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Memories
Non si può parlare di “Ricordi” senza fare riferimento all’identità personale. Le memorie costituiscono un ponte tra il passato e il futuro e uniscono insieme le generazioni. Nella memoria c’è la testimonianza del nostro vivere, la conoscenza , la ricerca del tempo perduto. La memoria è una sorta di diario di viaggio della nostra esistenza, ci riscatta dalla fugacità del tempo
Comunicato stampa
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Si inaugura venerdì 18 luglio alle ore 20,00 la mostra d’arte contemporanea ” MEMORIES” a cura di Dores Sacquegna.
Non si può parlare di “Ricordi” senza fare riferimento all’identità personale. Le memorie costituiscono un ponte tra il passato e il futuro e uniscono insieme le generazioni. Nella memoria c’è la testimonianza del nostro vivere, la conoscenza , la ricerca del tempo perduto. La memoria è una sorta di diario di viaggio della nostra esistenza, ci riscatta dalla fugacità del tempo.
Parlare della memoria ci riporta all’origine del pensiero occidentale o alla filosofia greca. Mnemosyne, figlia di Urano e di Gaia è difatti è nella mitologia, la personificazione della Memoria.
L’evento, legato alla tematica dei ricordi, vede partecipi otto artisti internazionali, diversi per cifra stilistica e generazione.
L’artista Adam A (Cinzia Cremonesi, nata a Milano nel 1963, vive ed opera a Legnano), con la sua pittura, rappresenta le paure, le illusioni, le utopie, reduci da un mondo disorientato, dove il significato sociale ed il progresso tecnologico mutuano la vita stessa. Al “Microgioco” e il “Gioco” corrisponde l’interfaccia tra individuo e macchina, tra Cybercultura e StorySpace.
Nelle fotografie di Nathan Brusovani (di origine russa, nato a Leningrado nel 1956, vive ed opera tra la Russia e l’Israele) emergono stati d’animo, alterità umane, paesaggi interiori che egli stesso definisce”Humanscapes”. Memory Night,è la serie in mostra in cui l’artista rappresenta nella folgore della luce, personaggi appartenenti a mondi lontani, che camminano nelle strade o nelle periferie di agglomerati urbani come fantasmi, prigionieri di una memoria collettiva in estinzione.
La produzione in mostra di Danilo De Mitri (nasce a Taranto nel 1982, dove vive ed opera), si potrebbe definire una pitto-fotografia. Da una prima ricerca concettuale sull’immagine, l’artista interviene con elementi pittorici e materici. Emergono così volti di giovani donne , dalla fisionomia dark, impastati di colori acidi, simboli, crittografie, metafore e canzoni che parlano di amore e di morte, di stati d’animo e di nostalgie.
Sui luoghi della memoria si muove la ricerca di Veronique Emonin (nata in Francia nel 1967). Luogo come testimonianza di un vissuto, di una generazione, di un riscoprire antiche usanze, mestieri, un viaggio infinito nel mondo rurale e artigianale delle donne. L’arte del ricamo è stata praticata fin dai tempi antichi, ed e tuttora un hobby diffuso in tutto il mondo. Nei suoi patchwork emergono micromondi lontani.
Nelle opere della serie “New York Spirit” di Valerie Gho (nasce nel 1966 in Francia, dove vive ed opera), l’artista, porta in scena l’America come terra di antica storia, in forte contrasto con la visione del nuovo mondo.
L’utilizzo di vecchi materiali come stoffe e ricami nei lavori di Mireille Gratier De Saint Louis (nasce nel 1944 in Francia, dove vive ed opera), è un modo per collegarsi al passato. Le sue opere sono il frutto di ricordi amniotici, di elementi naturali o artificiali che conservano le tracce della nostra esperienza.
Nella “serie noire” di KPHB (Philippe Bruneau, nasce in Francia nel 1956, dove vive ed opera), ritratti di famiglia o gruppi di persone emergono da un buio profondo. Sono una serie di foto-grafie su sfondi neri. Il suo concepì si muove sulla dialettica del tempo, sulla sua immortale presenza, sullo spazio e il suo divenire.
Nella ricerca di Matteo Varsi ( nasce a Levanto nel 1970, vive ed opera tra Levanto e Milano), la fotografia diventa il mezzo per raccontare. Si avvale di strumenti rudimentali come il foro stenopeico o la camera box per la realizzazione delle sue opere. In mostra con due opere della serie Roots (tutto su di me), in cui racconta attraverso le immagini la sua storia, tornando indietro nella memoria e nelle persone che rappresentano il suo passato.
Con MEMORIES, si chiude il ciclo estivo delle mostre nella Primo Piano LivinGallery a Lecce.
In mostra le opere di: Adam A, Nathan Brusovani, Danilo De Mitri, Veronique Emonin, Valerie Gho, Mireille Gratier De Saint Louis, KPHB, Matteo Varsi.
