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Men in the Space
Una nuova collettiva di studio sull’Uomo che si confronta con l’Universo. Trentatrè gli artisti selezionati che esporranno opere sul tema proposto: una sfida affascinante per ogni artista che punta a rivelare una particella dell’infinito universo che ci circonda.
Comunicato stampa
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Giunge ad alti traguardi la ricerca di Independent Artists. Un ulteriore livello di selezione porta ad una mirata ricerca di Artisti da cui scaturirà il gruppo di lavoro legato alle tematiche del Museo Mellone. Mai come in questi mesi il tema dell'Uomo nello Spazio sta tenendo in fibrillazione le attenzioni mondiali. Nuovi mondi possibili e inimmaginabili, nuove scoperte aprono orizzonti mai visti in precedenza. Differenti forme di vita sono possibili su altri pianeti? L'Uomo della Terra è ancora alla ricerca di qualcosa esterno da sé con cui confrontarsi e suggestioni incredibili sorgono dalle nuove ricerche spaziali.
Oggi l'Universo è scrutato alla ricerca di segni di vita oltre il nostro pianeta e il rapporto con lo spazio è una delle costanti dell’arte contemporanea. Almeno a partire dal secondo dopoguerra uno degli intenti degli artisti più all’avanguardia è stato quello di trasferire la percezione dell’arte visuale all'approfondimento delle energie che compongono l'universo. Basti pensare alle linee di forza del futurismo, fino all'astrattismo che evoca energie pure.
Gli intrecci di arte e scienza sono all'ordine del giorno nella Storia dell'Arte. Per ben due volte Giacomo Balla rappresenta il transito di Mercurio davanti al Sole, osservato nel 1914 da lui stesso con un telescopio amatoriale. Negli stessi mesi Einstein completava la relatività generale e Mercurio gli offriva la prima prova sperimentale della sua teoria. Per l'uomo del paleolitico l’universo era un abisso che ogni notte si apriva sul suo capo, punteggiato da luci misteriose. Dal quell'osservazione primordiale la mappa stellare viene riportata in diversi manufatti nella Storia dell'Umanità. Nella Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto vediamo per la prima volta una cometa, quella di Halley, rappresentata in modo realistico. Più tardi Galileo disegnerà la Luna, per tutto il Settecento sarà un fiorire di mappe astrali e ricerche illuministiche, esplose successivamente con l'espressione romantica dei cieli stellati di Van Gogh, gli spazi iperbolici creati da Salvador Dalì fino alle geometrie impossibili di Maurits Escher. Il nostro Universo è traboccante di enigmi e per questo è una fonte inesauribile di ispirazione: materia ed energie oscure, paradossi quantistici e messaggi del Big Bang portati dal fondo della radiazione cosmica, i neutrini trasformisti, onde gravitazionali impercettibili generate da immani catastrofi quali sono i buchi neri. La cosmologia cinese insegna che il Mondo nasce dal gioco ritmico di due principi complementari ed eterni che sono Yin e Yang. Il primo corrisponde alla concentrazione, oscurità e passività. Lo Yang allo sviluppo, la luce, l'impeto e il caldo. Un ampio panorama di forze che incontrandosi generano l'Universo. E in definitiva la creatività dell'Artista segue un percorso similare, per cui diviene egli stesso un “Demiurgo” che prende, rielabora e produce assimilandolo come proprio.
Oggi l'Universo è scrutato alla ricerca di segni di vita oltre il nostro pianeta e il rapporto con lo spazio è una delle costanti dell’arte contemporanea. Almeno a partire dal secondo dopoguerra uno degli intenti degli artisti più all’avanguardia è stato quello di trasferire la percezione dell’arte visuale all'approfondimento delle energie che compongono l'universo. Basti pensare alle linee di forza del futurismo, fino all'astrattismo che evoca energie pure.
Gli intrecci di arte e scienza sono all'ordine del giorno nella Storia dell'Arte. Per ben due volte Giacomo Balla rappresenta il transito di Mercurio davanti al Sole, osservato nel 1914 da lui stesso con un telescopio amatoriale. Negli stessi mesi Einstein completava la relatività generale e Mercurio gli offriva la prima prova sperimentale della sua teoria. Per l'uomo del paleolitico l’universo era un abisso che ogni notte si apriva sul suo capo, punteggiato da luci misteriose. Dal quell'osservazione primordiale la mappa stellare viene riportata in diversi manufatti nella Storia dell'Umanità. Nella Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto vediamo per la prima volta una cometa, quella di Halley, rappresentata in modo realistico. Più tardi Galileo disegnerà la Luna, per tutto il Settecento sarà un fiorire di mappe astrali e ricerche illuministiche, esplose successivamente con l'espressione romantica dei cieli stellati di Van Gogh, gli spazi iperbolici creati da Salvador Dalì fino alle geometrie impossibili di Maurits Escher. Il nostro Universo è traboccante di enigmi e per questo è una fonte inesauribile di ispirazione: materia ed energie oscure, paradossi quantistici e messaggi del Big Bang portati dal fondo della radiazione cosmica, i neutrini trasformisti, onde gravitazionali impercettibili generate da immani catastrofi quali sono i buchi neri. La cosmologia cinese insegna che il Mondo nasce dal gioco ritmico di due principi complementari ed eterni che sono Yin e Yang. Il primo corrisponde alla concentrazione, oscurità e passività. Lo Yang allo sviluppo, la luce, l'impeto e il caldo. Un ampio panorama di forze che incontrandosi generano l'Universo. E in definitiva la creatività dell'Artista segue un percorso similare, per cui diviene egli stesso un “Demiurgo” che prende, rielabora e produce assimilandolo come proprio.
20
maggio 2017
Men in the Space
Dal 20 maggio al 18 giugno 2017
arte contemporanea
Location
INDEPENDENT ARTISTS
Busto Garolfo, Via Magenta, 25, (Milano)
Busto Garolfo, Via Magenta, 25, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14:30 - 18:00
Vernissage
20 Maggio 2017, h 18:00
Autore
Curatore