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Memorie#Confronti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sul confronto tra arte contemporanea e tradizione pittorica antica prosegue il "Grand Tour"
della mostra itinerante Memorie#Confronti nei luoghi significativi della famiglia Doria
Pamphilj: dopo il suggestivo Forte San Giovanni di Finalborgo (SV) dal 15 al 27 luglio,
l'imponente Castello di Dolceacqua (IM) dal 5 al 15 agosto e lo scenografico Parco
dell'Antola a Torriglia (GE) dal 25 agosto al 7 settembre.
Tre località in tre diverse province della Liguria che rappresentano il percorso di vita di un
grande personaggio come Andrea Doria nelle sue tre differenti età: l'infanzia a
Dolceacqua, la maturità a Finale Ligure e la vecchiaia a Torriglia.
LA STORIA
Guerre, amori e tradimenti caratterizzano la vita avventurosa di Andrea Doria (1466-1560)
e la storia dei luoghi del ponente ligure da cui la casata ha fatto partire la propria avanzata
al potere. Andrea Doria è figlio di Caracosa di Dolceacqua e proprio dall'antico maniero su
uno sperone roccioso, che domina il borgo medievale ritratto da Claude Monet, cacciò i
Grimaldi per vendicare un delitto di famiglia. Per consolidare, poi, la propria posizione
sociale, ormai avanti con l'età, Andrea Doria sposò Peretta Usodimare, nipote di Papa
Innocenzo VIII e vedova di Alfonso I del Carretto, importante famiglia di marchesi del
finalese. A seguito della disfatta, infine, della congiura ordita dai Fieschi nel 1547, Andrea
Doria entra in possesso di tutti i loro beni, compreso il castello di Torriglia che viene
riadattato più a residenza che a fortezza e diventa sede prima di marchesato e poi di
principato, nel 1760.
I LUOGHI
La mostra Memorie#Confronti ha fatto tappa al Forte San Giovanni, fortezza storica in
posizione dominante su Finalborgo. Domina, invece, il borgo di Dolceacqua e la bassa val
Nervia, il Castello Doria. Costruito a scopo difensivo all'inizio dell'XI secolo, fu trasformato
in una grandiosa residenza signorile dai Doria tra il XV e il XVI secolo. Abbandonato e
ridotto allo stato di rudere dal XIX secolo, è stato riaperto al pubblico soltanto dal 2007
dopo un attento restauro iniziato nel 1986.
Nel Parco dell'Antola, il centro della Val Trebbia conosciuto come la "Svizzera dei
genovesi", si trovano i ruderi del Castello, la chiesa dedicata a Santo Onorato, vescovo di
Arles e l'oratorio di San Vincenzo, sede della mostra, che conserva la statua marmorea
della Madonna della Neve che originariamente decorava l'altare della cappella della
famiglia Doria nel castello.
LA MOSTRA
Nei tre luoghi - il Forte San Giovanni di Finalborgo, il Castello di Dolceacqua e l'oratorio di
San Vincenzo nel Parco dell'Antola a Torriglia - sarà esposta l'opera vincitrice della prima
edizione del Premio "Memorie#": Clavis Universalis di Jasmine Pignatelli, un confronto
astratto e puro sul tema della memoria che risponde alla sfida, lanciata dal Premio agli
artisti contemporanei, di cimentarsi con il passato per reinterpretare i temi con cui si
declina, annualmente, la radice "Memorie#". Il Premio vuole promuovere, ogni anno, la
creazione di una nuova opera d'arte contemporanea su un tema legato alle opere della
collezione, alla storia e ai luoghi delle famiglie Floridi Doria Pamphilj. Il tema del 2018,
"Confronti", trae ispirazione da esperienze di arte e mecenatismo, e viene affrontato anche
dalle copie delle opere di arte antica in mostra che si riferiscono a tre episodi della
tradizione storica e artistica delle tre famiglie.
Il confronto diventa connubio per Raffaello e Francesco Floridi il Tifernate, come
dimostrano le pale d'altare che segnano l'inizio della scuola di Raffaello a Città di Castello:
la "Crocifissione Mond o Gavari" di Raffaello e la "Pala Magalotti" del Tifernate, entrambe
dipinte per la Chiesa di San Domenico. Il confronto diventa scontro tra Perino del Vaga e
Girolamo da Treviso che si gioca sui disegni di un'opera d'arte andata perduta: la
decorazione del Salone del Naufragio del Palazzo di Andrea Doria a Genova che causò la
fuga di Girolamo, impegnato a dipingere la facciata meridionale della Villa. Il confronto,
infine, diventa emulazione per Marco Benefial e Giuliano Bugiardini: nelle tele,
rappresentanti le Muse e le Arti della Sala dei Velluti della Galleria Doria Pamphilj di
Roma, è evidente lo sforzo di Benefial d'imitare lo stile di Bugiardini, precedente di quasi
due secoli.
La mostra è ideata e curata da Don Massimiliano Floridi, in collaborazione con il Trust
Floridi Doria Pamphilij e la Fondazione Santa Francesca Romana. Il Premio è sostenuto
da Lucia Viscio e sponsorizzato da Viscio Trading, BCC di Roma e Rotary Club Roma
Cassia nell'ambito dell'#100actsofgood.
