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Memoria e Appartenenza
Grazie all’iniziativa promossa dalla Fondazione Carispaq per la prima volta un’ accurata selezione di opere della collezione ex Carispaq viene esposta al pubblico. Si tratta di quattordici opere che compongono un percorso lungo quattro secoli in cui ci ripercorre la storia dell’Aquila e del suo territorio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Grazie all’iniziativa promossa dalla Fondazione Carispaq per la prima volta un’ accurata
selezione di opere della collezione ex Carispaq viene esposta al pubblico. Si tratta di
quattordici opere che compongono un percorso lungo quattro secoli in cui ci ripercorre la
storia dell’Aquila e del suo territorio. Si legge così una mostra, curata dalla giornalista e
storica dell’arte Angela Ciano, che intende condividere una memoria storica ed artistica
privata riuscendo a restituire il senso di appartenenza ed identità al proprio luogo.
L’esposizione si potrà visitare dall’8 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017 presso l’auditorium
E. Sericchi ( accanto alla sede BPER Banca) dell’Aquila in Via Pescara, 4; sarà aperta nei
giorni feriali dalle 15.00 alle 18.00, nei festivi osserverà questo orario: 10.30 – 12.30 e
15.30 – 18.00. “ Questa mostra è la presentazione di un patrimonio privato ad una
comunità che si riappropria di una parte delle sua identità – spiega il Presidente della
Fondazione Carispaq Marco Fanfani - La collezione della ex Cassa di Risparmio della
Provincia dell’Aquila rappresenta l’aspirazione di un istituto bancario, storicamente radicato
sul territorio, a lasciare testimonianza e memoria della sua appartenenza. Chiunque avrà la
possibilità di visitare questa mostra/presentazione potrà rendersi conto di persona della
bellezza e della suggestione delle opere esposte ed immergersi in una storia fatta di
splendore e potere ma anche di decadenza e tragedia. Un percorso – viaggio nelle vicende
dell’Aquila viste con gli occhi degli artisti che qui hanno operato oppure attraverso il gusto
e la sensibilità delle famiglie gentilizie che grazie ad uno spiccato spirito collezionistico
hanno fatto conoscere alla città i maggiori artisti italiani”.
Nell’anno in cui Papa Francesco ha voluto il Giubileo Straordinario della Misericordia, la
Fondazione Carispaq offre un’ occasione unica ed imperdibile di scoperta della storia
dell’arte sacra dell’Aquila e del suo territorio. Nella selezione di capolavori esposti, infatti,
si ricompone la vicenda di una città in un percorso cronologico che ricuce fatti e personaggi
di una storia lunga e preziosa che attraverso le stesse opere d’arte esposte diventa, di nuovo
memoria condivisa e scambio delle proprie personali memorie.
Tra gli artisti presenti in mostra ci sono nomi di primo piano: Saturnino Gatti, Giovanni
da Lucoli, Maestro dei Polittici Crivelleschi, Cola dell’Amatrice, sono tutte personalità
che contribuirono alla grande stagione di potere e splendore dell’Aquila. Il periodo tra la
seconda metà del XIV secolo e i primi decenni del XV fu quello in cui si sviluppò la
cosiddetta “scuola aquilana”, il momento più alto del Rinascimento Abruzzese. E poi
incontriamo Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena, Francesco De Mura,
Vincenzo Damini e Teofilo Patini che ci raccontano un’altra storia fatta di dominazione e
impoverimento, di terremoti e rinascite durante la quale le famiglie gentilizie aquilane
danno impulso al fenomeno del collezionismo che porterà in città nomi di risonanza
internazionale. La mostra espone un bozzetto di Teofilo Patini riguardante la grande pala
d’Altare che si trovava nella Cattedrale dell’Aquila, San Carlo Borromeo che visita gli
appestati; il terremoto del 2009 ne ha fatto scempio ed essa è uno dei tesori che
quell’evento ha cancellato per sempre. Ci resta questa testimonianza come MEMORIA e
APPARTENENZA mai persa, come incitamento alla rinascita di questa città e di tutte le
altre che hanno vissuto la stessa dolorosa sorte.
selezione di opere della collezione ex Carispaq viene esposta al pubblico. Si tratta di
quattordici opere che compongono un percorso lungo quattro secoli in cui ci ripercorre la
storia dell’Aquila e del suo territorio. Si legge così una mostra, curata dalla giornalista e
storica dell’arte Angela Ciano, che intende condividere una memoria storica ed artistica
privata riuscendo a restituire il senso di appartenenza ed identità al proprio luogo.
