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Maya Zignone – Noise
installazione e performance
Comunicato stampa
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* installazione
3 neon blu che definiscono uno spazio (lunghi 3 m. - posti in verticale al centro della sala)
16 altoparlanti (posti in terra attorno ai neon) si verrà a creare in tal modo:
* un tracciato delineato da elementi, da “segni” che interagendo tra loro sollecitano una nuova percezione dello spazio. Uno spazio incisivo, rarefatto, volto all’eliminazione del superfluo ma volutamente accessibile ed emozionale. Un percorso per “vivere” tensioni ed equilibri, per lasciarsi attraversare dall’energia, uno spazio materiale/immateriale, allusivo, in continua evoluzione, in grado di trasformarsi in un luogo di vissuto, di memoria e di potenzialità (space in progress).
* performance
si disporranno intorno ai neon, in piedi, sei massimo otto persone:
(adulti vestiti possibilmente tutti di scuro-nero/grigio …) ognuna delle quali, distaccandosi dal pubblico arriverà all’installazione e si metterà al collo un altoparlante rimanendo ferma, muta, indifferentemente rivolta verso l’esterno o l’interno dell’installazione. Questi soggetti diverranno in quel momento, essi stessi, strumenti di comunicazione; le voci degli altoparlanti diventeranno le loro voci che si sovrapporranno, si confonderanno prive di distinzione, di colore, di partecipazione. Dopo un tempo breve (da definire) ognuno di loro (a turno) si toglierà l’altoparlante e dopo averlo posato a terra al proprio posto, lentamente ritornerà tra il pubblico. Alla fine rimarranno, a terra, solo gli altoparlanti che continueranno a diffondere le loro notizie. Il contenuto audio consiste in quattro montaggi (quaranta minuti ognuno, da trasmettere in loop) di registrazioni di servizi tratti dai notiziari televisivi (si alternano servizi sulla guerra/e, stupri, rapine, omicidi, pressioni, razzismo … a quelli sulla moda, musica, consigli per diete e allergie, meteo …varie)
* questo “spazio percepito” (l’installazione), luogo-non luogo in apparenza così asettico, siderale non si discosta dalla quotidianità del vivere, dalla precarietà delle nostre esistenze; non azzera le nostre vite fatte di nevrosi e di alienazioni, ma ne è partecipe anzi, riporta in scena il vissuto, i drammi di ognuno di noi e lo fa, in questo caso, attraverso le parole, quelle dei notiziari che ogni giorno ci propongono eventi, fatti sempre più drammatici, violenti, inaccettabili e incomprensibili o all’opposto sempre più frivoli, superficiali e trash. Nei montaggi audio queste notizie (tutte diverse l’una dall’altra) si ripetono e sovrappongono più e più volte all’unisono fino al punto di non poter più udirne distintamente il contenuto ma, di percepire solamente un flusso di parole, un brusio, solamente un rumore come, d’altra parte spesso è la comunicazione a cui siamo costantemente sottoposti. Comunicazione il più delle volte volutamente filtrata, distorta, falsata, enfatizzata …
Il Direttore artistico - Vincenzo Scardigno
3 neon blu che definiscono uno spazio (lunghi 3 m. - posti in verticale al centro della sala)
16 altoparlanti (posti in terra attorno ai neon) si verrà a creare in tal modo:
* un tracciato delineato da elementi, da “segni” che interagendo tra loro sollecitano una nuova percezione dello spazio. Uno spazio incisivo, rarefatto, volto all’eliminazione del superfluo ma volutamente accessibile ed emozionale. Un percorso per “vivere” tensioni ed equilibri, per lasciarsi attraversare dall’energia, uno spazio materiale/immateriale, allusivo, in continua evoluzione, in grado di trasformarsi in un luogo di vissuto, di memoria e di potenzialità (space in progress).
* performance
si disporranno intorno ai neon, in piedi, sei massimo otto persone:
(adulti vestiti possibilmente tutti di scuro-nero/grigio …) ognuna delle quali, distaccandosi dal pubblico arriverà all’installazione e si metterà al collo un altoparlante rimanendo ferma, muta, indifferentemente rivolta verso l’esterno o l’interno dell’installazione. Questi soggetti diverranno in quel momento, essi stessi, strumenti di comunicazione; le voci degli altoparlanti diventeranno le loro voci che si sovrapporranno, si confonderanno prive di distinzione, di colore, di partecipazione. Dopo un tempo breve (da definire) ognuno di loro (a turno) si toglierà l’altoparlante e dopo averlo posato a terra al proprio posto, lentamente ritornerà tra il pubblico. Alla fine rimarranno, a terra, solo gli altoparlanti che continueranno a diffondere le loro notizie. Il contenuto audio consiste in quattro montaggi (quaranta minuti ognuno, da trasmettere in loop) di registrazioni di servizi tratti dai notiziari televisivi (si alternano servizi sulla guerra/e, stupri, rapine, omicidi, pressioni, razzismo … a quelli sulla moda, musica, consigli per diete e allergie, meteo …varie)
* questo “spazio percepito” (l’installazione), luogo-non luogo in apparenza così asettico, siderale non si discosta dalla quotidianità del vivere, dalla precarietà delle nostre esistenze; non azzera le nostre vite fatte di nevrosi e di alienazioni, ma ne è partecipe anzi, riporta in scena il vissuto, i drammi di ognuno di noi e lo fa, in questo caso, attraverso le parole, quelle dei notiziari che ogni giorno ci propongono eventi, fatti sempre più drammatici, violenti, inaccettabili e incomprensibili o all’opposto sempre più frivoli, superficiali e trash. Nei montaggi audio queste notizie (tutte diverse l’una dall’altra) si ripetono e sovrappongono più e più volte all’unisono fino al punto di non poter più udirne distintamente il contenuto ma, di percepire solamente un flusso di parole, un brusio, solamente un rumore come, d’altra parte spesso è la comunicazione a cui siamo costantemente sottoposti. Comunicazione il più delle volte volutamente filtrata, distorta, falsata, enfatizzata …
Il Direttore artistico - Vincenzo Scardigno
17
febbraio 2007
Maya Zignone – Noise
Dal 17 febbraio al 03 marzo 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ART ACTION – SPAZIO ARTE
Novara, Via Xx Settembre, 53, (Novara)
Novara, Via Xx Settembre, 53, (Novara)
Orario di apertura
feriali 16 /19, festivi 10/13 -16 / 19
lunedì chiuso
Vernissage
17 Febbraio 2007, ore 17
performance alle 18
Autore
Curatore