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Memories and Encounters – Salaberria | Sapanjoš | Sterec
I nuovi artisti in residenza presenteranno il loro lavoro al pubblico: i due artisti Xabier Salaberria e Pavel Sterec sono stati segnalati rispettivamente da Chuz Martinez chief curator del MACBA di Barcellona e dalla residenza Futura di Praga con cui si è attivato un progetto di scambio. Grazie alla borsa di studio ACACIA, prende parte al programma Dragana Sapanjoš, selezionata tramite a un bando rivolto agli artisti dell’Archivio DOCVA.
Comunicato stampa
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Nell’ambito di Memories and Encounters presso VIR Viafarini-in-residence tre gruppi di artisti si susseguono da maggio 2009 a marzo 2010, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cariplo che ha deciso di promuovere l’intero progetto, del PaBAAC del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che collabora nella progettualità di scambi internazionali, e di singole realtà che hanno garantito il sostegno del progetto e degli artisti invitati: Gemmo spa, partner istituzionale di Viafarini, ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea e la Fondazione Nicoletta Fiorucci.
Mercoledì 27 gennaio alle 19.00 i nuovi artisti in residenza presenteranno il loro lavoro al pubblico: i due artisti Xabier Salaberria e Pavel Sterec sono stati segnalati rispettivamente da Chuz Martinez chief curator del MACBA di Barcellona e dalla residenza Futura di Praga con cui si è attivato un progetto di scambio. Grazie alla borsa di studio ACACIA, prende parte al programma Dragana Sapanjoš, selezionata tramite a un bando rivolto agli artisti dell'Archivio DOCVA.
Insieme ad ANISA Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte, partner nel programma didattico, continua la sperimentazione con gli studenti del Liceo artistico Boccioni di Milano.
Informazioni sugli artisti:
Xabier Salaberria (1969) Salaberria lavora sui rapporti proporzionali tra uomo e architettura, considerando l’uomo, appunto, come un’unità di misura possibile, al quale qualsiasi progetto architettonico deve riferirsi e dal quale, innanzi tutto, qualsiasi architettura deve partire. Così facendo svela anche un secondo rapporto, psicologico, emotivo, con l’architettura.
I suoi habitat cercano un’esperienza diretta dell’installazione, assolutamente non mediata, e indagano così una comunicazione tra spettatore ed artista che si trovano quindi a confrontarsi su paure antiche, ancestrali, legate al buio, alla costrizione e a qualsiasi vincolo riferibile ai segni architettonici.
Dragana Sapanjoš (1979) La sensazione del disturbo è spesso presente nel lavoro di Dragana Sapanjoš, sia che si tratti di un disturbo degli strumenti di trasmissione tecnologici di cui alcuni lavori sono costituiti, sia che ad essere prodotte siano sensazioni spiacevoli nello spettatore stesso. In alcune installazioni ambientali e sonore, ad esempio, era un suono troppo basso o troppo alto a porre lo spettatore in una difficile, scomoda posizione. In un’altra recente video-installazione dal titolo I love you, invece, è una dichiarazione d’amore troppo insistita ed urlata ad indurre in chi guarda un sentimento di aggressione, ricatto e sopraffazione. Per Dragana Sapanjoš l’arte è un luogo di prossimità fisica e psicologica molto stretta, una zona quasi angusta di confronto diretto - e spesso doloroso - tra l’artista e il suo pubblico, un’occasione di relazione periferica nel contesto della comunicazione di massa e per questo giocata sul filo del rapporto uno a uno, come un abbraccio dato con eccessiva veemenza.
Pavel Sterec (1985) Il lavoro di Sterec si basa sull’approccio performativo. L’opera d’arte emerge come il risultato di situazioni deliberatamente costruite e di eventi di carattere episodico. Dopo aver studiato presso l’Accademia di arti performative di Praga la sua carriera di artista muove gli esordi come performer e attore, per poi proseguire attraverso gli studi all’Accademia di Belle Arti e la fondazione della radio alternativa Lemurie. Assieme a Jan Pfeiffer fonda nel 2008 Pavillion Gallery e nello stesso anno si perfeziona all’Accademia sotto la supervisione dell’artista polacco Zbigniew Libera.
Questo il calendario 2009 / primavera 2010:
maggio / luglio 2009: Sefer Memişoğlu (Turchia), Scott Treleaven (Canada)
settembre / novembre 2009: Jonathan Baldock (Gran Bretagna), Shane Campbell (USA), Julia Staszak (Germania)
gennaio / marzo 2010: Xabier Salaberria (Spagna), Dragana Sapanjoš (Croazia), Pavel Sterec (Repubblica Ceca)
La selezione degli artisti invitati è avvenuta attraverso segnalazioni che hanno coinvolto alcune prestigiose strutture di residenza e alcuni artisti e critici con cui Viafarini ha collaborato nei suoi 18 anni d’attività:
_ Residenze internazionali: Platform Garantì (Istanbul), Gasworks (Londra), Futura (Praga), CCA Centrum Sztuki Wspolczesnej (Varsavia), Künstlerhaus Bethanien (Berlino), Rijksakademie (Amsterdam), JCVA Jerusalem Center for Visual Art (Gerusalemme).
