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Memoria Contemporanea
Il progetto organizzato dalla provincia di Milano e dall’associazione culturale “ Milano Arte” ed accolto nella splendida sala liberty della Centrale Taccani, nasce per dare impulso al valore estetico e onirico della nostra memoria collettiva
Comunicato stampa
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Il progetto organizzato dalla provincia di Milano e dall’associazione culturale “ Milano Arte” ed accolto nella splendida sala liberty della Centrale Taccani, nasce per dare impulso al valore estetico e onirico della nostra memoria collettiva. L’iniziativa culturale si propone come discussione propositiva sul rigoglioso ed eterogeneo sviluppo della tradizione artistica italiana.
La magia dell’antichità ricompare viva in queste opere, nate per una intimità domestica che potrebbe rivelare i segreti della nostra stessa infanzia.
Come un dolce cielo d’autunno che richiama alla memoria i momenti felici del passato, in questa arte c’è un sapore dell’Italia, ispirato sì alle nostre tradizioni ma di nuova concezione.
In una forma di sperimentazione pratica e teorica, questo progetto si ripropone di accogliere artisti dell’arte contemporanea italiana, diversa totalmente dai presupposti spaziali e formali che fino a ora hanno presieduto alla consueta espressione creativa.
Lo stretto rapporto tra tecniche e materiali, rispecchia il dualismo poetico che sempre più sovente riscontriamo nell’arte: immodificabile perfezione e continua metamorfosi.
L’ordine estetico e il coerente rapporto tra le opere convergono in un carattere di fondamentale efficacia e forte emozionalità, in una sorta di vocazione universalistica di visione globale.
Le modalità di presentazione rifuggono ogni atteggiamento prosaico o mistificatorio ma si pongono semmai come confronto con i nostri grandi del passato in una sorta di atteggiamento quasi fideistico, dove l’arte è vissuta senza artificiose selezioni, come puro lirismo.
Questa oggettivazione storica e l’ossequienza alla tradizione non impediscono un intenso sperimentare di tecniche che pongono le opere non solo nella loro fisicità ma anche come idea.
L’arte del passato credeva nell’esistenza di valori assoluti e il Principe li asseriva e li divulgava.
Da questi valori si intende partire, ma in una elaborazione concettuale contemporanea, con una serie incrementabile di relazioni, in cui il pensiero dominante è l’impulso vitale in un eterno divenire che esclude ogni certezza e ogni definizione formale.
Il patrimonio culturale degli artisti proposti, intende identificarsi con i nostri miti, conoscenze, ideologie, simboli, usanze, norme e valori e nella relativa disposizione ad agire, che da tale patrimonio proviene e al medesimo ritorna come sviluppo e arricchimento.
La magia dell’antichità ricompare viva in queste opere, nate per una intimità domestica che potrebbe rivelare i segreti della nostra stessa infanzia.
Come un dolce cielo d’autunno che richiama alla memoria i momenti felici del passato, in questa arte c’è un sapore dell’Italia, ispirato sì alle nostre tradizioni ma di nuova concezione.
In una forma di sperimentazione pratica e teorica, questo progetto si ripropone di accogliere artisti dell’arte contemporanea italiana, diversa totalmente dai presupposti spaziali e formali che fino a ora hanno presieduto alla consueta espressione creativa.
Lo stretto rapporto tra tecniche e materiali, rispecchia il dualismo poetico che sempre più sovente riscontriamo nell’arte: immodificabile perfezione e continua metamorfosi.
L’ordine estetico e il coerente rapporto tra le opere convergono in un carattere di fondamentale efficacia e forte emozionalità, in una sorta di vocazione universalistica di visione globale.
Le modalità di presentazione rifuggono ogni atteggiamento prosaico o mistificatorio ma si pongono semmai come confronto con i nostri grandi del passato in una sorta di atteggiamento quasi fideistico, dove l’arte è vissuta senza artificiose selezioni, come puro lirismo.
Questa oggettivazione storica e l’ossequienza alla tradizione non impediscono un intenso sperimentare di tecniche che pongono le opere non solo nella loro fisicità ma anche come idea.
L’arte del passato credeva nell’esistenza di valori assoluti e il Principe li asseriva e li divulgava.
Da questi valori si intende partire, ma in una elaborazione concettuale contemporanea, con una serie incrementabile di relazioni, in cui il pensiero dominante è l’impulso vitale in un eterno divenire che esclude ogni certezza e ogni definizione formale.
Il patrimonio culturale degli artisti proposti, intende identificarsi con i nostri miti, conoscenze, ideologie, simboli, usanze, norme e valori e nella relativa disposizione ad agire, che da tale patrimonio proviene e al medesimo ritorna come sviluppo e arricchimento.
14
ottobre 2005
Memoria Contemporanea
Dal 14 ottobre al 14 novembre 2005
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
SPAZIO LIBERTY – CENTRALE TACCANI
Trezzo Sull'adda, (Milano)
Trezzo Sull'adda, (Milano)
Vernissage
14 Ottobre 2005, ore 17.30
Autore
Curatore