Genova, già repubblica marinara potente, terra di navigatori e di mercanti, cantiere, monumento all’industria, porto di traffici e commerci, ha sviluppato tutte le sfaccettature di quell’identità mediterranea che la fa depositaria di un’impresa che le è congeniale, come quella di capitale del MEDesign, secondo l’ambizioso progetto dell’Università di Genova, Facoltà di Architettura e Design Industriale, presieduta da Maria Benedetta Spadolini. Arte. Il Mediterraneo mis en Abîme è la tentazione di fare dell’arte contemporanea del Bacino, culla primaria delle civiltà, uno scudo araldico. L’idea delle frontiere, che separano categorie di ogni ambito, da tempo si è eclissata. Sotto il segno del post e del trans e alla luce dell’insorgenza e diffusione planetaria della rete informatico-mediatica, si è inaugurata una condizione espressiva di osmosi energetica, sinestesia percettivo-sensoriale, estetica relazionale. E’ in questa luce che il discorso del Design si estende a quello delle Arti Visive. La sezione Contaminazioni, con quella esterna denominata DI Point, e le altre sei di design mediterraneo storico e avanzato, interne al cuore pulsante di Genova, in quella vasta ellisse che è il Palazzo della Borsa, è strutturata come un canto- le videointallazioni sonore - un mosaico – i dipinti e le fotografie - un corpo – gli oggetti. Connotazione della mostra è il navigare intorno alla molteplicità dei soggetti, senza verificare le carte d’identità dei transfrontalieri, è raccogliere tracce senza registrare impronte. Quindici soglie-icone-profezie d’artista, aperte su un Mediterraneo come Mare Nostrum, per origine e appartenenza, accanto a un Mare Nostrum come topos dell’Utopia mitteleuropea, che lo rivendica come altrove della sua continentalità, un Mediterraneo del Mito e del Rito, delle grandi Utopie classiche da rivisitare. Gli artisti invitati: Elsbeth Böniger, Kristof Everart, Ines Fontenla, Tarin Gartner, Jean-Pierre Giovanelli, Emilio Isgrò, Silvia Levenson, Federica Marangoni, Plinio Mesciulam, Chantal Michel, Shirin Neshat, Vladimir Nikoli, Damir Niksic, Nakis Panayotidis, Salis & Vitangeli, Gentian Shkurti.