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Mediterraneo Sahara: commerci, scambi e cultura dell’acqua
Pannelli grafico –testuali, fotografie, diorami, oggetti legati alla cultura materiale, video e digitalizzazioni per educare all’uso dell’acqua e conoscere la storia delle tecniche idrauliche nel Mediterraneo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cooperazione Internazionale Sud Sud
Ha il piacere di invitarvi
Giovedi’ 29 Maggio alle ore 18.00
Presso il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”
Piazzetta Antonio Pasqualino 5 (Trav. Via Butera)
Per la inaugurazione della Mostra Multimediale
MEDITERRANEO SAHARA COMMERCI SCAMBI E CULTURA DELL’ACQUA
Intervengono:
S. E. Youssef Balla Console Generale del Regno del Marocco a Palermo
Prof. Vincenzo Guarrasi Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Giuseppe Aiello Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e Direttore del Servizio Museografico della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Valerio Agnesi, Direttore del Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Sergio Cipolla Presidente Ciss Cooperazione Internazionale Sud Sud
Dott. Alberto Sciortino Responsabile Settore Progettazione Internazionale Ciss Cooperazione Internazionale Sud Sud
LA MOSTRA
Pannelli grafico–testuali, fotografie, diorami, oggetti legati alla cultura materiale, video e digitalizzazioni per educare all’uso dell’acqua e conoscere la storia delle tecniche idrauliche nel Mediterraneo.
MEDITERRANEO SAHARA COMMERCI SCAMBI CULTURA DELL’ACQUA è una mostra multimediale bilingue (italiano-francese) che trae origine dal lavoro preparatorio per la realizzazione del progetto: «Rafforzamento delle capacità d’ intervento delle organizzazioni di base per la preservazione degli ecosistemi relativi alle oasi in Marocco», realizzato dal Ciss in partenariato con la ONG marocchina Association de Lutte Contre les Effets de la Sécheresse et de la Désertification au Maroc - ALCESDAM.
Il progetto prevede un'azione di recupero di tre oasi in provincia di Tata (Marocco), con l’obiettivo di frenare la desertificazione e combattere il declino dell’economia rurale. Nel corso dell'ideazione dell’intervento, che ha progettato tra l’altro il recupero dei tradizionali canali d’irrigazione (Khettaras) omologhi dei Qanat arabi della Palermo sotterranea, è stata raccolta una cospicua documentazione audiovisiva e fotografica, che evidenzia l’esistenza di analogie storiche, tecniche, culturali, tra le culture dell’acqua nel Mediterraneo.
L’idea–guida della mostra è la divulgazione e la valorizzazione della comune cultura dell’acqua dei popoli del Mediterraneo testimoniata da analogie nelle tecniche di sfruttamento delle risorse idriche (in tutti i loro aspetti: captazione, trasporto, accumulo, purificazione, distribuzione), attraverso due percorsi: uno di carattere storico, con la ricostruzione del ruolo delle città carovaniere nell’ambito della storia dei commerci tra il Sahara e il Mediterraneo; ed uno di carattere artistico e architettonico, rintracciando le analogie stilistiche, di impianto urbanistico e architettonico, nonché nell'ambito della gestione dell'acqua, tra le città carovaniere del Marocco, della Tunisia e dell’Algeria e le architetture di origine araba in Sicilia: un percorso che si snoda dalle Khettaras in Marocco, ai Qanat di Palermo, le strette gallerie sotterranee scavate dai maestri d’acqua arabi della Palermo medioevale con tecnica mutuata dai Persiani.
Perché MEDITERRANEO SAHARA?
Pensiamo al Bacino del Mediterraneo come a un mare interno contiguo ad un altro grande mare che é il Sahara: diversa la geografia, diverso lo stato fisico, simile invece il ruolo unificatore che questi due contesti geografici hanno avuto in relazione ai loro margini ed ai popoli che nel tempo si sono succeduti. Le sponde di questi “mari” sono stati il luogo della sedentarietà, della produzione, degli empori, dello sviluppo culturale, degli scambi economici e culturali.........dalle rive del fiume Niger, margine estremo a sud, alla Spagna, alla Sicilia, al Marocco delle montagne e delle pianure, in epoche recenti o all'epoca del "Limes Romanus", oltre il quale si diceva 'hic sunt Leones"......In tutti questi territori, e nel tempo, si svilupparono, modificarono e scambiarono usi, costumi, merci, tecniche, manodopera ed intelletti.
