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Memorie resistenti – XVI Rassegna Poesiarte Milano
Sedicesimo appuntamento della Rassegna Poesiarte Milano. Nella mostra, che affianca i lavori dei poeti, un’indagine particolare che è anche momento di riflessione personale per i tanti artisti partecipanti sul proprio io “resistente” più profondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
con la collaborazione di Adam Vaccaro, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo, Claudia Azzola (Associazione Culturale Milanocosa)
Poesiarte Milano si svolgerà nei giorni di lunedì 17 e martedì 18 giugno 2019 con la partecipazione di oltre 70 tra poeti, artisti e musicisti che si confronteranno sul tema.
lunedì 17 e martedì 18 giugno
dalle 17,00 alle 19,30 letture dei poeti con intermezzi musicali
L’edizione (XVI) di Quintocortile 2019 propone un tema che abbiamo volutamente pluralizzato, per dare a ognuno la libertà di scegliere in quale dei possibili mille registri preferisce articolarlo.
La memoria è il motore profondo di sviluppo di ogni identità. Non è il semplice ricordo che all’Io può far piacere o dolore, riconducendolo nel cuore che batte nel presente. La memoria coinvolge la totalità del soggetto, quindi anche l’inconscio, e si sedimenta in strati del tempo accumulati in ciò che il poeta Roberto Sanesi chiamava Casa infanta. Senza memoria, che ci costituisce e ci sfugge, semplicemente non siamo, la nostra identità si sfalda in atomi mentali che perdono la possibilità di darsi una forma e quindi una sostanza. Ne sono triste testimonianza i malati di Altzheimer. Al contrario, è questo il terreno che alimenta il bisogno di resistenza vitale chiamato poesia, o arte in tutte le sue forme.
Affidiamo agli autori coinvolti questo territorio complesso degli esseri umani – al tempo stesso, personalissimo e collettivo –, lasciando a ciascuno la possibilità di attingere ad esso, per ricreare forme e misure del tempo vissuto, nella coscienza che la ricerca del tempo perduto, non è esercizio a testa indietro, ma momento necessario per ridare energia e resistenza alla capacità di progettazione di futuro. Un futuro che oggi spesso non riusciamo più a percepire, quanto più – non a caso – l’ideologia e le prassi economico-sociali dominanti, operano senza sosta per favorire soggetti passivi, cioè senza memoria.
Adam Vaccaro
Memorie resistenti; ossessioni o moniti, nostalgie di felicità lontane o pietre miliari della nostra vita. Sono le esperienze passate che modellano pesantemente i nostri presente e divenire e non servono agende per ricordarle come si fa con gli anniversari. Sono le memorie che scavalcano la razionalità per inoltrarsi nel nostro oscuro misterioso: ricordi gratificanti o ostili e a nulla servono ipnosi e psicanalisi per rimuoverli. Più di ogni altra cosa, sono le memorie riecheggiate da impercettibili associazioni, minimi odori, suoni che ci fanno sobbalzare, nostalgia assoluta, dolore che si ripete, felicità passate comunque scomparse, istanti non dimenticabili del nostro esistere. Memorie resistenti sono certamente anche le ricorrenze che non devono essere cancellate perché appartengono alla collettività; memorie calendarizzate, resistenti per fede, ideologia o dovere, rituali che si ripetono a volte però senza più un vero coinvolgimento.
Ma le memorie personali, anche e soprattutto le più straordinarie ed esaltanti e quindi resistenti, sono sempre amare perché sature di vita perduta e più resistono e più acquistano acidosità indigeste. Di dolce resta solo l’esperienza, se si è capaci di usarla.
Nella mostra, che affianca i lavori dei poeti, un’indagine particolare che è anche momento di riflessione personale per i tanti artisti partecipanti sul proprio io “resistente” più profondo.
Riesumazioni festose di paradisi perduti o apocrifi ex voto?
Poesiarte Milano si svolgerà nei giorni di lunedì 17 e martedì 18 giugno 2019 con la partecipazione di oltre 70 tra poeti, artisti e musicisti che si confronteranno sul tema.
lunedì 17 e martedì 18 giugno
dalle 17,00 alle 19,30 letture dei poeti con intermezzi musicali
L’edizione (XVI) di Quintocortile 2019 propone un tema che abbiamo volutamente pluralizzato, per dare a ognuno la libertà di scegliere in quale dei possibili mille registri preferisce articolarlo.
La memoria è il motore profondo di sviluppo di ogni identità. Non è il semplice ricordo che all’Io può far piacere o dolore, riconducendolo nel cuore che batte nel presente. La memoria coinvolge la totalità del soggetto, quindi anche l’inconscio, e si sedimenta in strati del tempo accumulati in ciò che il poeta Roberto Sanesi chiamava Casa infanta. Senza memoria, che ci costituisce e ci sfugge, semplicemente non siamo, la nostra identità si sfalda in atomi mentali che perdono la possibilità di darsi una forma e quindi una sostanza. Ne sono triste testimonianza i malati di Altzheimer. Al contrario, è questo il terreno che alimenta il bisogno di resistenza vitale chiamato poesia, o arte in tutte le sue forme.
Affidiamo agli autori coinvolti questo territorio complesso degli esseri umani – al tempo stesso, personalissimo e collettivo –, lasciando a ciascuno la possibilità di attingere ad esso, per ricreare forme e misure del tempo vissuto, nella coscienza che la ricerca del tempo perduto, non è esercizio a testa indietro, ma momento necessario per ridare energia e resistenza alla capacità di progettazione di futuro. Un futuro che oggi spesso non riusciamo più a percepire, quanto più – non a caso – l’ideologia e le prassi economico-sociali dominanti, operano senza sosta per favorire soggetti passivi, cioè senza memoria.
Adam Vaccaro
Memorie resistenti; ossessioni o moniti, nostalgie di felicità lontane o pietre miliari della nostra vita. Sono le esperienze passate che modellano pesantemente i nostri presente e divenire e non servono agende per ricordarle come si fa con gli anniversari. Sono le memorie che scavalcano la razionalità per inoltrarsi nel nostro oscuro misterioso: ricordi gratificanti o ostili e a nulla servono ipnosi e psicanalisi per rimuoverli. Più di ogni altra cosa, sono le memorie riecheggiate da impercettibili associazioni, minimi odori, suoni che ci fanno sobbalzare, nostalgia assoluta, dolore che si ripete, felicità passate comunque scomparse, istanti non dimenticabili del nostro esistere. Memorie resistenti sono certamente anche le ricorrenze che non devono essere cancellate perché appartengono alla collettività; memorie calendarizzate, resistenti per fede, ideologia o dovere, rituali che si ripetono a volte però senza più un vero coinvolgimento.
Ma le memorie personali, anche e soprattutto le più straordinarie ed esaltanti e quindi resistenti, sono sempre amare perché sature di vita perduta e più resistono e più acquistano acidosità indigeste. Di dolce resta solo l’esperienza, se si è capaci di usarla.
Nella mostra, che affianca i lavori dei poeti, un’indagine particolare che è anche momento di riflessione personale per i tanti artisti partecipanti sul proprio io “resistente” più profondo.
Riesumazioni festose di paradisi perduti o apocrifi ex voto?
16
giugno 2019
Memorie resistenti – XVI Rassegna Poesiarte Milano
Dal 16 al 17 giugno 2019
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
17-20,30 - lunedì e martedì
Vernissage
16 Giugno 2019, h 19
Autore
Curatore