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Memorie di pietra
Parco all’aperto di Sculture Contemporanee
Comunicato stampa
Segnala l'evento
San Cataldo CL – Sarà inaugurato venerdì 29 maggio alle ore 17.00 il Parco di Sculture dell’I.S.A. Filippo Juvara.
L’Istituto Statale d’Arte “Filippo Juvara” di San Cataldo, unica realtà artistica statale della provincia nissena, da oltre quarant’anni rappresenta per il territorio un punto di riferimento per lo sviluppo dei linguaggi visivi e per l’educazione all’arte dell’entroterra siciliano.
Da anni l’istituto promuove mostre di arte contemporanea con esposizioni personali e collettive di artisti nazionali e internazionali. Sulla linea della continuità, in questa occasione, l’istituto sancataldese promuove ed inaugura il Parco all’aperto di scultura contemporanea con l’installazione di cinque opere monumentali in pietra di Sabucina, ed una in ceramica, opere realizzate da altrettanti scultori siciliani che da anni sono attivi protagonisti della ricerca plastica siciliana.
L’Istituto “Juvara” chiamato ad organizzare il progetto ha promosso e collocato nello spazio aperto le cinque grandi sculture a tutto tondo e un grande pannello plastico in ceramica, il progetto è stato ideato e curato da Calogero Barba con l’appoggio critico di Diego Gulizia, docente di Storia dell’Arte e critico d’arte.
Le opere sono state realizzate da Calogero Barba, Leonardo Cumbo, Arcangelo Favata, Lillo Giuliana e Giuseppina Riggi artisti di estrazione, formazione e generazione diversa che rappresentano una risorsa del territorio nisseno. Le sculture realizzate per il parco dell’I.S.A. Juvara, tutte rigorosamente di grande dimensioni, diversificate per temi, ma di alta qualità estetica, daranno la possibilità al vasto pubblico del territorio nisseno di riflettere e verificare una parte del variegato percorso plastico dell’arte contemporanea siciliana. La testimonianza critica in catalogo la si deve a Diego Gulizia che scrive della proprietà della pietra di durare nel tempo. L’uomo l’ha eletta a materia prima alla quale affidare la storia, di pietra ha costruito le sue tombe. Nella pietra ha intagliato l’immagine dei suoi dei. Nel cuore delle montagne di pietra ha seppellito i suoi progenitori e accanto allo spirito di questi ha svolto i suoi primi riti propiziatori e apotropaici. Con la pietra ha costruito le sue prime armi e con la pietra, ancora, continua a segnare il luogo della propria sepoltura, perché il tempo non possa cancellare il segno del suo passaggio sulla terra. Tutta la storia dell’uomo è contrassegnata dall’uso della pietra, paleolitico, mesolitico, neolitico, perché essa non è stata solamente un materiale utilizzato per fare qualcos’altro, ma la materia che ha segnato la sua civiltà, con una profonda valenza simbolica, oltre che pratica e funzionale. Allora, se l’uomo ha segnato il proprio trascorrere del tempo sulla terra con la pietra, perché non ritornare ad essa per registrarvi nuovi eventi? Se alla pietra ha affidato la custodia del proprio corpo da vivo e della propria salma da morto, perché non continuare ad affidare ad essa la propria memoria? Ecco perché le memorie sono di pietra, perché in essa l’uomo continua a confidare, perché essa possa continuare a custodire la propria storia e conservare la propria memoria.
L’Istituto Statale d’Arte “Filippo Juvara” di San Cataldo, unica realtà artistica statale della provincia nissena, da oltre quarant’anni rappresenta per il territorio un punto di riferimento per lo sviluppo dei linguaggi visivi e per l’educazione all’arte dell’entroterra siciliano.
Da anni l’istituto promuove mostre di arte contemporanea con esposizioni personali e collettive di artisti nazionali e internazionali. Sulla linea della continuità, in questa occasione, l’istituto sancataldese promuove ed inaugura il Parco all’aperto di scultura contemporanea con l’installazione di cinque opere monumentali in pietra di Sabucina, ed una in ceramica, opere realizzate da altrettanti scultori siciliani che da anni sono attivi protagonisti della ricerca plastica siciliana.
L’Istituto “Juvara” chiamato ad organizzare il progetto ha promosso e collocato nello spazio aperto le cinque grandi sculture a tutto tondo e un grande pannello plastico in ceramica, il progetto è stato ideato e curato da Calogero Barba con l’appoggio critico di Diego Gulizia, docente di Storia dell’Arte e critico d’arte.
Le opere sono state realizzate da Calogero Barba, Leonardo Cumbo, Arcangelo Favata, Lillo Giuliana e Giuseppina Riggi artisti di estrazione, formazione e generazione diversa che rappresentano una risorsa del territorio nisseno. Le sculture realizzate per il parco dell’I.S.A. Juvara, tutte rigorosamente di grande dimensioni, diversificate per temi, ma di alta qualità estetica, daranno la possibilità al vasto pubblico del territorio nisseno di riflettere e verificare una parte del variegato percorso plastico dell’arte contemporanea siciliana. La testimonianza critica in catalogo la si deve a Diego Gulizia che scrive della proprietà della pietra di durare nel tempo. L’uomo l’ha eletta a materia prima alla quale affidare la storia, di pietra ha costruito le sue tombe. Nella pietra ha intagliato l’immagine dei suoi dei. Nel cuore delle montagne di pietra ha seppellito i suoi progenitori e accanto allo spirito di questi ha svolto i suoi primi riti propiziatori e apotropaici. Con la pietra ha costruito le sue prime armi e con la pietra, ancora, continua a segnare il luogo della propria sepoltura, perché il tempo non possa cancellare il segno del suo passaggio sulla terra. Tutta la storia dell’uomo è contrassegnata dall’uso della pietra, paleolitico, mesolitico, neolitico, perché essa non è stata solamente un materiale utilizzato per fare qualcos’altro, ma la materia che ha segnato la sua civiltà, con una profonda valenza simbolica, oltre che pratica e funzionale. Allora, se l’uomo ha segnato il proprio trascorrere del tempo sulla terra con la pietra, perché non ritornare ad essa per registrarvi nuovi eventi? Se alla pietra ha affidato la custodia del proprio corpo da vivo e della propria salma da morto, perché non continuare ad affidare ad essa la propria memoria? Ecco perché le memorie sono di pietra, perché in essa l’uomo continua a confidare, perché essa possa continuare a custodire la propria storia e conservare la propria memoria.
29
maggio 2009
Memorie di pietra
29 maggio 2009
Location
ISTITUTO STATALE D’ARTE FILIPPO JUVARA
San Cataldo, Via Belvedere, (Caltanissetta)
San Cataldo, Via Belvedere, (Caltanissetta)
Vernissage
29 Maggio 2009, ore 17
Autore
Curatore