L’itinerario della mostra valorizza il patrimonio storico–archeologico della città di Palermo, collocandone l'antico sistema di gestione delle acque nel contesto culturale e ambientale che lo ha generato e si propone di stimolare la riflessione sulle tecniche di sfruttamento delle risorse idriche attualizzando un modello proprio della cultura mediterranea - quello dell’oasi - nell’ottica del recupero di sistemi tradizionali a minore impatto ambientale rispetto alle tecniche odierne di utilizzo delle acque profonde.
La crisi idrica nel Mediterraneo nasce oltre che da un'obiettiva scarsità di risorse, anche dall’uso di tecniche di sfruttamento intensivo delle falde idriche sotterranee e dal ricorso a risorse idriche fossili (ovvero non rialimentate nel ciclo idrologico). La mostra conduce così gradualmente alla riscoperta dello "spazio idraulico" dell’oasi, microcosmo ambientale e sociale tipico dell'area sahariana: in virtù degli scambi commerciali e del decisivo influsso culturale arabo i centri storici tradizionali del Sud Italia e le città del Maghreb partecipano di uno stesso modello allargato di oasi inteso come capacità di creare situazioni vivibili in ambienti difficili e ostili grazie all’utilizzo di competenze idrauliche ed agricole: ecosistemi urbani in grado di sfruttare, in condizioni di risorse rare, dinamiche capaci di autoriproduzione e di sostenibilità nel tempo.
CISS –Cooperazione Internazionale Sud Sud
Organizzazione non governativa italiana senza scopo di lucro, Cooperazione Internazionale Sud Sud - Ciss promuove interventi di solidarietà e cooperazione per lo sviluppo in numerosi Paesi del Mondo. I suoi progetti sono sostenuti dal Governo Italiano, dall’Unione Europea, da Agenzie delle Nazioni Unite, Amministrazioni locali, enti privati. Ciss interviene sui temi dello sviluppo nel Sud Italia come nel Sud del Mondo, interpretando la cooperazione internazionale come partenariato sud-sud.
Attualmente ha in corso progetti in Italia, Algeria, Brasile, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Honduras, Libano, Macedonia, Marocco, Mauritania, Palestina, Repubblica Democratica del Congo, Sri Lanka e Tunisia. Ha sede a Palermo, Napoli e Bari.
Nell’ambito della sua attività il CISS ha acquisito una competenza specifica in iniziative sulla gestione delle risorse idriche, facendo tesoro dell’esperienza siciliana in aree povere d’acqua o dove l’acqua è, per varie ragioni, inadatta all’uso umano. Il CISS ritiene che sia di vitale importanza impegnarsi perché questa risorsa ritorni nella reale disponibilità delle popolazioni, e che esse la possano gestire e utilizzare in forme razionali e conservative. Ha dunque realizzato in diversi Paesi del Sud del mondo, interventi finalizzati a: scavo di pozzi; risanamento d’acque inquinate, per varie ragioni, attraverso tecnologie innovative; il coinvolgimento delle popolazioni beneficiarie nella gestione sostenibile della risorsa e, quindi, l’educazione al suo utilizzo oculato e alla sua conservazione; il “capacity building” delle autorità locali in questo settore; il controllo di qualità; l’utilizzazione irrigua, adeguata alle zone aride (www.cissong.org - info@cissong.org).
ALCESDAM
Associazione senza scopo di lucro fondata in Marocco, opera da oltre 20 anni nel campo della salvaguardia degli ambienti oasiani della provincia di Tata (Maroco) e dello sviluppo delle tecniche agricole in ambiente arido. I suoi obiettivi sono il miglioramento dell'efficienza delle risorse idriche, la lotta al deperimento dei palmeti, il miglioramento dei redditi dei contadini delle oasi e la lotta alla povertà. (www.alcesdam.org - alcesdam@lesblancs.com).
Ideazione, progettazione generale; allestimento, grafica e testi di Pier Paolo Raffa
Fotografie di Pier Paolo Raffa e Alessandro di Giugno; Si ringrazia inoltre Giosué Bolis per aver concesso l’uso di sue fotografie tratte dal libro “Azalai – Il tempo delle Carovane” Edizioni Les Cultures - Periplo.
