musicale è “L'Enfance Rouge” di François Cambuzat).
Dona profondità allo spazio l'opera di Filippo Marzico, composta di materia “tormentata” da ampi gesti che sottintendono il simbolo matematico dell'infinito, suggerendo la dimensione spaziale; mentre la romantica poetica della “Traviata” di Giuseppe Verdi si concretizza nei tessuti arabescati di Bruno Picariello su cui aleggiano, come note, le parole del libretto dell'opera.
Si libra sospesa l'opera del maestro giapponese Shimamoto (realizzata su feltro bianco), quasi nuvola fluttuante direttamente trasmessaci dal mondo zen, pur evocando nella memoria la casistica dei fregi presenti nei saloni dei palazzi tardo-rinascimentali.
Ricompone lo spazio la superficie dipinta di Luigi Colli, in bilico tra gravità e leggerezza, sempre alla ricerca della “formula” che possa condurre all'essenza stessa della pittura.
Chiara Messori
Giancarlo Guidotti
15
marzo 2008
Maxi
Dal 15 marzo al 12 aprile 2008
arte contemporanea
Location
SPAZIO FISICO
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica dalle 18 alle 20
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 18.30
Autore
Curatore