_ Artisti: Marina Abramovic, Maurizio Cattelan, Jimmy Durham, Katharina Fritsch, Katharina Grosse, Runa Islam, Hans Op de Beeck, Tobias Rehberger.
_ Critici: Dennis Cooper, Marina Fallace, Chuz Martinez, Nirith Nelson, Rita Pinto.
Mercoledì 27 gennaio alle 19.00 i nuovi artisti in residenza presenteranno il loro lavoro al pubblico: i due artisti Xabier Salaberria e Pavel Sterec sono stati segnalati rispettivamente da Chuz Martinez chief curator del MACBA di Barcellona e dalla residenza Futura di Praga con cui si è attivato un progetto di scambio. Grazie alla borsa di studio ACACIA, prende parte al programma Dragana Sapanjoš, selezionata tramite a un bando rivolto agli artisti dell'Archivio DOCVA.
Insieme ad ANISA Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte, partner nel programma didattico, continua la sperimentazione con gli studenti del Liceo artistico Boccioni di Milano.
Informazioni sugli artisti:
Xabier Salaberria (1969) Salaberria lavora sui rapporti proporzionali tra uomo e architettura, considerando l’uomo, appunto, come un’unità di misura possibile, al quale qualsiasi progetto architettonico deve riferirsi e dal quale, innanzi tutto, qualsiasi architettura deve partire. Così facendo svela anche un secondo rapporto, psicologico, emotivo, con l’architettura.
I suoi habitat cercano un’esperienza diretta dell’installazione, assolutamente non mediata, e indagano così una comunicazione tra spettatore ed artista che si trovano quindi a confrontarsi su paure antiche, ancestrali, legate al buio, alla costrizione e a qualsiasi vincolo riferibile ai segni architettonici.
Dragana Sapanjoš (1979) La sensazione del disturbo è spesso presente nel lavoro di Dragana Sapanjoš, sia che si tratti di un disturbo degli strumenti di trasmissione tecnologici di cui alcuni lavori sono costituiti, sia che ad essere prodotte siano sensazioni spiacevoli nello spettatore stesso. In alcune installazioni ambientali e sonore, ad esempio, era un suono troppo basso o troppo alto a porre lo spettatore in una difficile, scomoda posizione. In un’altra recente video-installazione dal titolo I love you, invece, è una dichiarazione d’amore troppo insistita ed urlata ad indurre in chi guarda un sentimento di aggressione, ricatto e sopraffazione. Per Dragana Sapanjoš l’arte è un luogo di prossimità fisica e psicologica molto stretta, una zona quasi angusta di confronto diretto - e spesso doloroso - tra l’artista e il suo pubblico, un’occasione di relazione periferica nel contesto della comunicazione di massa e per questo giocata sul filo del rapporto uno a uno, come un abbraccio dato con eccessiva veemenza.
Pavel Sterec (1985) Il lavoro di Sterec si basa sull’approccio performativo. L’opera d’arte emerge come il risultato di situazioni deliberatamente costruite e di eventi di carattere episodico. Dopo aver studiato presso l’Accademia di arti performative di Praga la sua carriera di artista muove gli esordi come performer e attore, per poi proseguire attraverso gli studi all’Accademia di Belle Arti e la fondazione della radio alternativa Lemurie. Assieme a Jan Pfeiffer fonda nel 2008 Pavillion Gallery e nello stesso anno si perfeziona all’Accademia sotto la supervisione dell’artista polacco Zbigniew Libera.
Questo il calendario 2009 / primavera 2010:
maggio / luglio 2009: Sefer Memişoğlu (Turchia), Scott Treleaven (Canada)
settembre / novembre 2009: Jonathan Baldock (Gran Bretagna), Shane Campbell (USA), Julia Staszak (Germania)
gennaio / marzo 2010: Xabier Salaberria (Spagna), Dragana Sapanjoš (Croazia), Pavel Sterec (Repubblica Ceca)
La selezione degli artisti invitati è avvenuta attraverso segnalazioni che hanno coinvolto alcune prestigiose strutture di residenza e alcuni artisti e critici con cui Viafarini ha collaborato nei suoi 18 anni d’attività:
_ Residenze internazionali: Platform Garantì (Istanbul), Gasworks (Londra), Futura (Praga), CCA Centrum Sztuki Wspolczesnej (Varsavia), Künstlerhaus Bethanien (Berlino), Rijksakademie (Amsterdam), JCVA Jerusalem Center for Visual Art (Gerusalemme).
_ Artisti: Marina Abramovic, Maurizio Cattelan, Jimmy Durham, Katharina Fritsch, Katharina Grosse, Runa Islam, Hans Op de Beeck, Tobias Rehberger.
_ Critici: Dennis Cooper, Marina Fallace, Chuz Martinez, Nirith Nelson, Rita Pinto.
27
gennaio 2010
Memories and Encounters – Salaberria | Sapanjoš | Sterec
Dal 27 gennaio al 30 marzo 2010
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
Location
VIR – VIAFARINI IN RESIDENCE
Milano, Via Carlo Farini, 35, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 35, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
27 Gennaio 2010, ore 19.00 incontro con gli artisti
Autore