Video: Ideazione e riprese, Pier Paolo Raffa; Montaggio e Regia, Monica Graziano
Disegni ed animazioni digitali in 3D: Manuela Spera
Diorami: Giuseppe Ceresìa
Consulenza tematico-progettuale e Coordinamento Generale: CISS, CISSMarocco, ALCESDAM- Marocco
Consulenza scientifica: prof. Valerio Agnesi, dott. Marco Vattano, Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo
Traduzioni: Rossella Angotti - CISS
Sito Web (www.medisahara.info): Valentina Ricciardo - CISS
Realizzazione dell'allestimento: Giovanni Puglisi- G.M. Pubblicità, Palermo
Barbara Amodeo
Ha il piacere di invitarvi
Giovedi’ 29 Maggio alle ore 18.00
Presso il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”
Piazzetta Antonio Pasqualino 5 (Trav. Via Butera)
Per la inaugurazione della Mostra Multimediale
MEDITERRANEO SAHARA COMMERCI SCAMBI E CULTURA DELL’ACQUA
Intervengono:
S. E. Youssef Balla Console Generale del Regno del Marocco a Palermo
Prof. Vincenzo Guarrasi Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Giuseppe Aiello Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e Direttore del Servizio Museografico della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Valerio Agnesi, Direttore del Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Sergio Cipolla Presidente Ciss Cooperazione Internazionale Sud Sud
Dott. Alberto Sciortino Responsabile Settore Progettazione Internazionale Ciss Cooperazione Internazionale Sud Sud
LA MOSTRA
Pannelli grafico–testuali, fotografie, diorami, oggetti legati alla cultura materiale, video e digitalizzazioni per educare all’uso dell’acqua e conoscere la storia delle tecniche idrauliche nel Mediterraneo.
MEDITERRANEO SAHARA COMMERCI SCAMBI CULTURA DELL’ACQUA è una mostra multimediale bilingue (italiano-francese) che trae origine dal lavoro preparatorio per la realizzazione del progetto: «Rafforzamento delle capacità d’ intervento delle organizzazioni di base per la preservazione degli ecosistemi relativi alle oasi in Marocco», realizzato dal Ciss in partenariato con la ONG marocchina Association de Lutte Contre les Effets de la Sécheresse et de la Désertification au Maroc - ALCESDAM.
Il progetto prevede un'azione di recupero di tre oasi in provincia di Tata (Marocco), con l’obiettivo di frenare la desertificazione e combattere il declino dell’economia rurale. Nel corso dell'ideazione dell’intervento, che ha progettato tra l’altro il recupero dei tradizionali canali d’irrigazione (Khettaras) omologhi dei Qanat arabi della Palermo sotterranea, è stata raccolta una cospicua documentazione audiovisiva e fotografica, che evidenzia l’esistenza di analogie storiche, tecniche, culturali, tra le culture dell’acqua nel Mediterraneo.
L’idea–guida della mostra è la divulgazione e la valorizzazione della comune cultura dell’acqua dei popoli del Mediterraneo testimoniata da analogie nelle tecniche di sfruttamento delle risorse idriche (in tutti i loro aspetti: captazione, trasporto, accumulo, purificazione, distribuzione), attraverso due percorsi: uno di carattere storico, con la ricostruzione del ruolo delle città carovaniere nell’ambito della storia dei commerci tra il Sahara e il Mediterraneo; ed uno di carattere artistico e architettonico, rintracciando le analogie stilistiche, di impianto urbanistico e architettonico, nonché nell'ambito della gestione dell'acqua, tra le città carovaniere del Marocco, della Tunisia e dell’Algeria e le architetture di origine araba in Sicilia: un percorso che si snoda dalle Khettaras in Marocco, ai Qanat di Palermo, le strette gallerie sotterranee scavate dai maestri d’acqua arabi della Palermo medioevale con tecnica mutuata dai Persiani.
Perché MEDITERRANEO SAHARA?
Pensiamo al Bacino del Mediterraneo come a un mare interno contiguo ad un altro grande mare che é il Sahara: diversa la geografia, diverso lo stato fisico, simile invece il ruolo unificatore che questi due contesti geografici hanno avuto in relazione ai loro margini ed ai popoli che nel tempo si sono succeduti. Le sponde di questi “mari” sono stati il luogo della sedentarietà, della produzione, degli empori, dello sviluppo culturale, degli scambi economici e culturali.........dalle rive del fiume Niger, margine estremo a sud, alla Spagna, alla Sicilia, al Marocco delle montagne e delle pianure, in epoche recenti o all'epoca del "Limes Romanus", oltre il quale si diceva 'hic sunt Leones"......In tutti questi territori, e nel tempo, si svilupparono, modificarono e scambiarono usi, costumi, merci, tecniche, manodopera ed intelletti.
L’itinerario della mostra valorizza il patrimonio storico–archeologico della città di Palermo, collocandone l'antico sistema di gestione delle acque nel contesto culturale e ambientale che lo ha generato e si propone di stimolare la riflessione sulle tecniche di sfruttamento delle risorse idriche attualizzando un modello proprio della cultura mediterranea - quello dell’oasi - nell’ottica del recupero di sistemi tradizionali a minore impatto ambientale rispetto alle tecniche odierne di utilizzo delle acque profonde.