La mostra itinerante è realizzata in collaborazione con il Comune di Finale Ligure e il
Comune di Dolceacqua.
della mostra itinerante Memorie#Confronti nei luoghi significativi della famiglia Doria
Pamphilj: dopo il suggestivo Forte San Giovanni di Finalborgo (SV) dal 15 al 27 luglio,
l'imponente Castello di Dolceacqua (IM) dal 5 al 15 agosto e lo scenografico Parco
dell'Antola a Torriglia (GE) dal 25 agosto al 7 settembre.
Tre località in tre diverse province della Liguria che rappresentano il percorso di vita di un
grande personaggio come Andrea Doria nelle sue tre differenti età: l'infanzia a
Dolceacqua, la maturità a Finale Ligure e la vecchiaia a Torriglia.
LA STORIA
Guerre, amori e tradimenti caratterizzano la vita avventurosa di Andrea Doria (1466-1560)
e la storia dei luoghi del ponente ligure da cui la casata ha fatto partire la propria avanzata
al potere. Andrea Doria è figlio di Caracosa di Dolceacqua e proprio dall'antico maniero su
uno sperone roccioso, che domina il borgo medievale ritratto da Claude Monet, cacciò i
Grimaldi per vendicare un delitto di famiglia. Per consolidare, poi, la propria posizione
sociale, ormai avanti con l'età, Andrea Doria sposò Peretta Usodimare, nipote di Papa
Innocenzo VIII e vedova di Alfonso I del Carretto, importante famiglia di marchesi del
finalese. A seguito della disfatta, infine, della congiura ordita dai Fieschi nel 1547, Andrea
Doria entra in possesso di tutti i loro beni, compreso il castello di Torriglia che viene
riadattato più a residenza che a fortezza e diventa sede prima di marchesato e poi di
principato, nel 1760.
I LUOGHI
La mostra Memorie#Confronti ha fatto tappa al Forte San Giovanni, fortezza storica in
posizione dominante su Finalborgo. Domina, invece, il borgo di Dolceacqua e la bassa val
Nervia, il Castello Doria. Costruito a scopo difensivo all'inizio dell'XI secolo, fu trasformato
in una grandiosa residenza signorile dai Doria tra il XV e il XVI secolo. Abbandonato e
ridotto allo stato di rudere dal XIX secolo, è stato riaperto al pubblico soltanto dal 2007
dopo un attento restauro iniziato nel 1986.
Nel Parco dell'Antola, il centro della Val Trebbia conosciuto come la "Svizzera dei
genovesi", si trovano i ruderi del Castello, la chiesa dedicata a Santo Onorato, vescovo di
Arles e l'oratorio di San Vincenzo, sede della mostra, che conserva la statua marmorea
della Madonna della Neve che originariamente decorava l'altare della cappella della
famiglia Doria nel castello.
LA MOSTRA
Nei tre luoghi - il Forte San Giovanni di Finalborgo, il Castello di Dolceacqua e l'oratorio di
San Vincenzo nel Parco dell'Antola a Torriglia - sarà esposta l'opera vincitrice della prima
edizione del Premio "Memorie#": Clavis Universalis di Jasmine Pignatelli, un confronto
astratto e puro sul tema della memoria che risponde alla sfida, lanciata dal Premio agli
artisti contemporanei, di cimentarsi con il passato per reinterpretare i temi con cui si
declina, annualmente, la radice "Memorie#". Il Premio vuole promuovere, ogni anno, la
creazione di una nuova opera d'arte contemporanea su un tema legato alle opere della
collezione, alla storia e ai luoghi delle famiglie Floridi Doria Pamphilj. Il tema del 2018,
"Confronti", trae ispirazione da esperienze di arte e mecenatismo, e viene affrontato anche
dalle copie delle opere di arte antica in mostra che si riferiscono a tre episodi della
tradizione storica e artistica delle tre famiglie.
Il confronto diventa connubio per Raffaello e Francesco Floridi il Tifernate, come
dimostrano le pale d'altare che segnano l'inizio della scuola di Raffaello a Città di Castello:
la "Crocifissione Mond o Gavari" di Raffaello e la "Pala Magalotti" del Tifernate, entrambe
dipinte per la Chiesa di San Domenico. Il confronto diventa scontro tra Perino del Vaga e
Girolamo da Treviso che si gioca sui disegni di un'opera d'arte andata perduta: la
decorazione del Salone del Naufragio del Palazzo di Andrea Doria a Genova che causò la
fuga di Girolamo, impegnato a dipingere la facciata meridionale della Villa. Il confronto,
infine, diventa emulazione per Marco Benefial e Giuliano Bugiardini: nelle tele,
rappresentanti le Muse e le Arti della Sala dei Velluti della Galleria Doria Pamphilj di
Roma, è evidente lo sforzo di Benefial d'imitare lo stile di Bugiardini, precedente di quasi
due secoli.
La mostra è ideata e curata da Don Massimiliano Floridi, in collaborazione con il Trust
Floridi Doria Pamphilij e la Fondazione Santa Francesca Romana. Il Premio è sostenuto
da Lucia Viscio e sponsorizzato da Viscio Trading, BCC di Roma e Rotary Club Roma
Cassia nell'ambito dell'#100actsofgood.
La mostra itinerante è realizzata in collaborazione con il Comune di Finale Ligure e il
Comune di Dolceacqua.
05
agosto 2018
Memorie#Confronti
Dal 05 al 15 agosto 2018
arte contemporanea
Location
CASTELLO DORIA
Dolceacqua, Via Castello, (Imperia)
Dolceacqua, Via Castello, (Imperia)
Curatore