L’esposizione si potrà visitare dall’8 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017 presso l’auditorium
E. Sericchi ( accanto alla sede BPER Banca) dell’Aquila in Via Pescara, 4; sarà aperta nei
giorni feriali dalle 15.00 alle 18.00, nei festivi osserverà questo orario: 10.30 – 12.30 e
15.30 – 18.00. “ Questa mostra è la presentazione di un patrimonio privato ad una
comunità che si riappropria di una parte delle sua identità – spiega il Presidente della
Fondazione Carispaq Marco Fanfani - La collezione della ex Cassa di Risparmio della
Provincia dell’Aquila rappresenta l’aspirazione di un istituto bancario, storicamente radicato
sul territorio, a lasciare testimonianza e memoria della sua appartenenza. Chiunque avrà la
possibilità di visitare questa mostra/presentazione potrà rendersi conto di persona della
bellezza e della suggestione delle opere esposte ed immergersi in una storia fatta di
splendore e potere ma anche di decadenza e tragedia. Un percorso – viaggio nelle vicende
dell’Aquila viste con gli occhi degli artisti che qui hanno operato oppure attraverso il gusto
e la sensibilità delle famiglie gentilizie che grazie ad uno spiccato spirito collezionistico
hanno fatto conoscere alla città i maggiori artisti italiani”.
Nell’anno in cui Papa Francesco ha voluto il Giubileo Straordinario della Misericordia, la
Fondazione Carispaq offre un’ occasione unica ed imperdibile di scoperta della storia
dell’arte sacra dell’Aquila e del suo territorio. Nella selezione di capolavori esposti, infatti,
si ricompone la vicenda di una città in un percorso cronologico che ricuce fatti e personaggi
di una storia lunga e preziosa che attraverso le stesse opere d’arte esposte diventa, di nuovo
memoria condivisa e scambio delle proprie personali memorie.
Tra gli artisti presenti in mostra ci sono nomi di primo piano: Saturnino Gatti, Giovanni
da Lucoli, Maestro dei Polittici Crivelleschi, Cola dell’Amatrice, sono tutte personalità
che contribuirono alla grande stagione di potere e splendore dell’Aquila. Il periodo tra la
seconda metà del XIV secolo e i primi decenni del XV fu quello in cui si sviluppò la
cosiddetta “scuola aquilana”, il momento più alto del Rinascimento Abruzzese. E poi
incontriamo Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena, Francesco De Mura,
Vincenzo Damini e Teofilo Patini che ci raccontano un’altra storia fatta di dominazione e
impoverimento, di terremoti e rinascite durante la quale le famiglie gentilizie aquilane
danno impulso al fenomeno del collezionismo che porterà in città nomi di risonanza
internazionale. La mostra espone un bozzetto di Teofilo Patini riguardante la grande pala
d’Altare che si trovava nella Cattedrale dell’Aquila, San Carlo Borromeo che visita gli
appestati; il terremoto del 2009 ne ha fatto scempio ed essa è uno dei tesori che
quell’evento ha cancellato per sempre. Ci resta questa testimonianza come MEMORIA e
APPARTENENZA mai persa, come incitamento alla rinascita di questa città e di tutte le
altre che hanno vissuto la stessa dolorosa sorte.
07
dicembre 2016
Memoria e Appartenenza
Dal 07 dicembre 2016 al 05 febbraio 2017
arte antica
Location
AUDITORIUM E. SERICCHI
L'aquila, Viale Pescara, 4, (L'aquila)
L'aquila, Viale Pescara, 4, (L'aquila)
Orario di apertura
feriali 15.00 - 18.00
festivi 10.30 - 12.30 15.30 - 18.00
Vernissage
7 Dicembre 2016, h 17
Curatore