La crisi idrica nel Mediterraneo nasce oltre che da un'obiettiva scarsità di risorse, anche dall’uso di tecniche di sfruttamento intensivo delle falde idriche sotterranee e dal ricorso a risorse idriche fossili (ovvero non rialimentate nel ciclo idrologico). La mostra conduce così gradualmente alla riscoperta dello "spazio idraulico" dell’oasi, microcosmo ambientale e sociale tipico dell'area sahariana: in virtù degli scambi commerciali e del decisivo influsso culturale arabo i centri storici tradizionali del Sud Italia e le città del Maghreb partecipano di uno stesso modello allargato di oasi inteso come capacità di creare situazioni vivibili in ambienti difficili e ostili grazie all’utilizzo di competenze idrauliche ed agricole: ecosistemi urbani in grado di sfruttare, in condizioni di risorse rare, dinamiche capaci di autoriproduzione e di sostenibilità nel tempo.
CISS –Cooperazione Internazionale Sud Sud
Organizzazione non governativa italiana senza scopo di lucro, Cooperazione Internazionale Sud Sud - Ciss promuove interventi di solidarietà e cooperazione per lo sviluppo in numerosi Paesi del Mondo. I suoi progetti sono sostenuti dal Governo Italiano, dall’Unione Europea, da Agenzie delle Nazioni Unite, Amministrazioni locali, enti privati. Ciss interviene sui temi dello sviluppo nel Sud Italia come nel Sud del Mondo, interpretando la cooperazione internazionale come partenariato sud-sud.
Attualmente ha in corso progetti in Italia, Algeria, Brasile, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Honduras, Libano, Macedonia, Marocco, Mauritania, Palestina, Repubblica Democratica del Congo, Sri Lanka e Tunisia. Ha sede a Palermo, Napoli e Bari.
Nell’ambito della sua attività il CISS ha acquisito una competenza specifica in iniziative sulla gestione delle risorse idriche, facendo tesoro dell’esperienza siciliana in aree povere d’acqua o dove l’acqua è, per varie ragioni, inadatta all’uso umano. Il CISS ritiene che sia di vitale importanza impegnarsi perché questa risorsa ritorni nella reale disponibilità delle popolazioni, e che esse la possano gestire e utilizzare in forme razionali e conservative. Ha dunque realizzato in diversi Paesi del Sud del mondo, interventi finalizzati a: scavo di pozzi; risanamento d’acque inquinate, per varie ragioni, attraverso tecnologie innovative; il coinvolgimento delle popolazioni beneficiarie nella gestione sostenibile della risorsa e, quindi, l’educazione al suo utilizzo oculato e alla sua conservazione; il “capacity building” delle autorità locali in questo settore; il controllo di qualità; l’utilizzazione irrigua, adeguata alle zone aride (www.cissong.org - info@cissong.org).
ALCESDAM
Associazione senza scopo di lucro fondata in Marocco, opera da oltre 20 anni nel campo della salvaguardia degli ambienti oasiani della provincia di Tata (Maroco) e dello sviluppo delle tecniche agricole in ambiente arido. I suoi obiettivi sono il miglioramento dell'efficienza delle risorse idriche, la lotta al deperimento dei palmeti, il miglioramento dei redditi dei contadini delle oasi e la lotta alla povertà. (www.alcesdam.org - alcesdam@lesblancs.com).
Ideazione, progettazione generale; allestimento, grafica e testi di Pier Paolo Raffa
Fotografie di Pier Paolo Raffa e Alessandro di Giugno; Si ringrazia inoltre Giosué Bolis per aver concesso l’uso di sue fotografie tratte dal libro “Azalai – Il tempo delle Carovane” Edizioni Les Cultures - Periplo.
Video: Ideazione e riprese, Pier Paolo Raffa; Montaggio e Regia, Monica Graziano
Disegni ed animazioni digitali in 3D: Manuela Spera
Diorami: Giuseppe Ceresìa
Consulenza tematico-progettuale e Coordinamento Generale: CISS, CISSMarocco, ALCESDAM- Marocco
Consulenza scientifica: prof. Valerio Agnesi, dott. Marco Vattano, Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo
Traduzioni: Rossella Angotti - CISS
Sito Web (www.medisahara.info): Valentina Ricciardo - CISS
Realizzazione dell'allestimento: Giovanni Puglisi- G.M. Pubblicità, Palermo
Barbara Amodeo
29
maggio 2008
Mediterraneo Sahara: commerci, scambi e cultura dell’acqua
Dal 29 maggio al 29 giugno 2008
fotografia
Location
MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
Palermo, Piazzetta Niscemi, 5, (Palermo)
Palermo, Piazzetta Niscemi, 5, (Palermo)
Vernissage
29 Maggio 2008, ore 18
Sito web
www.medisahara.info
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