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MEMEnto – Internet semper
Mostra degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il termine meme è usato per la prima volta dal biologo Richard Dawkins in un suo saggio del 1976
intitolato “Il gene egoista”; questo si basa sul paradigma che esiste tra evoluzione genetica ed
evoluzione culturale dell'umanità. Il gene descritto da Dawkins è un moltiplicatore d’informazioni
che garantisce l'evoluzione di ogni specie. Quindi, possiamo dire che il meme è una particella di
informazione culturale che si può diffondere più o meno rapidamente nella nostra odierna esistenza,
al pari di una informazione virale.
A differenza dei meme di Dawkins che si modificano in modo istintivo, i meme artistici che
prendono vita nella rete Internet sono modificati e diffusi in modo consapevole e volontario, con il
fine ultimo di diventare virali. Attenzione però: non è sempre vero che i meme sono creati
soprattutto per essere divertenti; la meme-art è sempre più un fenomeno culturale e d’informazione
intenzionalmente impegnato. Adoperati soprattutto dalle giovani generazioni e attraverso gli
internauti, i meme diventano strumenti sociali che veicolano idee condivise e aiutano a comprendere
importanti questioni politiche e sociali.
Sarebbe superficiale quindi sottovalutare il loro potere semantico limitandoci a pensare che i meme
siano un semplice fenomeno di Internet. I meme oggi tengono accesa la mente culturale della rete,
portandola nel mondo dell’Arte Contemporanea; proprio come si prefigge di fare “MEMEnto –
Internet semper”, mostra degli studenti dell’Accademia di belle arti di Roma ad elogio della cultura
della rete e le sue pratiche ‘lecite’ come: plagiarismo, détournement, copyleft e remix, atte a
generare continue variazioni nelle immagini di opere d’arte, creando significati antagonistici o
antitetici rispetto alle immagini originali non più, o vagamente, riconoscibili.
E se finora abbiamo visto meme artistici prettamente sotto forma di Gif, in “MEMEnto – Internet
semper” il concetto di meme è espanso e adoperato anche per la creazione di sculture fabbricate
digitalmente ovvero, stampate in 3D e per la realizzazione di video interattivi fruibili online che
cambiano l'approccio ai concetti lineari di spazio e tempo.
Il risultato? Oltre le trenta Gif esposte, in mostra vi sono anche sette sculture meme provocative che
speculano sull’odierna condizione spazio-temporale, condizione che viviamo sempre più diluita tra
reale e virtuale. E ventisette video-meme che si muovono sensibilmente tra narrazione esilarante e
intrattenimento, generando slittamenti percettivi di senso imprevisti. Attraverso racconti
imprevedibili, fatti di click senza alcun ordine, la struttura delle storie nei video-meme, non procede
mai secondo una linea retta. Viceversa, all’improvviso può invertire l'ordine cronologico dei fatti
narrati, generando nei video ad esempio due inizi e tre finali o loop narrativi senza alcuna fine.
Chiara Passa
intitolato “Il gene egoista”; questo si basa sul paradigma che esiste tra evoluzione genetica ed
evoluzione culturale dell'umanità. Il gene descritto da Dawkins è un moltiplicatore d’informazioni
che garantisce l'evoluzione di ogni specie. Quindi, possiamo dire che il meme è una particella di
informazione culturale che si può diffondere più o meno rapidamente nella nostra odierna esistenza,
al pari di una informazione virale.
A differenza dei meme di Dawkins che si modificano in modo istintivo, i meme artistici che
prendono vita nella rete Internet sono modificati e diffusi in modo consapevole e volontario, con il
fine ultimo di diventare virali. Attenzione però: non è sempre vero che i meme sono creati
soprattutto per essere divertenti; la meme-art è sempre più un fenomeno culturale e d’informazione
intenzionalmente impegnato. Adoperati soprattutto dalle giovani generazioni e attraverso gli
internauti, i meme diventano strumenti sociali che veicolano idee condivise e aiutano a comprendere
importanti questioni politiche e sociali.
Sarebbe superficiale quindi sottovalutare il loro potere semantico limitandoci a pensare che i meme
siano un semplice fenomeno di Internet. I meme oggi tengono accesa la mente culturale della rete,
portandola nel mondo dell’Arte Contemporanea; proprio come si prefigge di fare “MEMEnto –
Internet semper”, mostra degli studenti dell’Accademia di belle arti di Roma ad elogio della cultura
della rete e le sue pratiche ‘lecite’ come: plagiarismo, détournement, copyleft e remix, atte a
generare continue variazioni nelle immagini di opere d’arte, creando significati antagonistici o
antitetici rispetto alle immagini originali non più, o vagamente, riconoscibili.
E se finora abbiamo visto meme artistici prettamente sotto forma di Gif, in “MEMEnto – Internet
semper” il concetto di meme è espanso e adoperato anche per la creazione di sculture fabbricate
digitalmente ovvero, stampate in 3D e per la realizzazione di video interattivi fruibili online che
cambiano l'approccio ai concetti lineari di spazio e tempo.
Il risultato? Oltre le trenta Gif esposte, in mostra vi sono anche sette sculture meme provocative che
speculano sull’odierna condizione spazio-temporale, condizione che viviamo sempre più diluita tra
reale e virtuale. E ventisette video-meme che si muovono sensibilmente tra narrazione esilarante e
intrattenimento, generando slittamenti percettivi di senso imprevisti. Attraverso racconti
imprevedibili, fatti di click senza alcun ordine, la struttura delle storie nei video-meme, non procede
mai secondo una linea retta. Viceversa, all’improvviso può invertire l'ordine cronologico dei fatti
narrati, generando nei video ad esempio due inizi e tre finali o loop narrativi senza alcuna fine.
Chiara Passa
09
aprile 2018
MEMEnto – Internet semper
Dal 09 al 21 aprile 2018
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Roma, Via Di Ripetta, 222, (Roma)
Roma, Via Di Ripetta, 222, (Roma)
Vernissage
9 Aprile 2018, ore 17
Curatore