ANTICIPAZIONI: dal 11 agosto al 17 settembre 2008, alcuni artisti della Primo Piano LivinGallery (Paolo Consorti, Angelo De Francisco, Silvia De Gennaro, e il leccese Donato Bruno Leo) saranno presenti a in Cina per la mostra “China and the world” in occasione delle Olimpiadi, mostra allestita all’interno della Città Proibita nel cuore di Pechino. Le opere degli autori, sul tema dei giochi olimpici, sono peraltro in collezione presso l’Olympic Fine Arts Museum a Pechino. Info: http://www.2008art.org/
Non si può parlare di “Ricordi” senza fare riferimento all’identità personale. Le memorie costituiscono un ponte tra il passato e il futuro e uniscono insieme le generazioni. Nella memoria c’è la testimonianza del nostro vivere, la conoscenza , la ricerca del tempo perduto. La memoria è una sorta di diario di viaggio della nostra esistenza, ci riscatta dalla fugacità del tempo.
Parlare della memoria ci riporta all’origine del pensiero occidentale o alla filosofia greca. Mnemosyne, figlia di Urano e di Gaia è difatti è nella mitologia, la personificazione della Memoria.
L’evento, legato alla tematica dei ricordi, vede partecipi otto artisti internazionali, diversi per cifra stilistica e generazione.
L’artista Adam A (Cinzia Cremonesi, nata a Milano nel 1963, vive ed opera a Legnano), con la sua pittura, rappresenta le paure, le illusioni, le utopie, reduci da un mondo disorientato, dove il significato sociale ed il progresso tecnologico mutuano la vita stessa. Al “Microgioco” e il “Gioco” corrisponde l’interfaccia tra individuo e macchina, tra Cybercultura e StorySpace.
Nelle fotografie di Nathan Brusovani (di origine russa, nato a Leningrado nel 1956, vive ed opera tra la Russia e l’Israele) emergono stati d’animo, alterità umane, paesaggi interiori che egli stesso definisce”Humanscapes”. Memory Night,è la serie in mostra in cui l’artista rappresenta nella folgore della luce, personaggi appartenenti a mondi lontani, che camminano nelle strade o nelle periferie di agglomerati urbani come fantasmi, prigionieri di una memoria collettiva in estinzione.
La produzione in mostra di Danilo De Mitri (nasce a Taranto nel 1982, dove vive ed opera), si potrebbe definire una pitto-fotografia. Da una prima ricerca concettuale sull’immagine, l’artista interviene con elementi pittorici e materici. Emergono così volti di giovani donne , dalla fisionomia dark, impastati di colori acidi, simboli, crittografie, metafore e canzoni che parlano di amore e di morte, di stati d’animo e di nostalgie.
Sui luoghi della memoria si muove la ricerca di Veronique Emonin (nata in Francia nel 1967). Luogo come testimonianza di un vissuto, di una generazione, di un riscoprire antiche usanze, mestieri, un viaggio infinito nel mondo rurale e artigianale delle donne. L’arte del ricamo è stata praticata fin dai tempi antichi, ed e tuttora un hobby diffuso in tutto il mondo. Nei suoi patchwork emergono micromondi lontani.
Nelle opere della serie “New York Spirit” di Valerie Gho (nasce nel 1966 in Francia, dove vive ed opera), l’artista, porta in scena l’America come terra di antica storia, in forte contrasto con la visione del nuovo mondo.
L’utilizzo di vecchi materiali come stoffe e ricami nei lavori di Mireille Gratier De Saint Louis (nasce nel 1944 in Francia, dove vive ed opera), è un modo per collegarsi al passato. Le sue opere sono il frutto di ricordi amniotici, di elementi naturali o artificiali che conservano le tracce della nostra esperienza.
Nella “serie noire” di KPHB (Philippe Bruneau, nasce in Francia nel 1956, dove vive ed opera), ritratti di famiglia o gruppi di persone emergono da un buio profondo. Sono una serie di foto-grafie su sfondi neri. Il suo concepì si muove sulla dialettica del tempo, sulla sua immortale presenza, sullo spazio e il suo divenire.
Nella ricerca di Matteo Varsi ( nasce a Levanto nel 1970, vive ed opera tra Levanto e Milano), la fotografia diventa il mezzo per raccontare. Si avvale di strumenti rudimentali come il foro stenopeico o la camera box per la realizzazione delle sue opere. In mostra con due opere della serie Roots (tutto su di me), in cui racconta attraverso le immagini la sua storia, tornando indietro nella memoria e nelle persone che rappresentano il suo passato.
Con MEMORIES, si chiude il ciclo estivo delle mostre nella Primo Piano LivinGallery a Lecce.
In mostra le opere di: Adam A, Nathan Brusovani, Danilo De Mitri, Veronique Emonin, Valerie Gho, Mireille Gratier De Saint Louis, KPHB, Matteo Varsi.
ANTICIPAZIONI: dal 11 agosto al 17 settembre 2008, alcuni artisti della Primo Piano LivinGallery (Paolo Consorti, Angelo De Francisco, Silvia De Gennaro, e il leccese Donato Bruno Leo) saranno presenti a in Cina per la mostra “China and the world” in occasione delle Olimpiadi, mostra allestita all’interno della Città Proibita nel cuore di Pechino. Le opere degli autori, sul tema dei giochi olimpici, sono peraltro in collezione presso l’Olympic Fine Arts Museum a Pechino. Info: http://www.2008art.org/
18
luglio 2008
Memories
Dal 18 luglio al 03 agosto 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PRIMO PIANO LIVINGALLERY
Lecce, Viale Guglielmo Marconi, 4, (Lecce)
Lecce, Viale Guglielmo Marconi, 4, (Lecce)
Orario di apertura
lun/ven 17/20
Vernissage
18 Luglio 2008, ore 20
Autore
Curatore